ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07937

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 578 del 26/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2016
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/02/2016
Stato iter:
22/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/09/2016
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 22/09/2016
Resoconto TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 29/02/2016

DISCUSSIONE IL 22/09/2016

SVOLTO IL 22/09/2016

CONCLUSO IL 22/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07937
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo presentato
Venerdì 26 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, CHIMIENTI, DALL'OSSO, BUSTO, LOMBARDI, FRACCARO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   agli interroganti, sono giunte segnalazioni di lavoratori dell'istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), riguardo a disservizi dell'ente;
   tali cattivi funzionamenti sarebbero riconducibili a guasti e malfunzionamenti del settore informatico, acuitisi soprattutto negli ultimi mesi del 2015, che porterebbero i lavoratori dell'ente a trovarsi con l'improvviso blocco dei programmi e di procedure non funzionanti durante l'orario di sportello. Ciò comporta, per gli sportellisti, un fattore di stress correlato dovuto alla continua esposizione ad insulti ed urla da parte degli utenti costretti ad interminabili code per ottenere informazioni e servizi che non possono, causa appunto disservizi informatici, essere loro offerti;
   oltre al problema appena esposto, i lavoratori dell'ente denunciano di essere, sempre negli ultimi tempi, investiti da un'infinità di comunicazioni ed ordini di servizio, circolari interne emesse dalle varie Direzioni centrali di Roma o del direttore generale dell'ente, che aggiungono confusione, stress e preoccupazioni, soprattutto riguardo all'attuabilità di tali disposizioni. Inoltre, ai lavoratori giungono dai loro superiori indicazioni contraddittore, o ancora lavorazioni di procedure telematiche sempre più numerose, malfunzionanti e complesse che vengono implementate quasi quotidianamente o aggiornate in remoto che si sovrappongono e portano al blocco dei programmi informatici utilizzati;
   tali disservizi sarebbero imputabili alla oramai ben insediata struttura KPMG a cui, nel 2008, l'allora presidente e commissario unico dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, con un contratto da 17 milioni di euro ha affidato iniziative sulla riorganizzazione dell'istituto;
   Kpmg è un network di servizi professionali alle imprese, specializzato nella revisione e organizzazione contabile, nella consulenza manageriale, nei servizi fiscali, legali, amministrativi ed informatici. La multinazionale Kpmg, è attiva in 152 paesi del mondo con oltre 145 mila professionisti. Kpmg fa parte delle cosiddette «Big Four», ovvero le quattro società di revisione che a livello mondiale si spartiscono la grande parte del mercato;
   nell'interrogazione n. 3-02703 presentata in data 6 marzo 2012 dal senatore Elio Lannutti, si evidenziava il grande potere che ha assunto all'Inps la Kpmg, penetrata, nel tempo, all'interno delle attività nevralgiche dell'ente, assumendo un ruolo di primo piano non solo nell'informatica ma anche nella formazione, nella vigilanza e negli altri settori strategici. In particolare sembrerebbe che il coordinamento generale statistico attuariale, abbia messo a disposizione di Kpmg non solo i dati statistici, che pure dovrebbero rimanere saldamente in mano pubblica, ma addirittura strumenti e formule per costruire i dati di bilancio con relativa sottrazione di funzioni all'ente per affidarle ai privati;
   nella stessa interrogazione, veniva riportato un articolo pubblicato sul quotidiano « Il Manifesto» in data 8 aprile 2011, dove veniva trattato il tema della chiusura degli sportelli dell'Inps e delle problematiche che ha portato tale decisione. Anche questa riorganizzazione è stata affidata alla Kpmg. I disservizi sono da subito stati evidenti, a causa anche del metodo a cui hanno dovuto adeguarsi gli utenti dell'Inps, ricorrendo on line alle richieste di disoccupazione, mobilità, gestione separata, lavoratori domestici, Isee, assegni familiari, ricostituzioni di carriera e altro. Tale metodo ha creato, per i numerosi utenti, incapaci o impossibilitati all'utilizzo del computer, come ad esempio i pensionati che necessitavano del servizio di assistenza fiscale, a dover chiedere aiuto ai Caf e ai commercialisti, pagando per i servizi e creando un giro d'affari eccezionale;
   nello stesso articolo del 2011, il piano dell'Inps non si limitò alla riduzione del personale. I servizi «strategici» dell'Inps, infatti, furono quasi Completamente esternalizzati. L'informatica, ovvero la gestione delle banche dati di tutti gli utenti con dati «sensibilissimi» dal punto di vista della privacy, fu affidata, come già accennato, all'azienda privata Kpmg; la riscossione dei contributi ad Equitalia; la spedizione dei documenti a Postel; la gestione della cassa integrazione in deroga, agli «enti bilaterali» di aziende e sindacati, con l'Inps ridotta al ruolo di semplice ufficiale pagatore;
