ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08112

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 589 del 14/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/03/2016
Stato iter:
15/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/03/2016
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 15/03/2016
Resoconto GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/03/2016

SVOLTO IL 15/03/2016

CONCLUSO IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08112
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Lunedì 14 marzo 2016, seduta n. 589

   ATTAGUILE e GUIDESI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la decisione dell'Unione europea, firmata il 17 dicembre 2015 e notificata pochi giorni fa al Governo italiano, impone una nuova scrittura del documento sulla regolamentazione del traffico aeroportuale di Linate e Malpensa;
   l'Unione europea ha bocciato infatti il cosiddetto decreto Lupi, approvato dal Governo il 1o ottobre 2014, che consentiva la possibilità di collegare lo scalo Forlanini anche con aeroporti di città europee non capitali, fermo restando il tetto massimo di 18 movimenti orari;
   l'accusa indirizzata all'Italia è di «non aver consultato le parti interessate prima di emendare le norme di distribuzione del traffico, relative al sistema aeroportuale milanese». Per questo motivo – si legge ancora nell'atto dell'Unione europea «le misure di cui al decreto ministeriale numero 395 non possono essere accolte»;
   il «decreto Lupi», se da una parte ha consentito a Linate un aumento di circa 500 mila passeggeri all'anno con l'ampliamento di destinazioni, dall'altra parte ha penalizzato il mercato della principale compagnia aerea tedesca, Lufthansa, e le varie proteste ed esposti presentati dalle diverse compagnie aree straniere hanno trovato accoglimento da parte dell'Europa;
   sembra, da fonti riconducibili agli addetti ai lavori, che sia imminente un nuovo decreto per la liberalizzazione di Linate, che aumenterebbe il numero degli slot fino a 24, riservandone una parte ad Alitalia e il resto alle altre compagnie che già operano o che opereranno sullo scalo;
   nei fatti, probabilmente la compagnia Alitalia ne trarrebbe dei benefici, ma ancor di più sarebbe agevolata Ethihad che potrebbe potenzialmente alimentare il suo mini hub di Abu Dhabi a Linate, confinando Emirates a Malpensa;
   la preoccupazione diffusa è che la decisione europea rischia di portare alla perdita dei voli extra europei per lo scalo di Malpensa che subirebbe così un drastico ridimensionamento e problemi in tutti e tre gli scali di Malpensa, Linate e Orio al Serio;
   è fondamentale mettere in atto azioni che valorizzino i tre scali lombardi, ognuno in base alla sua specifica diversa funzione, attraverso un piano aeroportuale lombardo teso ad evitare concorrenza e conflitti tra i singoli scali;
   la regione Lombardia sta cercando di differenziare i business in modo preciso così da garantire la sopravvivenza dei vari scali: Malpensa come hub intercontinentale incrementando il numero e le destinazioni dei voli a lungo raggio e Linate come city airport per i voli a breve raggio, Bergamo specializzata nei low cost Brescia come snodo per le merci e riserva di capacità per la collocazione territoriale in una delle poche aree ancora non densamente urbanizzata;
   Milano-Malpensa e Milano-Linate, si ricorda, sono state indicate nel primo rapporto annuale al Parlamento dell'Autorità di regolazione dei trasporti, del 16 luglio 2015, rispettivamente, aeroporto strategico e aeroporto di interesse nazionale, per bacino di traffico; tuttavia lo stesso rapporto rileva che «l'andamento del trasporto aereo in Italia è stato condizionato da una forte esposizione ai fenomeni macroeconomici» nonché «da una peculiare flessione dei vettori tradizionali a favore dei vettori low cost e della crescente concorrenza dei treni ad alta velocità su alcune importanti rotte del Paese»;
   investire sul sistema aeroportuale lombardo e su Malpensa in particolare, che ha circa il triplo di volume di traffico merci rispetto a Fiumicino, significa investire sull’import-export italiano, visto che in questo aeroporto transita circa il 70 per cento del traffico merci aereo, creando un perno per un unico sistema aeroportuale aperto a sinergie con gli scali del Nord Italia in una logica di sistema macroterritoriale che faccia da volano per l'intero sistema economico;
   ciò significa assecondare le richieste delle compagnie per operare un nuovo servizio quotidiano fra Milano e New York concedendo il beneficio dei diritti di quinta libertà, cioè dei voli in prosecuzione, che consentirebbero al vettore che giunge in Italia e prosegue verso gli Usa, di imbarcare passeggeri e merci anche da Milano verso New York;
   sono circa 130.000 i passeggeri che annualmente si recano da Linate in hub europei come Heathrow, Paris Charles De Gaulle, Francoforte e Amsterdam per imbarcarsi sui voli per New York, senza calcolare il numero di viaggiatori che raggiunge questi hub europei dalle aree limitrofe a Malpensa – la cosiddetta catchment area – come Torino, Bergamo Verona, Bologna e Genova;
   tale tendenza ha un impatto sui flussi commerciali aeroportuali di Malpensa e su quelli dell'intero Paese, poiché comporta che dinamiche economiche quali la creazione di occupazione, l'ingaggio di fornitori e il pagamento delle tasse e delle tariffe aeroportuali vengano realizzate in altri Paesi, generando allo stesso tempo una dilatazione dei tempi e dei costi per i passeggeri della catchment area di Malpensa –:
   a fronte dell'indotto di tipo economico, produttivo e industriale generato dal comparto aeroportuale, quali iniziative di competenza Ministro abbia in programma per agevolare la differenziazione dell'offerta degli aeroporti presenti su un'unica regione, nello specifico la Lombardia, superando la rivalità degli scali e creando le condizioni per potenziare specifici business, in particolare attraverso un piano di investimenti per Malpensa, volto a rilanciare l'aeroporto come hub intercontinentale, anche prevedendo l'apertura di nuove rotte in regime di quinta libertà. (5-08112)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 15 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-08112

