ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08362

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 604 del 08/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 08/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08362
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Venerdì 8 aprile 2016, seduta n. 604

   LATRONICO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   i carabinieri del Noe nucleo operativo ecologico) hanno acquisito, nei giorni scorsi, nell'ambito del filone d'inchiesta della procura di Potenza sulle attività di smaltimento dei rifiuti prodotti dal Centro Oli di Viggiano (Potenza) dell'Eni, migliaia di cartelle cliniche negli ospedali della Basilicata per verificare il possibile collegamento tra le patologie presenti in regione, tra cui anche quelle relative ai tumori e i livelli di inquinamento ambientale;
   i magistrati della procura di Potenza hanno deciso di supplire alle mancanze degli organi preposti in materia di epidemiologia per conoscere le incidenze delle malattie che potrebbero derivare dalle attività estrattive di idrocarburi in Val D'Agri. Quello che per ora emerge dall'inchiesta sul centro Oli di Viggiano è lo smaltimento illecito di circa 850 mila tonnellate di rifiuti, che farebbero parte del ciclo di desolfurizzazione del petrolio pesante (heavy), così definito per l'alta percentuale di zolfo. L'estrazione di petrolio è ad altissima concentrazione di zolfo e questo significa un'inevitabile immissione in atmosfera di idrogeno solforato. Le fiammate, che da alcuni anni interessano con frequenza il centro oli e spaventano la popolazione locale, creano diffuse patologie allergiche, cardio-respiratorie e irritazioni a mucose nasali e agli occhi;
   diversi studi negli anni hanno registrato un'anomala crescita di patologie riconducibili all'eccesso di esposizioni da inquinanti. Nella relazione sanitaria Basilicata 2000, condotta dalla regione in collaborazione con l'Istituto Mario Negri Sud di Chieti, si parla del centro Oli di Viggiano e si fa riferimento al rapporto n. 5, «Epidemiologia occupazionale ed ambientale», dal quale emergono dati decisamente preoccupanti sull'incidenza delle patologie respiratorie nell'area della Val D'Agri;
   secondo lo studio di allora, nell'area comprendente il Centro Oli di Viggiano, formata dall'aggregazione di 4 comuni, per un totale di 11.186 residenti, era stata effettuata un'analisi epidemiologica delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) del triennio 1996-1998 riferite a pazienti con ricovero in regime ordinario urgente; si erano osservati tassi di ospedalizzazione per eventi sentinella cardio-respiratori mediamente più elevati (dal 50 per cento a 2,5 volte) per asma, altre condizioni respiratorie acute, ischemie cardiache e scompenso rispetto ai livelli medi regionali;
   nel 2009, in un altro studio, i ricercatori abruzzesi tornano a parlare della Basilicata e considerato il periodo trascorso dalla pubblicazione della relazione sanitaria del 2000 ritenevano opportuno che l'Osservatorio epidemiologico regionale della Basilicata effettuasse approfondimenti non soltanto sulle patologie sentinella ma anche sulle patologie croniche che si erano eventualmente manifestate nel frattempo;
   secondo una recente indagine dell'ufficio statistica dell'Istituto superiore di sanità, trasmessa alla regione Basilicata, ma non ancora pubblicata, il presidente dell'Associazione medici per l'ambiente (ISDE), Roberto Romizi, segnala che le cifre sono più alte e che sul territorio regionale e in particolare in Val d'Agri, si è verificato un eccesso di mortalità per tumori allo stomaco e per le leucemie;
   da notizie di stampa si apprende che l'indagine dell'Istituto superiore di sanità non è uno studio epidemiologico in senso stretto ma statistico che si propone di caratterizzare e valutare i rischi per la salute di origine ambientale sia identificando le sorgenti ed i fattori di rischio, sia attivando un sistema di sorveglianza sanitaria nell'area interessata;
   lo studio riguarda un territorio di 20 comuni tra la Val d'Agri e la Valle del Sauro, in un periodo tra il 2003 e il 2010 e i dati ricavati dall'analisi sull'area estrattiva lucana hanno portato a evidenziare, secondo le indiscrezioni trapelate, un aumento delle patologie tumorali e cardiorespiratorie. In particolare, si tratta di tumori maligni allo stomaco, infarto, malattie del sistema respiratorio e malattie dell'apparato digerente;
   questi risultati, se verificati, a giudizio dell'interrogante sono preoccupanti se si considera che l'aumento significativo di alcune patologie cardio-respiratorie e neoplasie si è verificato dopo nemmeno tre anni dall'entrata in funzione del Centro olio Eni di Viggiano che fu inaugurato nel 1996 –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere per la pubblicazione degli studi svolti finora e per attivare progetti specifici per la prevenzione delle patologie secondo modalità da concordare con l'Istituto superiore di sanità;
   se non si intenda avviare una indagine epidemiologica allo scopo di monitorare le relazioni tra causa ed effetto dell'inquinamento ambientale e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per potenziare l'attività di monitoraggio, studio e ricerca e il ricorso alla prevenzione per la tutela della salute dei cittadini lucani. (5-08362)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

affezione delle vie respiratorie

politica sanitaria