ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 622 del 11/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/05/2016
Stato iter:
12/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/05/2016
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 12/05/2016
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 12/05/2016
Resoconto ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/05/2016

SVOLTO IL 12/05/2016

CONCLUSO IL 12/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08656
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Mercoledì 11 maggio 2016, seduta n. 622

   ZACCAGNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il trattato «Transatlantic trade and investment partnership» (Ttip) è tornato al centro dell'opinione pubblica per via di una serie di rilevazioni rese note dal Greenpeace Olanda che metterebbero in evidenzia una scarsa attenzione verso la protezione dell'ambiente e dell'agricoltura europea;
   nello specifico, secondo la rivelazione, nell'accordo ci sarebbe l'assenza di riferimenti a regole precedenti o a principi di precauzione ambientale anche per la tutela degli stessi consumatori;
   secondo il recente, rapporto «Contadini europei in svendita – i rischi del Ttip per l'agricoltura europea» redatto da Friends of the Earth Europe e pubblicato in Italia in collaborazione con l'associazione Fairwatch, l'accordo è una minaccia all'economia agricola dell'Unione europea e per la tutela degli standard di sicurezza alimentare;
   lo studio presentato il 28 aprile 2016 mostra come, mentre il contributo dell'agricoltura al Pil europeo potrebbe diminuire dello 0,8 per cento, con conseguente perdita di posti di lavoro, quello statunitense aumenterebbe dell'1,9 per cento. Una vera e propria ristrutturazione del mercato che avrebbe effetti anche sulla gestione del territorio e sulle caratteristiche del tessuto produttivo agricolo europeo e italiano;
   ad esempio, per quanto riguarda il settore delle carni, tutti gli studi analizzati prevedono che, se le tariffe dell'Unione europea saranno eliminate come previsto, ci saranno aumenti significativi delle importazioni di carne bovina statunitense verso l'Europa, che varranno fino a 3,20 miliardi di dollari. Gli allevamenti di manzo europei che producono carne di alta qualità, sono considerati particolarmente a rischio;
   invece, per quanto riguarda il settore del latte e dei latticini, si prevede che le esportazioni Usa aumentino fino a 5,4 miliardi di dollari in più, mentre quelle europee al massimo di 3,7 miliardi di dollari. Per tutti i produttori di latte europei di verificherà una ulteriore caduta dei prezzi interni;
   nel Ttip inoltre si prevede la trasformazione delle indicazioni protette europee in marchi registrati proprio come avviene negli Stati uniti, ciò comporterebbe non più una certificazione di processo del prodotto, ma un cambiamento in un senso privatistico teso a diminuire la qualità dei prodotti agricoli e alimentari –:
   alla luce delle recenti rivelazioni di Greenpeace Olanda sul Ttip), quali iniziative immediate s'intendano assumere al fine di salvaguardare la produzione agricola italiana e gli standard di sicurezza alimentare a tutela dei cittadini e del comparto agricolo nazionale. (5-08656)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 maggio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-08656

  L'attenzione del Ministero sul TTIP è sempre stata al massimo livello, sin dalle fasi iniziali, chiedendo sempre massima trasparenza. A questo proposito vorrei ricordare che è stata proprio l'Italia nel semestre di Presidenza dell'Unione europea ad aver reso pubblico il mandato negoziale della Commissione Ue e a impostare le comunicazioni dopo i singoli round negoziali.
  Il mandato negoziale che il Consiglio UE ha conferito alla Commissione europea indica quali sono gli obiettivi dell'accordo TTIP con gli USA, tenendo ben presente le priorità e le sensibilità degli Stati membri.
  Mi preme sottolineare in ogni caso che nessun accordo commerciale può modificare la normativa europea, come ad esempio quella sulle indicazioni geografiche citate dall'interrogante. L'Italia non rinuncerà mai ai suoi standard di sicurezza alimentare.
  Siamo però interessati a tutelare meglio il nostro modello agroalimentare che trova negli Stati Uniti uno sbocco commerciale fondamentale. Non va dimenticato che nel corso del 2015 l’export agroalimentare italiano verso gli Stati Uniti ha superato i 3,6 miliardi di euro, mentre l’import ha toccato 1,1 miliardi. Questo a dimostrazione che il Made in Italy gode di un grande interesse da parte del consumatore americano, un interesse che vogliamo possa essere colto dalle nostre aziende con l'autentico prodotto italiano. Per poter combattere efficacemente l'Italian sounding dobbiamo costruire politiche di tutela vera dei nostri prodotti, che passano anche attraversi precisi accordi come il TTIP. Su questo punto ad esempio c’è già un elenco provvisorio di oltre 200 DOP e IGP europee, di cui 42 italiane, potenzialmente tutelate con l'intesa tra Usa e Ue. Sotto questo profilo quindi il TTIP può essere un'occasione utile, ma solo a patto che le nostre specificità vengano salvaguardate e anzi possano uscirne più forti.
  Il rispetto delle norme in materia ambientale e di lavoro, così come il mantenimento degli elevati livelli di tutela dei consumatori, in coerenza con la legislazione europea e degli Stati membri, non possono essere messi assolutamente in discussione.
  In questa direzione, pur attendendo gli esiti del negoziato in corso, non intendiamo discordarci dalla posizione espressa dalla Francia di massimo rigore nella difesa della nostra specificità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

protezione del consumatore

protezione dell'ambiente