ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 594 del 21/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08191
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Lunedì 21 marzo 2016, seduta n. 594

   VALLASCAS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   è operativa da tre anni l'anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale, prevista dall'articolo 44-bis, comma 6, della legge n. 214 del 2011 di conversione del decreto-legge n. 201 del 2012 «Salva Italia»;
   l'anagrafe segnala, «per ogni opera la stazione appaltante, le risorse, la percentuale dei lavori compiuti e le cause rilevanti dell'interruzione quali: interruzione temporanea, interruzione dovuta a cause ostative (come contenziosi o fallimenti), collaudo non eseguito per mancanza di requisiti, mancanza di risorse»;
   secondo l'ultimo rapporto pubblicato nel mese di luglio 2015 (integrato nel successivo mese di settembre) nell'apposita sezione del sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al 31 dicembre 2014, le opere pubbliche incompiute in Italia erano 868;
   le opere incompiute sarebbero ripartite tra Abruzzo (40), Basilicata (34), Calabria (93), Campania (12), Emilia Romagna (27), Friuli (12), Lazio (54), Liguria (11), Lombardia (35), Marche (17), Molise (18), Provincia autonoma di Bolzano (8), Provincia autonoma di Trento (0), Piemonte (23), Puglia (81), Sardegna (67), Sicilia (215), Toscana (35), Umbria (11), Valle d'Aosta (1), Veneto (34) e altre amministrazioni statali o sovra regionali (40);
   nel mese di febbraio 2016, l'associazione di tutela dei consumatori, Codacons, ha pubblicato una stima dei costi per la collettività dei cantieri ricompresi nell'anagrafe;
   secondo l'associazione, le 868 opere pubbliche incompiute sarebbero costate complessivamente 4 miliardi di euro, mentre per completarle sarebbe necessaria una spesa di 1,4 miliardi, pari, secondo Codacons, a 166 euro a famiglia;
   l'istituzione dell'anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale, oltre a rappresentare una mappatura dello stato di avanzamento dei cantieri per le opere pubbliche, costituirebbe una base di partenza per avviare un piano di valorizzazione delle opere incompiute, peraltro più volte annunciato;
   in tale senso, nel mese di gennaio del 2015, sulla pubblicazione Edilizia e Territorio del quotidiano il Sole 24 Ore, il viceministro Riccardo Nencini, avrebbe dichiarato che «Abbiamo già pronto un procedimento che tiene insieme tutte queste cose [...] Il primo passo sarà individuare tra tutte queste opere le priorità su cui concentrare gli sforzi»;
   sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella nota stampa del 2 luglio 2015, nella quale si dà notizia della pubblicazione dell'aggiornamento dell'anagrafe, viene riportata una dichiarazione del Ministro Graziano Delrio secondo il quale «Ora dobbiamo andare oltre la stesura dell'elenco e istituire a cura del Ministero un'apposita task force che, così come avvenuto con l'Agenzia della Coesione per i fondi europei, segua punto per punto le opere meritevoli di essere completate»;
   all'indomani della pubblicazione dei dati di Codacons, nel mese di febbraio 2016, il Ministro avrebbe dichiarato «Non tutte le opere incompiute sono utili, alcune sono inutili e per questo non è utile finirle. Sono state programmate male [...] Noi dobbiamo attuare un piano che ci porti fuori dall'inconcludenza»;
   l'elenco delle incompiute comprenderebbe opere risalenti agli anni ’60, irrimediabilmente compromesse per il prolungato stato di abbandono ovvero opere la cui originaria finalità sarebbe oramai superata per effetto di sopraggiunte priorità e di nuove necessità dei territori interessati e dei potenziali fruitori;
   questo stato di cose renderebbe irrimandabile l'adozione di un piano di valorizzazione delle opere incompiute che comprenda una selezione dei siti e delle infrastrutture da completare, perché ancora necessarie, nonché le misure, gli strumenti e le risorse da impiegare –:
   quali iniziative intenda adottare per garantire la valorizzazione e il completamento delle opere incompiute di interesse nazionale;
   se vi sia allo studio del Ministero un piano di valorizzazione delle opere incompiute di interesse nazionale che individui gli organismi preposti alla selezione dei cantieri da completare, le risorse necessarie nonché i criteri e le modalità della scelta dei siti. (5-08191)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

lavori pubblici

associazione