ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08383

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 606 del 12/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 12/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/04/2016

SOLLECITO IL 17/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08383
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Martedì 12 aprile 2016, seduta n. 606

   BUSINAROLO e PESCO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nel corso di un incontro, avvenuto pochi giorni fa, tra il Ministro della giustizia Orlando e i vertici del settore della giustizia veneta (il presidente della corte d'appello, il procuratore capo, sette procuratori, i presidenti dei tribunali e rappresentanti dell'Ordine degli avvocati) è stata affrontata in particolare l'attuale situazione del comparto giustizia in Veneto;
   i dati relativi al settore giustizia veneto sono allarmanti: 40 magistrati in meno dei 415 previsti e 345 cancellieri mancanti sui 1.803 teorici, a fronte del rapporto tra un magistrato ogni 13.105 abitanti (rispetto, ad esempio, ad uno ogni 8.678 trentini o 1 a 5.136 molisani);
   in occasione del tavolo di confronto il Ministro ha fatto riferimento ad un eventuale piano di studio che prevederebbe lo spostamento dei magistrati dal Sud al Nord e l'avvio di procedure di mobilità che porteranno entro maggio altri 1500 amministrativi nelle sedi che hanno meno del 25 per cento di scopertura, come appunto quelle venete;
   tale situazione risulta ancora più preoccupante all'indomani del ciclone giudiziario che ha investito alcuni istituti di credito veneti (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), analogamente allo scandalo legato, ad altre banche italiane (Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, Banca Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e CariChieti), per cui centinaia di migliaia di cittadini italiani, azionisti e piccoli risparmiatori, vittime della scelleratezza del management delle banche, hanno visto andare in fumo i propri risparmi, frutti di tanti sacrifici;
   le difficoltà legate alla lentezza della giustizia nella regione Veneto sono state evidenziate anche nel corso di un recente, incontro tra la delegazione della Associazione soci delle banche popolari venete ed il procuratore Cappelleri, il quale ha garantito il massimo impegno per giungere, in tempi ragionevoli, probabilmente nella primavera del 2017, alla conclusione delle indagini che hanno riguardato gli istituti di credito sopra citati, sottolineando come ci siano forti elementi per procedere in giudizio per i reati di aggiotaggio e di ostacolo alla vigilanza, mentre risulta più difficile provare il reato di truffa;
   lo stesso Cappelleri, dopo aver evidenziato la grave carenza di organico, alla base della lentezza dell'attività di inchiesta, poiché ad oggi sono soltanto due i sostituti che si occupano del caso Banca Popolare di Vicenza, a fronte di una ingente mole di documenti da classificare ed esaminare da parte della polizia giudiziaria di Vicenza e del nucleo di polizia valutaria di Roma, ha dichiarato che è previsto, a livello di organico, soltanto un rinforzo e di soli sei mesi per il tribunale berico, diversamente da quanto dichiarato dal Ministro Orlando;
   tale situazione penalizzerebbe gravemente tutti quei cittadini che, dopo aver presentato denunce ed esposti, attendono l'esito delle indagini e i relativi processi, ma che rischiano di rimanere senza risposte, perché c’è il grave rischio che il tutto si prescriva prima della conclusione dell'iter processuale, cioè prima di arrivare in Corte di Cassazione –:
   se, alla luce dei fatti esposti in premessa, siano allo studio del Ministro soluzioni efficaci e tempestive dirette a sanare, per quanto di competenza, la grave carenza di organico e mezzi a disposizione del tribunale di Vicenza e, più in generale, del settore giustizia in Veneto, anche al fine di garantire la celerità dell'iter processuale relativo alle vicende sopra descritte e alla salvaguardia dei diritti dei cittadini, piccoli risparmiatori e azionisti, che hanno deciso di investire i propri risparmi negli istituti di credito summenzionati e che, nella maggior parte dei casi, rappresentano elementi fondamentali del tessuto socio-economico e produttivo dell'intera regione. (5-08383)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reato

banca popolare

diritto dell'individuo