   in un articolo di Russell Mokhiber e Robert Weissman pubblicato in data 21 luglio 2006 sul sito « multinationalmonitor.org», dal titolo «The 10 Worst Corporations of 2005» (Le dieci peggiori multinazionali del 2005) veniva indicato che Kpmg, nell'agosto del 2006 è stata accusata di cospirazione, Kpmg ha ammesso il suo coinvolgimento in quella che è stata definita la più grande frode fiscale di tutti i tempi. La cosa che risulta essere paradossale è che di fatto non c’è stata nessuna condanna e nemmeno un patteggiamento. Tale atteggiamento risulta essere frequente quando «le grandi multinazionali statunitensi, o le grandi aziende come la Kpmg, commettono un crimine», ottenendo tranquillamente procedimenti giudiziari differiti. Questo perché, a detta dei redattori dell'articolo, «se accusi la Kpmg, rischi seriamente di essere estromesso dagli affari, come nel caso Arthur Andersen. Ma non importa, puoi anche decidere di accusare la compagnia di qualche crimine. Poi il Procuratore Generale apparirà alla televisione nazionale e dirà che la Kpmg ha ammesso le sue colpe. Il Procuratore Distrettuale di New York avrebbe voluto aprire un procedimento giudiziario, ma è stato scavalcato dai suoi superiori al Dipartimento di Giustizia. Non ci sono dubbi che la Kpmg sia stata coinvolta in attività criminose. Lo ha ammesso anche il procuratore generale Alberto Gonzales, ma a causa di possibili «conseguenze collaterali», non c’è stata alcuna condanna.»;
   Kpmg ha ammesso di aver partecipato ad una frode che ha generato almeno 11 miliardi di dollari di falsi disavanzi fiscali, che secondo i calcoli del tribunale sono costati agli Stati Uniti circa 2,5 miliardi di dollari in tasse evase nel più importante caso di evasione fiscale mai registrato. Mark Everson, commissario dell'Irs, l'agenzia esattoriale del Governo federale degli Stati Uniti d'America, ha dichiarato che «l'unico scopo di questo comportamento oltraggioso è quello di arricchire ulteriormente chi è già ricco, e di riempire le tasche dei soci della Kpmg»;
   nella frode di 11 miliardi di dollari di falsi disavanzi fiscali, sono stati arrestati otto soci della Kpmg e un avvocato fiscalista esterno. La ditta ha ottenuto il procedimento differito per le sue attività criminali e ha pagato 456 milioni di dollari, ma non c’è stata alcuna limitazione nella sua libertà d'azione. L'azienda ha dovuto assumere un controllore, un ex membro della Commissione di Vigilanza della Borsa Americana, Richard Breeden, pagato dalla Kpmg;
   al termine della sopraindicata vicenda di frode, Timothy P. Flynn, presidente e amministratore delegato della Kpmg, ha dichiarato, come se nulla fosse accaduto, che «la conclusione di questa vicenda consente alla Kpmg di affrontare con serenità il futuro, e di fornire revisioni contabili e consulenze finanziarie e fiscali di alta qualità alle multinazionali e ai governi che sono i nostri clienti.»;
   in Italia, Kpmg ha subito una condanna per la certificazione di bilancio di una fiduciaria, come riportato in un articolo del 6 ottobre 1993, pubblicato sul « Corriere della Sera». Kpmg è stata condannata a pagare un'ammenda provvisionale da 8,8 miliardi di lire, presentando poi ricorso, per aver rilasciato la certificazione al bilancio della società fiduciaria Ifc, posta in liquidazione coatta amministrativa nel luglio del 1988 Kpmg era stata citata in giudizio dal liquidatore della fiduciaria Ifc per le certificazioni dei bilanci dal 1985 al 1987. Fra le accuse quella di non aver segnalato ai clienti creditori della fiduciaria diverse anomalie, fra le quali gravi irregolarità commesse dagli amministratori;
   in data 9 dicembre 2015, dai rappresentanti della Cgil di Bolzano/Alto Adige – Südtirol, veniva diramato un comunicato sindacale rivolto a tutti i lavoratori dell'Inps dell'Alto Adige/Südtirol, dove venivano denunciati i diversi disservizi dell'ente. Tra questi, anche il conosciuto problema delle complesse erogazioni della Naspi, dovuta principalmente alla totale incertezza normativa e senza un'adeguata formazione del personale e, contemporaneamente, ad un'estrema deregolamentazione delle norme collegate a lavoro e welfare che consentono ai datori di lavoro o consulenti del lavoro di «avventurarsi nel variegato mondo dell'abuso nei confronti dell'istituto e in barba all'ispettorato del lavoro in demolizione e alla non ancora nata agenzia unica per le ispezioni». Sempre riguardo alla Naspi, veniva citato un recente caso di probabile erogazione non dovuta di prestazioni nel settore alberghiero del territorio dell'Alto Adige/Südtirol, per assenza di coordinamento da parte dell'ispettorato provinciale che probabilmente ha omesso dei controlli, non comunicando con l'ente. In tal senso, i rappresentanti della Cgil hanno ritenuto insensato attribuire responsabilità al collaboratore dell'ente che ha erogato la prestazione;