  Al fine di dare attuazione alla decisione dell'Unione europea relativa al decreto ministeriale 1 ottobre 2014, n. 395, di modifica dei precedenti decreti cosiddetti Bersani, è stato dato mandato al competente Ente Nazionale per l'Aviazione Civile di svolgere la consultazione con gli utenti dello scalo di Linate, richiesta con tale decisione. La consultazione si è chiusa nel mese di gennaio 2016, con la maggioranza dei vettori che ha espresso posizioni favorevoli o neutrali alla manovra di liberalizzazione oggetto delle misure adottate con il citato decreto ministeriale.
  In ogni caso è intendimento del MIT mantenere inalterati i parametri di accesso all'aeroporto di Linate, relativi al numero massimo di movimenti orari praticabili (18), al tipo di aeromobili utilizzabili (narrow body), al tipo di servizi effettuabili (point to point da/per città europee) e alla nazionalità intra-UE dei vettori che effettuano servizi, sottolineando che i vettori extra-UE non possono operare da/per Linate neppure in code sharing con i vettori UE.
  Pertanto, resta fermo l'obiettivo di ottimizzare le capacità di utilizzo dello scalo di Linate e contestualmente di potenziare l’hub di Milano Malpensa, il cui ruolo di gate intercontinentale è stato riconosciuto sia dal Piano nazionale degli aeroporti, che dal decreto del Presidente della Repubblica n. 201/2015 di individuazione degli aeroporti di interesse nazionale; i risultati di traffico relativi all'anno 2015 confermano un trend di crescita positivo per entrambi gli aeroporti e quindi la fondatezza del percorso intrapreso.
  Si precisa peraltro che sia il documento di pianificazione della rete aeroportuale nazionale che l'atto normativo conseguente hanno riconosciuto a Milano Malpensa il ruolo di particolare rilevanza strategica nell'ambito del bacino nord-ovest insieme all'aeroporto di Torino, purché quest'ultimo realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie Alta velocità/Alta capacità tra le città di Torino e Milano, un sistema di alleanze con Malpensa, finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell'intero bacino del nord-ovest. In tale contesto, risulta assegnato allo scalo di Malpensa una funzione trainante dell'intero bacino e una caratterizzazione di ruolo che punta sui collegamenti intercontinentali operabili dallo stesso, oltreché su quelli interni all'Unione europea, questi ultimi senza i limiti già indicati per Milano Linate relativi alla tipologia di aeromobili utilizzabili, di servizi effettuabili point to point da/per città europee, nonché alla nazionalità intra-UE dei vettori che effettuano i servizi e ai movimenti orari massimi. Pertanto, il ruolo riconosciuto allo scalo di Linate si caratterizza essenzialmente in ambito intra europeo, con vincoli precisi.
  Ulteriore elemento della vocazione intercontinentale di Malpensa è rappresentato dalla posizione raggiunta di principale aeroporto nazionale per il trasporto merci, ambito quest'ultimo che le previsioni degli esperti danno in ulteriore crescita nei prossimi anni. Anche per gli altri scali lombardi è previsto una crescita del traffico per i prossimi anni, fermo restando che, per superare la conflittualità tra gli scali sull'intero territorio nazionale, sarà fondamentale perseguire sistemi di alleanze tra gli stessi e, laddove ve ne siano le condizioni, costituzioni di reti di aeroporti con unicità di gestione.
  Circa, poi, il piano degli investimenti è sufficiente ricordare che già risulta approvato il contratto di programma stipulato nel 2011 tra ENAC e SEA spa per il periodo 2011-2021, approvato con DPCM del 30 aprile 2012, nel quale è previsto un programma di rilevanti investimenti per gli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate per un totale di circa 1 miliardo e 480 milioni di euro per l'intero periodo contrattuale (10 anni), di cui la quasi totalità riguarda lo scalo di Malpensa.
  Con riferimento, infine, all'argomento dell'apertura di nuove rotte in regime di quinta libertà su Milano Malpensa, si precisa che tale apertura, soggetta al rispetto della normativa nazionale e dell'Unione europea vigente in materia, impone la valutazione delle singole fattispecie sulla base della procedura delineata dall'articolo 28, comma 8-bis della legge n. 164/2014.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aeroporto

trasporto aereo

conseguenza economica