ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07732

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOMBASSEI ALBERTO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 10/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 10/02/2016
Stato iter:
11/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/02/2016
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/02/2016
Resoconto CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 11/02/2016
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/02/2016

SVOLTO IL 11/02/2016

CONCLUSO IL 11/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07732
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   GALGANO e BOMBASSEI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   vista la necessità di riaffermazione dell'unicità e del valore del «prodotto e del territorio Italia», occorrerebbe innalzare il numero degli arrivi e delle presenze sulla globalità del territorio nazionale, agevolando l'innalzamento degli standard qualitativi dell'offerta turistica nazionale, migliorando le strutture esistenti e creandone anche in aree ad elevato potenziale ma con scarsa capacità ricettiva;
   al fine di accrescere la remuneratività per l'intero comparto ricettivo, è importante supportare lo sviluppo di attività strutturate in grado di produrre effetti positivi e duraturi sulle economie degli specifici territori, anche attraverso efficaci attività di promozione e di comunicazione, svincolare l'offerta nazionale dai condizionamenti degli operatori esteri, produrre offerte definite e calibrate sugli specifici target di riferimento, valorizzare le offerte locali accrescendone la valenza e la visibilità, destagionalizzare l'offerta e l'afflusso turistico;
   per favorire lo sviluppo del comparto turistico, tenuto conto anche dell'imponente stabile ricaduta occupazionale, è necessario definire e porre in essere in tempi brevi strategie, progetti ed attività in grado di produrre effetti e ricadute positive sui settori di riferimento, evitando il ricorso all'ennesima infruttuosa sperimentazione e garantendo che lo sviluppo dei progetti e delle attività sia curato da specialisti ed aziende in possesso del know how, delle competenze, conoscenze, esperienze e consapevolezze necessarie per l'ottenimento del massimo risultato;
   per recuperare in tempi brevi l'enorme gap accumulato dal nostro Paese nei confronti dei competitor esteri, anche in considerazione dei contributi, consigli, indicazioni, richieste ed istanze pervenute dalle varie associazioni operanti nel settore (consorzi di albergatori e di agriturismi, aziende di promozione del turismo, singoli albergatori e titolari di attività ricettive assessorati al turismo e sviluppo economico, associazioni pro loco, comitati nazionali e internazionali), si avverte l'esigenza di accrescere la valenza del potenziale e dell'offerta nazionale nei mercati mondiali, sviluppare proficue attività di marketing, promozione e comunicazione, introducendo strumenti innovativi capaci di agevolarle, definire percorsi ed iniziative concordate e condivise dai territori in grado accrescere la competitività complessiva dell'offerta nazionale, concepire l'offerta turistico ricettiva quale imprescindibilmente legata a quella delle produzioni e dei prodotti italiani;
   a tal fine, sarebbe altresì opportuna la valorizzazione delle risorse e delle potenzialità progettuali già selezionate nell'ambito dei programmi d'innovazione industriale denominati «Industria 2015», principalmente all'obiettivo C, gestiti dal Ministero dello sviluppo economico che risultano pienamente rispondenti alle esigenze sopra espresse e che hanno la potenzialità di contribuire fattivamente allo sviluppo di iniziative ed attività in grado di accrescere in breve tempo la competitività dell'offerta nazionale –:
   se, per favorire uno dei settori chiave dell'economia nazionale quale è il turismo, fin troppo trascurato ed abbandonato alla libera iniziativa delle imprese operanti nello stesso, non sia opportuna la costituzione di una cabina di regia nazionale in grado di gestire, quale struttura di coordinamento, il complesso delle iniziative finalizzate alla valorizzazione e sviluppo delle potenzialità espresse dagli enti, aziende e strutture delle pubbliche amministrazioni centrali e periferiche, nell'ottica di una proficua razionalizzazione delle attività attualmente sviluppate localmente e senza alcuna strategia di base, al fine di consentire l'adozione di un programma strategico e la definizione di una univoca politica promozionale nazionale, nonché l'introduzione di servizi, prodotti, strumenti ed innovazioni capaci di rendere competitiva l'offerta nazionale e recuperare in tempi brevi l'enorme gap accumulato dal nostro Paese nei confronti dei competitor esteri. (5-07732)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07732