   oltre al mancato coordinamento con l'ispettorato provinciale che porta a generare errori e confusione, sempre i rappresentanti della Cgil ritengono che non si tenga conto dei carichi di lavoro con le quasi 2000 pratiche al mese divise su pochi operatori. Tale modus operandi crea le condizioni tecniche, normative e strutturali per commettere errori che altrimenti sarebbero evitabili;
   il comunicato sindacale continuava denunciando i gravi disguidi dell'apparato informatico dell'INPS gestito da Kpmg. Una linea zoppicante, molto spesso intasata e inefficiente in cui risulta che gli interventi di aggiornamento e manutenzione vengano eseguiti anche durante l'orario di servizio e di sportello degli operatori. Nel disinteresse generale, Kpmg a quanto consta agli interroganti non sarebbe mai stata chiamata a rispondere di tali disservizi. L'organizzazione sindacale ha ripetutamente portato all'attenzione dell'amministrazione l'ingiustificabile quantità di blocchi e malfunzionamenti delle piattaforme informatiche. La risposta ricevuta è che la questione è nota da tempo ma, nonostante ciò, il vertice dell'istituto non ha ritenuto di dover manifestare la problematica, nonostante il grave danno che ciò portava alla qualità ed alla quantità dei prodotti erogati e trattati dalla sede e al conseguente stress subito da operatori ed utenti dell'istituto;
   in data 27 novembre 2015, la direzione centrale organizzazione e la direzione centrale sistemi informativi e tecnologici dell'Inps, hanno diramato una comunicazione al personale nella quale avvertiva che le violazioni anche accidentali al sistema informatico possono avere conseguenze per i lavoratori. Gli stessi hanno definito «intimidatori, inaccettabili e squalificanti» tali metodi dell'ente, in considerazione del fatto che hardware e software risultano avere un pessimo funzionamento non certo per cause dovute agli operatori dell'ente. In tal senso, i rappresentanti della Cgil, nel comunicato da loro redatto, hanno aggiunto che così facendo si crea un clima di lavoro malsano anche sotto il profilo della salute e della sicurezza che spesso porta a malattie professionali evitabili, derivanti da carichi di lavoro eccessivi, frustrazione e costante pressione psicologica, rispetto alle quali, già da ora, l'istituto è chiamato a dare risposte. I rappresentanti del sindacato hanno poi chiesto alla dirigenza di «voler immediatamente rassicurare ed informare il personale rispetto alle procedure con ordini di servizio chiari e circostanziati, contestualizzando e rendendo operative le direttive della struttura nazionale e, per quanto riguarda la piattaforma informatica, avviare tutto ciò che è necessario per rendere il sistema efficace anche interessando i responsabili del settore» –:
   se corrisponda al vero che la Kpmg, chiamata nel 2008 al processo di riorganizzazione dell'Inps, sia penetrata all'interno delle attività nevralgiche dell'ente, assumendo un ruolo di primo piano non solo nell'informatica ma anche nella formazione, nella vigilanza e negli altri settori strategici;
   se corrispondano al vero che Kpmg sia in possesso dei dati statistici, che pure dovrebbero rimanere saldamente in mano pubblica, e di strumenti e formule per costruire i dati di bilancio, nell'ambito di un progetto di sottrarre funzioni vitali all'ente per affidarle ai privati, con possibili dati forniti all'esterno come quelli elaborati da Kpmg o quelli della direzione centrale bilancio, poco o scarsamente affidabili;
   se corrispondano al vero i disservizi di gestione che risulterebbero creati dalla Kpmg, denunciati dai lavoratori e quali iniziative, per quanto di competenza il Ministro interrogato, intenda adottare per migliorare la situazione ad avviso degli interroganti controproducente e dannosa per i lavoratori e gli utenti dell'Inps;
   se corrisponda al vero che le complesse erogazioni della «Naspi» siano dovute principalmente alla totale incertezza normativa, alla mancanza di un'adeguata formazione del personale e ad un'estrema deregolamentazione delle norme collegate a lavoro e welfare e quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato, intenda adottare per migliorare tali gravi ritardi dell'erogazione di un ammortizzatore sociale di enorme importanza per i richiedenti;
   se corrisponda al vero che Kpmg non sia mai stata chiamata a rispondere dei disservizi dell'apparato informatico dell'Inps, denunciati più volte da organizzazioni sindacali all'amministrazione e che quest'ultima abbia ammesso che la questione è a loro nota da tempo ma che, nonostante ciò, il vertice dell'ente non ha ritenuto di dover manifestare la problematica, e se ciò fosse confermato, quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato, per quanto di competenza, per eliminare tali gravi disguidi;
   se corrisponda al vero, che la direzione centrale organizzazione e la direzione centrale sistemi informativi e tecnologici dell'Inps, abbiano diramato una comunicazione al personale nella quale avvertivano che violazioni anche accidentali al sistema informatico possono avere conseguenze per i lavoratori e se non intenda, per quanto di competenza, intervenire per ristabilire un corretto rapporto tra la direzione centrale e i lavoratori dell'istituto in questione. (5-07937)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07937

