ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07772

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 568 del 12/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
CURRO' TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
LAURICELLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
COCCIA LAURA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2016
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/02/2016
Stato iter:
20/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2016
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/04/2016
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/02/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/04/2016

DISCUSSIONE IL 20/04/2016

SVOLTO IL 20/04/2016

CONCLUSO IL 20/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07772
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo presentato
Venerdì 12 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 20 aprile 2016, seduta n. 610

   RIBAUDO, CULOTTA, VENTRICELLI, CENSORE, ALBANELLA, BERRETTA, CAPODICASA, CURRÒ, LAURICELLA, MOSCATT, RACITI, TARANTO, TINO IANNUZZI, PARIS, COCCIA, ZAPPULLA, VICO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha introdotto nell'ordinamento un nuovo strumento di programmazione negoziata, i cosiddetti «contratti di sviluppo», con la finalità di favorire l'attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo di impresa e per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno d'Italia;
   il completamento dell’iter normativo non è stato immediato, il decreto ministeriale di natura non regolamentare cui era demandata la fissazione dei criteri, delle condizioni e delle modalità per la concessione delle agevolazioni finanziarie, è stato emanato solo in data 24 settembre 2010;
   anche gli indirizzi operativi per la gestione dei contratti di sviluppo sono stati approvati dal Ministero dello sviluppo economico con decreto ministeriale dell'11 maggio 2011. Successivamente, con decreto ministeriale del 14 febbraio 2014, si è proceduto ad un'ulteriore rimodulazione dell'impianto normativo, incidendo sulla tipologia dei programmi di sviluppo e sui relativi limiti di costo, oltre che sulle procedure e sulla relativa tempistica, non modificando gli attori coinvolti, che sono rimasti il Ministero dello sviluppo economico come amministrazione vigilante, INVITALIA (Agenzia nazionale per l'attuazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa) come soggetto gestore, e le regioni per le materie di loro interesse;
   il processo attuativo dei contratti di sviluppo ha risentito, oltre che della lentezza della definizione del quadro normativo, anche della tardiva e frammentata assegnazione delle risorse;
   a più di 6 anni di distanza dalla comparsa, nell'ordinamento giuridico, di questi tipi di contratti, è stato possibile solo valutare le procedure poste in essere per concedere agevolazioni finanziarie, e non anche i risultati conseguiti in termini di attrazione degli investimenti è realizzazione di progetti di sviluppo di impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, dal momento che nel 2013 sono stati sottoscritti solo 5 contratti e 10 nel 2014;
   con delibera del Cipe del 20 febbraio 2015 sono stati assegnati 250 milioni di euro di fondi FSC, (destinandone 200 milioni per il Sud è 50 milioni per il Centro-nord);
   essendo pervenute a INVITALIA, alla data dell'8 luglio 2015, numerose domande per un ammontare totale di circa 5 miliardi di euro di investimenti, con decreto 29 luglio 2015 il Ministero dello sviluppo economico ha stanziano ulteriori 300 milioni di euro del programma nazionale «Innovazione e competitività» (PON I.C.): l'85 per cento delle suddette istanze di investimento riguardano il Sud dove la crisi economica ed il livello di disoccupazione ha raggiunto limiti insostenibili per la tenuta sociale;
   attraverso il «programma di sviluppo per il Sud», annunciato nel mese di novembre 2015, il Presidente del consiglio ha assunto l'impegno di affrontare la questione Sud, meglio chiamata «questione meridionale»: il programma si articola attraverso specifici piani di intervento previsti dentro il cosiddetto «Masterplan del Mezzogiorno»;
   la Corte dei conti, sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, ha approvato nel dicembre 2014 la relazione concernente «la gestione dei contratti di sviluppo», rilevando alcune criticità riguardanti la lentezza dell'azione del Ministero e del soggetto gestore una volta resesi disponibili le risorse, nonché nelle procedure adottate nonostante il decreto ministeriale del 14 febbraio 2014, evidenziando altresì la necessità di metodologie che garantiscano sempre più la razionalizzazione della materia in questione;
   il già citato decreto ministeriale del 29 luglio 2015, al comma 3, prevede che «l'attribuzione di risorse ai programmi di sviluppo è effettuata sulla base dei requisiti e dei criteri indicati nel Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020 FESR, dei criteri di selezione approvati dal Comitato di sorveglianza e delle successive indicazioni fornite dall'Autorità di gestione del programma»;
   senza i menzionati criteri di selezione del Comitato e le successive indicazioni dell'Autorità di gestione del programma non è possibile emanare i bandi ed attivare la spesa;
   non è concepibile che a fronte di così numerose domande di investimento e di risorse disponibili, i contratti di sviluppo rimangano fermi per fattori burocratici –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, al fine di dare attuazione ai decreti emanati e sbloccare le procedure e i relativi bandi di agevolazione finanziaria;
   se il Governo intenda assumere iniziative rendendo disponibili ulteriori risorse da assegnare al soggetto gestore (INVITALIA), stante l'elevato numero di istanze di investimento, ora che il Mezzogiorno sembra essere ritornato attrattivo grazie anche ai contributi e agli incentivi previsti dai contratti di sviluppo. (5-07772)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07772

