ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 583 del 04/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 04/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08014
presentato da
PILI Mauro
testo di
Venerdì 4 marzo 2016, seduta n. 583

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   l'imprenditore di Villacidro Sisinnio Machis, titolare di un'omonima ditta individuale di carpenteria metallica, mercoledì 2 marzo ha deciso di togliersi la vita; aveva 57 anni; lascia la moglie e un figlio di appena 18 anni;
   lo stesso giorno in cui si è tolto la vita Sisinnio Machis avrebbe dovuto ricevere la visita dell'ufficiale giudiziario, incaricato di notificargli il pignoramento dell'abitazione; debiti datati, neanche particolarmente elevati;
   la crisi economica, l'aggressione delle banche, hanno spinto l'uomo ad un gesto estremo;
   banche e Stato anche in questo caso hanno soltanto vessato un umile e modesto artigiano portandolo all'esasperazione;
   don Massimo Cabua, parroco della chiesa di Santa Chiara a San Gavino, denunciava su Facebook quanto accaduto: «E mentre voi cari governanti vi sollazzate ingordamente coi vostri lauti compensi statali per legiferare su quanto di più inutilmente dannoso si possa legiferare, lasciate i padri e le madri di famiglia, quelli veri, che combattono da una vita per tenere insieme una famiglia sotto assedio, che lottano per costruire, tenere e curare un posto di lavoro, in balia delle banche con voi conniventi. Lasciate che portino via loro la dignità, l'orgoglio, la speranza e infine la stessa vita, restituita perché non gli avete lasciato sbocco. Come fate a dormire tranquilli ? Non ce la faccio a sapere di un ennesimo fratello, amico, padre che si toglie la vita per causa vostra. Fermate questo meccanismo malato, il vostro egocentrismo, la vostra supponenza. Perdonami Nino. Perché ti sei sentito solo di fronte a tutto questo. Il Padre di ogni misericordia saprà darti quella pace che quaggiù ti è stata sottratta»;
   è fin troppo evidente che questo ennesimo suicidio vada tristemente annoverato tra quelli che lo Stato deve sentire sulla propria coscienza perché nulla fa per evitare che la crisi economica diventi un vortice di aggressioni che finiscono per attentare alla vita degli uomini;
   tutto questo non può lasciare insensibili e inermi;
   occorre adottare provvedimenti che possono dare alle famiglie, agli uomini e alle donne, un minimo di tutele anche nell'insorgere di fatti che, legati alla crisi economica od altro finiscano per mettere a repentaglio la loro vita –:
   se il Governo non intenda valutare l'urgenza di assumere iniziative anche normative che mettano al riparo i beni primari di una famiglia a partire dalla casa;
   se il Governo non intenda verificare che le competenti autorità statali, anche attraverso i soggetti delegati alla riscossione agiscano con la sensibilità che è dovuta, assumendo iniziative per attivare strumenti straordinari per evitare che situazioni simili abbiano a ripetersi;
   se il Governo non ritenga di promuovere, per quanto di competenza, accertamenti sulla vicenda richiamata, anche in relazione a eventuali responsabilità di autorità amministrative statali nella gestione del caso. (5-08014)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

crisi monetaria

recessione economica

banca