ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 620 del 09/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: PORTA FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/05/2016
Stato iter:
15/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/09/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 15/09/2016
Resoconto PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/05/2016

DISCUSSIONE IL 15/09/2016

SVOLTO IL 15/09/2016

CONCLUSO IL 15/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08597
presentato da
PORTA Fabio
testo di
Lunedì 9 maggio 2016, seduta n. 620

   PORTA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'elevato tasso di inflazione e la crescente sopravalutazione del tasso di cambio reale del bolivar in Venezuela hanno avuto oramai da più di un anno come conseguenza connessa la revoca da parte dell'Inps di tutte le prestazioni non contributive erogate a migliaia di pensionati italiani residenti nel Paese latinoamericano;
   i pensionati italiani in Venezuela sono alle prese con il dramma delle pensioni italiane, sulle quali facevano affidamento per la mera sopravvivenza, quasi azzerate, e con i conseguenti e gravi disagi economici ed umani in un Paese che sta attraversando una angosciosa crisi sociale ed economica;
   la comunità italiana in Venezuela chiede da tempo alle Stato italiano di considerare una priorità l'adozione di un sistema di cambio per le pensioni pagate in Venezuela che non penalizzi i pensionati italiani ivi residenti e che tenga conto del reale potere d'acquisto del bolivar, delle pensioni venezuelane artificialmente rivalutate negli ultimi anni dal Governo venezuelano e dell'elevato tasso di inflazione, anch'esso causa di una crescente sopravvalutazione del tasso di cambio reale;
   è quindi necessaria e impellente una manifestazione di responsabilità e solidarietà da parte del Governo italiano che non può e non deve ignorare le istanze di aiuto e di giustizia che giungono dalla comunità di pensionati in Venezuela;
   giova ricordare che le pensioni pagate in Venezuela sono diminuite da 6.096 euro nel 2010 a 4.713 euro nel 2014, e continuano a diminuire sia nel numero che nell'importo, per un risparmio da parte dell'Inps di circa 15 milioni di euro in pochi anni; sono senz'altro presenti quindi i margini non solo umani ma anche economici per venire incontro alle legittime richieste dei connazionali residenti in quel Paese;
   i Ministeri competenti — lavoro, affari esteri e della cooperazione internazionale, economia e finanze — con il supporto tecnico dell'Inps, hanno avviato da alcuni mesi una verifica e una valutazione sulla possibilità di cercare e trovare una soluzione tecnica (ma fino ad ora senza risultati concreti) e prendere in considerazione, ai fini della stima del reddito dei pensionati interessati, la valuta del cambio parallelo fluttuante (attualmente definita Divisas Complementarias DICOM) anziché quella del cambio ufficiale (attualmente definita Divisas Protegidas DIPRO), ipotesi che verrebbe, sebbene solo in parte, incontro alle richieste dei connazionali –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda intraprendere per dare un segnale di solidarietà e di attenzione, e quindi una risposta urgente, definitiva e soprattutto positiva, alle drammatiche istanze dei pensionati italiani residenti in Venezuela, considerato che i costi dell'adozione del cambio parallelo, ai fini del ripristino delle prestazioni non contributive agli aventi diritto, non comporterebbe per lo Stato italiano un onere eccessivo e rafforzerebbe i già ottimi rapporti politici, economici, sociali ed umani dell'Italia con il Paese latinoamericano. (5-08597)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08597

  L'Onorevole Porta con il presente atto parlamentare, richiama l'attenzione sul tasso di cambio utilizzato per la determinazione del reddito dei pensionati italiani residenti in Venezuela.
  I connazionali residenti in Venezuela, che hanno versato contributi in entrambi i Paesi, ricevono dall'INPS e dall'ente pensionistico venezuelano, il pagamento delle pensioni con il cosiddetto sistema pro rata. A tale proposito, l'INPS per determinare il diritto e la misura del trattamento minimo e della maggiorazione sociale, utilizza, nella conversione in euro dell'importo delle pensioni venezuelane e degli altri redditi dichiarati, il cambio ufficiale euro/bolivar pubblicato dalla Banca d'Italia. Tuttavia, tale cambio sovrastima la valuta locale e non tiene conto del suo costante deprezzamento. Pertanto, il valore della pensione venezuelana determinato in questo modo dall'INPS, è poco realistico tanto che la quota di pensione italiana spesso non viene più erogata. Di conseguenza molti dei pensionati italiani residenti in Venezuela, che vantano una quota di contributi versati in Italia, non ricevono più dall'Inps l'integrazione al minimo né la maggiorazione sociale, benefìci che consentirebbero loro di affrontare più dignitosamente la grave situazione economica locale.
  La situazione di difficoltà in cui versano i pensionati italiani residenti in Venezuela è già da alcuni mesi all'attenzione del Governo ed in particolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il Governo ha avvertito, infatti, la necessità di riconsiderare il tasso di cambio utilizzato per la individuazione del valore in euro delle pensioni e degli altri redditi dichiarati all'Inps.
  Tale problematica, oggetto da alcuni mesi di un'approfondita interlocuzione tra Ministero del lavoro, Ministero dell'economia e delle finanze, Ministero degli affari esteri, INPS e Banca d'Italia, ha tuttavia subito di recente un brusco rallentamento a causa della riforma del sistema dei cambi in Venezuela, che, com’è noto, ha introdotto il nuovo tasso DICOM in sostituzione del precedente tasso SIMADI.
  Da ultimo, nel ribadire la vicinanza del Governo per la situazione di oggettiva difficoltà socio-economica che stanno vivendo i nostri concittadini residenti in Venezuela, posso assicurare l'impegno del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Governo a pervenire in tempi rapidi ad una positiva soluzione della problematica rappresentata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione non contributiva

pensionato

inflazione