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'on. Tripiedi concernente i rapporti tra l'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e la società KPMG, funzionamento del sistema informatico dell'Istituto e criticità emerse nell'erogazione della NASpI, segnalo al riguardo che l'Inps si avvale della società KPMG – costituita in raggruppamento d'impresa con le Società Reply SpA ed Exprivia SpA – a seguito di aggiudicazione di uno dei sette lotti previsti in una gara europea per sviluppo, manutenzione e assistenza software, avvenuta in data 19 novembre 2012. Il suddetto lotto prevede attività inerenti lo sviluppo delle procedure software e servizi professionali di supporto.
  Con specifico riferimento ai denunciati disservizi relativi alla procedura inerente l'erogazione della prestazione NASpI, l'INPS espressamente interpellata ha sottolineato che la procedura di calcolo è stata rilasciata, nella versione definitiva, per tutte le strutture territoriali dell'INPS, il 15 luglio 2015 a conclusione di un periodo di sperimentazione e collaudo presso alcune «sedi pilota».
  Secondo l'INPS, la suddetta procedura ha subito importanti modifiche rispetto a quella precedente riguardante l'erogazione dell'ASpI, a causa della complessità del sistema di calcolo della durata della prestazione introdotta dalla nuova disciplina di cui al decreto legislativo n. 22 del 2015.
  L'Istituto, inoltre, con la circolare n. 142 del 29 luglio 2015 ha fornito chiarimenti in merito al procedimento di calcolo della prestazione e precisazioni su altri aspetti come la compatibilità con il lavoro intermittente, lo svolgimento di lavoro accessorio, il lavoro all'estero o l'espletamento di cariche pubbliche elettive.
  Tuttavia, anche dopo l'entrata in esercizio della procedura software e l'entrata in vigore dei decreti legislativi n. 148 e n. 150 del 2015, si sono susseguite altre circolari dell'Inps concernenti ulteriori aspetti applicativi della disciplina della NASpI; da ciò è conseguita la necessità di effettuare nuovi interventi sulla procedura di calcolo che, naturalmente, risente di ogni modifica normativa e/o interpretativa delle disposizioni che hanno dato luogo all'analisi amministrativa e alla conseguente riconfigurazione di porzioni importanti dell'applicativo software.
  Inoltre, l'INPS ha evidenziato che con messaggio n. 7186 del 27 novembre 2015 sono state fornite specifiche indicazioni relative all'attuazione dell'obbligo di comunicazione del cosiddetto «Data breach» previsto – per le ipotesi di violazione dei dati informatici – dal provvedimento emanato dal Garante della privacy del 2 luglio 2015 concernente le «Misure di sicurezza e le modalità di scambio dei dati personali tra amministrazioni pubbliche».
  Con il suddetto messaggio, tutti gli operatori dell'INPS sono stati richiamati al rispetto delle istruzioni fornite dall'Istituto in materia di trattamento dei dati personali, con particolare riferimento alla necessità di operare rigorosamente entro l'ambito del trattamento consentito a ciascuno, in stretta correlazione con l'attività lavorativa svolta. Tale richiamo delle regole sul trattamento dei dati personali ha avuto l'ulteriore scopo di sensibilizzare il personale operante all'osservanza delle disposizioni in materia di privacy per scongiurare le eventuali responsabilità sotto il profilo disciplinare, civile e penale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

verifica dei conti

formazione professionale