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui gli onorevoli Galgano e Bombassei chiedono se non sia opportuna la costituzione di una Cabina di Regia Nazionale in grado di operare una promozione nazionale del turismo.
  A tale proposito vorrei evidenziare quanto segue.
  L'Italia, anche alla luce dei più recenti dati disponibili, rimane una meta di eccellenza.
  Essa è però penalizzata da diversi fattori che, in linea generale, riguardano l'insufficiente innovazione tecnologica e organizzativa, la scarsa reattività alle trasformazioni del mercato, una diffusa obsolescenza delle competenze, l'esistenza di condizioni sfavorevoli per l'attività delle imprese.
  Per rispondere in modo più incisivo alle nuove sfide imposte dalla competizione mondiale con l'obiettivo di far riconquistare al turismo italiano le posizioni perdute occorre l'attivazione di un set di azioni, a partire dall'innovazione tecnologica, e dalla sostenibilità, emersa come esigenza trasversale a tutti gli interventi in ambito turistico.
  Le motivazioni sopraesposte e quelle indicate dagli onorevoli interroganti, che rendono prioritaria la riformulazione in atto del precedente Piano Strategico di Sviluppo del Turismo (il Piano Gnudi, mai approvato in via definitiva), sono connesse alla necessità di definire e condividere con tutti gli operatori del settore pubblici e privati, una visione d'insieme chiara di cosa è attualmente e cosa dovrebbe essere di qui a cinque anni il Turismo in Italia, con due esigenze prevalenti.
  La prima è relativa alla necessità di coordinare tutti gli interventi, sia di carattere normativo che progettuale, attualmente in capo ad una molteplicità di Enti e soggetti che rende eccessivamente frammentato e dunque privo di efficacia il quadro delle azioni nel settore.
  La seconda esigenza riguarda la necessità di fare delle scelte condivise e concentrare l'azione verso poche priorità.
  Le motivazioni di un'azione integrata di tutti i soggetti che hanno competenza nel settore e quindi di uno strumento, sul modello anglosassone, semplice e sintetico quale un piano strategico del turismo in Italia risiedono dunque nella necessità di recuperare terreno sul piano dell'innovazione, delle tecnologie digitali, della valorizzazione del patrimonio e del nostro territorio, del rapporto qualità/prezzi, del marketing.
  Il Piano serve a dare all'Italia del turismo una cornice unitaria nell'ambito della quale tutti gli operatori si possano muovere in modo coerente, migliorando le politiche sia dal lato della domanda che da quello dell'offerta, senza l'obbligo di invenzione di nuovi strumenti, ma con l'obiettivo di coordinamento delle azioni e delle iniziative esistenti, concentrando l'azione su poche e condivise priorità che rimettano al centro delle politiche nazionali il sistema e l'economia del turismo da integrare al tema della valorizzazione territoriale, ambientale e culturale.
  Occorre precisare che queste azioni di indirizzo si muovono nel quadro costituzionale vigente che è in via di superamento in favore di un nuovo assetto che favorirà il disegno di una nuova governance che sia in grado di migliorare il coordinamento strategico tra Ministero beni culturali, Regioni, enti locali e imprese per condividere le priorità sia in termini di policy che in termini di comunicazione internazionale di livello nazionale e di aree turisticamente omogenee (distretti, STL, DMO, ecc.), portando a sintesi e finalizzando su poche e strategiche iniziative i differenti piani che investono quei territori e coordinando nell'ambito del complessivo brand unico «Italia» i diversi patrimoni turistici territoriali locali.
  Al fine di favorire il coordinamento delle azioni delle amministrazioni centrali si sono avviati tre tavoli di lavori su temi dei trasporti con il Ministero delle Infrastrutture, su quelli delle telecomunicazioni e della digitalizzazione con il Ministero dello sviluppo economico e del coordinamento dei regimi di aiuto con il Ministero dello sviluppo economico, Invitalia e le Regioni.
  In particolare per quanto riguarda proprio il tema dei regimi di aiuto, si reputa quanto mai necessaria un'azione di coordinamento dei diversi soggetti pubblici, sia di livello centrale che territoriale con l'obiettivo di razionalizzare le attività e i bandi soprattutto in funzione dei fabbisogni del settore imprenditoriale articolandoli ed affinandoli anche in base alle diverse esigenze che le imprese presentano in funzione del livello di maturità turistica dei territori sui quali operano.
  La collaborazione con il sistema delle imprese è un altro principio metodologico importante per l'elaborazione del Piano: la mobilitazione di capacità imprenditoriali, di creatività, di talento e di partecipazione è riconosciuto infatti come il primo motore delle politiche di valorizzazione e di competitività. Il Piano sarà costruito proprio attraverso l'ascolto degli operatori economici, la condivisione dell'analisi dei fabbisogni del sistema turistico, la formulazione condivisa delle scelte e la collaborazione per implementarle.
  Il processo descritto prevede una fase conclusiva cooperativa con l'ENIT per definire delle linee guida per coordinare le politiche di promozione con quelle di qualificazione dell'offerta turistica. Migliorare la capacità di penetrazione del «Brand Italia» dal lato della domanda, ampliare i mercati di riferimento, adottare strategie condivise per stimolare i diversi segmenti della domanda turistica nazionale ed internazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica del turismo

conseguenza economica

innovazione