  Come riferito dagli Onorevoli interroganti, il Contratto di sviluppo ha come obiettivo quello di favorire l'attrazione di investimenti anche esteri e la realizzazione di progetti di sviluppo d'impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, soprattutto nelle aree svantaggiate e nel Mezzogiorno.
   La misura è finanziata dal Ministero dello sviluppo economico, anche con il contributo delle Regioni coinvolte nei programmi di sviluppo. Il soggetto attuatore è l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa – INVITALIA.
  Si ritiene quindi utile fornire al Parlamento una serie di dati acquisiti da Invitalia.
  La normativa relativa al Contratto di Sviluppo è stata recentemente innovata ed armonizzata alla normativa comunitaria prevista per il periodo 2014-2020. In tal senso le agevolazioni finanziarie previste dal Contratto di sviluppo sono state aggiornate con due successivi decreti ministeriali adottati nel 2014 e nel 2015.
  I termini per la presentazione delle domande, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, sono stati fissati al 10 giugno 2015.
  Al 31 marzo 2016 risultano presentate 157 domande, di cui 26 nelle Regioni del Centro-Nord e 131 relative ad iniziative localizzate nel Mezzogiorno d'Italia.
  I programmi di sviluppo presentati prevedono investimenti per circa 5,6 miliardi di euro, corrispondenti a richieste di agevolazioni di oltre 3 miliardi di euro. In termini di impatto occupazionale, il totale degli addetti coinvolti dai suddetti programmi è di oltre 48.000 unità, di cui circa 16.000 sono nuovi addetti.
  L'opportunità di incentivare tali programmi si è avuta anche grazie alla dotazione di 250 milioni a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, a cui si sono successivamente aggiunti 300 milioni del Programma operativo nazionale Imprese e Competitività 2014-2020.
  Nello specifico delle attività valutative svolte da Invitalia colgo l'occasione per informare che sono già stati approvati 15 programmi di sviluppo per un impegno complessivo di circa 318 milioni di euro. Le istruttorie attualmente in corso sono 14 per un impegno complessivo di circa 250 milioni di euro.
  Tali istruttorie sono state riattivate grazie alla recente riprogrammazione di risorse finanziarie residue provenienti dalla legge n. 147 del 2013 e dallo sblocco di ulteriori risorse comunitarie.
  I tempi del processo valutativo sono fissati da apposito decreto ministeriale che prevede la conclusione dell'iter istruttorio entro 120 giorni. Tale previsione è stata recepita nella Convenzione, recentemente rinnovata, tra Ministero dello sviluppo economico ed Invitalia. Tale convenzione, talaltro, individua l'applicazione di penali, in caso di mancato rispetto dei tempi previsti dalla normativa.
  Infine, circa la menzione fatta dagli On.li Interroganti sui «criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza» ed alle «indicazioni fornite dall'Autorità di gestione del programma», senza i quali non è possibile emanare i bandi per attivare la spesa, evidenzio che detti criteri sono stati già fissati dal Ministero nell'ambito di una propria Circolare del 18 febbraio scorso.
  Desidero quindi rassicurare gli Onorevoli interroganti che il Ministero dello sviluppo economico è impegnato al massimo affinché non si accumulino ritardi nell'utilizzo di tali strumenti di incentivazione delle iniziative imprenditoriali, tenendo in considerazione l'obiettivo di salvaguardare le possibilità di recupero per parti importanti del tessuto produttivo meridionale, precondizione per mantenere aperta la prospettiva di una più generale ripresa produttiva e occupazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

piano di sviluppo

crescita dell'impresa