ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08389

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 607 del 13/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: ROMANINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 13/04/2016
Stato iter:
02/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2016
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 02/08/2016
Resoconto ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/04/2016

DISCUSSIONE IL 02/08/2016

SVOLTO IL 02/08/2016

CONCLUSO IL 02/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08389
presentato da
ROMANINI Giuseppe
testo presentato
Mercoledì 13 aprile 2016
modificato
Lunedì 18 aprile 2016, seduta n. 608

   ROMANINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la legge 296 del 27 dicembre 2006, all'articolo 1 comma 1047, ha demandato all'Ispettorato centrale repressione frodi, contestualmente rinominato «Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari» (ICQRF) e istituito struttura dipartimentale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le funzioni statali di vigilanza sull'attività di controllo degli organismi pubblici e privati nell'ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità registrata;
   il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 16 febbraio 2012 «Sistema nazionale di vigilanza sugli organismi di controllo delle produzioni agroalimentari regolamentate» ha attribuito all'ICQRF il compito di valutare l'efficacia e l'efficienza dei sistemi di controllo in seno agli organi accreditati e autorizzati al rispetto della normativa e delle procedure previste per le attività agroalimentari (biologico e dop/igp), nell'ambito del sistema dei controlli ufficiali disciplinati dal regolamento Ce 882/2004;
   sulla base di quanto riportato nel «report attività» dell'ICQRF, nel corso del 2015, l'Ispettorato ha svolto 36.864 controlli ispettivi a cui sono seguite 255 notizie di reato, oltre 4.000 contestazioni amministrative e 676 sequestri per un ammontare totale di oltre 68 milioni di euro;
   l'articolo 2 del sopraccitato decreto ministeriale, «fermo restando le competenze dell'Ispettorato (ICQRF)» alle regioni lo svolgimento di «attività di vigilanza sulle produzioni di qualità regolamentata ricadenti nel territorio di propria competenza» ed inoltre sancisce che «Le Regioni con l'Ispettorato programmano, svolgono e monitorano l'attività di vigilanza assicurando tra loro il coordinamento e la cooperazione»;
   tale dicotomia che vede l'attribuzione tanto all'ICQRF quanto alle regioni dello svolgimento di operazioni di vigilanza sugli organi di controllo, sancisce una non chiara definizione di quei ruoli, compiti e competenze che pure avrebbero dovuto essere esplicitati e chiarificati nella legge stessa. Sono state solamente adottate alcune linee guida che tuttavia non sono mai state formalizzate e che sono quindi passibili di molteplici interpretazioni;
   tale situazione di totale indipendenza in cui ispettorato e regioni assolvono al proprio compito sta determinando situazioni di incoerenza e non univocità di intenti e comportamenti e creando le condizioni per duplici ispezioni nei confronti delle realtà vigilate. La mancanza di coordinamento tra i due organi sono inevitabilmente causa di sprechi di risorse umane ed economiche e rendono difficoltoso l'operato degli organi delegati al controllo;
   oltre ad assicurare il necessario coordinamento tra l'attività dell'Ispettorato e quella delle regioni, sarebbe necessario riorganizzare l'attività ispettiva dello stesso ICQRF attraverso l'emanazione di «linee guida», mai ufficialmente formalizzate, con un documento di legge e quindi mai diventate patrimonio comune sia del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che delle regioni;
   allo stesso modo, in attesa della definitiva operatività del RUC – registro unico dei controlli pensato proprio per rendere consultabili le informazioni ed evitare inutili ispezioni, sarebbe opportuno razionalizzare il sistema delle banche dati che, pur rappresentando un importante fonte di informazione per gli organi ispettivi e per le loro attività, talvolta rappresentano archivi di informazioni difficilmente consultabili ed elaborabili e diventano pertanto un ulteriore e inutile onere per chi le implementa;
   lo stesso Comitato nazionale vigilanza che avrebbe dovuto avere mansioni di programmazione e coordinamento e dettare le linee comportamentali e programmatorie delle operazioni di ispezione, di fatto rappresenta una realtà poco «presente» le cui funzioni rimangono troppo vaghe e indefinite per rappresentare una valida guida per gli uffici a lui referenti;
   in questo panorama di competenze e compiti inattesi o, quando peggio, sovrapposti manca uno strumento fondamentale, come una efficace normativa sanzionatoria (relativa, ad esempio all'agricoltura biologica) che quindi rende poco incisivo il lavoro degli organi istituzionali –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione sopradescritta e se non ritenga utile farsi promotore, con finalità di semplificazione, sburocratizzazione e riduzione delle duplicazioni, di una revisione organica delle normative in materia di controllo di qualità dei prodotti agroalimentari, definendo in modo chiaro ed inequivocabile il riparto delle competenze e dei ruoli dei vari organismi ad esso preposti, riorganizzando le strutture di pertinenza del Ministero e implementando un'efficace disciplina sanzionatoria che consenta di rendere maggiormente incisiva l'attività ispettiva degli organi di controllo e ridurre così duplicazioni e ridondanze che sono vissute dal sistema della imprese come inutili quanto costose vessazioni. (5-08389)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 2 agosto 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-08389

  La semplificazione dei controlli sulle aziende agricole e l'alta attenzione contro le frodi sono due capisaldi della nostra azione di Governo. Il sistema a garanzia della sicurezza del consumatore e di lotta alle illegalità prevede diversi soggetti responsabili tra i quali il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le Regioni, le Province autonome, gli Enti di accreditamento e gli stessi Organismi di controllo.
  Proprio per rispondere all'esigenza citata dall'interrogante è stata creata un'apposita Unità organizzativa per l'indirizzo e il coordinamento delle funzioni di vigilanza. Da quattro anni, infatti, con quasi tutte le Regioni è stato stipulato un accordo per lo svolgimento coordinato della vigilanza a livello locale. Nell'ambito del Comitato nazionale di vigilanza è stato approvato un programma coordinato, a valere per il 2016, per lo svolgimento della vigilanza in ambito biologico e un documento per lo svolgimento uniforme e coordinato della stessa.
  Entro quest'anno entrerà a regime la Banca dati Vigilanza, un sistema informativo integrato, attraverso il quale sono raccolti e resi disponibili alle Autorità competenti i dati dell'attività di vigilanza svolta sugli Organismi di controllo. Con l'attivazione del sistema che implementa anche il Registro Unico dei Controlli Ispettivi, molti oneri informativi posti a carico degli Organismi di controllo sono da considerare assolti.
  Per quanto riguarda il Registro unico dei controlli (RUCI), fortemente voluto da questo Governo e inserito nel decreto Campolibero, ricordo che è già operativo dall'ottobre scorso. Ad oggi risultano circa 233.000 controlli inseriti e ad esso possono accedere tutte le Amministrazioni, organi e organismi che effettuano i controlli sulle imprese agricole.
  Preciso infine che questo sistema, sottoposto a due audit della Commissione europea (sul sistema di controllo e vigilanza in agricoltura biologica, nel 2013, e sul sistema controllo e vigilanza nelle produzioni DOP, IGP E STG agricole e agroalimentari, nel 2014) è stato ritenuto adeguato ed efficace.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto agricolo

controllo della produzione

fonte d'informazione