ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07708

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 566 del 10/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/02/2016

SOLLECITO IL 26/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07708
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Mercoledì 10 febbraio 2016, seduta n. 566

   DI VITA, LUPO, CANCELLERI, DI BENEDETTO, NUTI, MANNINO, SILVIA GIORDANO, MANTERO, GRILLO, BARONI, LOREFICE e COLONNESE. — Al Ministro della salute, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi l'attenzione della stampa, soprattutto quella locale siciliana, si è focalizzata con particolare interesse sulle numerose criticità e i presunti illeciti emersi con riferimento ad alcune nomine dirigenziali effettuate presso l'azienda sanitaria provinciale di Palermo;
   partendo dal 14 gennaio 2016, infatti, la stampa ha riportato la notizia della revoca dell'incarico di direttore sanitario al dottor Giuseppe Noto da parte del direttore generale dell'Asp 6 di Palermo, Antonino Candela;
   nella delibera di revoca dell'incarico al direttore sanitario — incomprensibilmente avvenuta solo a distanza di due anni e mezzo dalla nomina — si legge che le nuove «emergenze risultano gravemente in contrasto con quanto dichiarato nel curriculum» ma anche «dal certificato di servizio» firmato dall'ufficio personale dell'azienda;
   per Giuseppe Noto sarebbe già scattata la sanzione della cancellazione dall'albo regionale degli idonei alla nomina di direttore sanitario;
   correndo ai ripari, l'assessorato regionale della salute ha recentemente firmato una direttiva con cui ha chiesto ai direttori generali delle 18 aziende sanitarie e ospedaliere di relazionare con urgenza sulle verifiche che avrebbero dovuto fare due anni e mezzo fa quando hanno scelto i loro uomini di fiducia. L'assessore Baldo Gucciardi ha inoltre annunciato una stretta riguardo gli stessi direttori generali delle Asp, nei confronti dei quali – ha detto – si procederà ad una verifica dei titoli certificati;
   sono degne di considerazione le nette dichiarazioni del dottor Angelo Collodoro, vicesegretario regionale del sindacato dei medici CIMO, che insieme al M5S ha denunciato il caso facendo persino approdare la vicenda alla Commissione VI — servizi sociali e sanitari dell'Assemblea Regionale Siciliana: «Bene L'assessore Gucciardi che avvia una verifica a 360o sui già nominati direttori amministrativi e sanitari. Evidentemente ai suoi predecessori Russo e Borsellino mancò la doverosa sensibilità al problema nomine. Noto non è un caso isolato. Ed anche su qualche direttore generale si dovrà fare luce»;
   Giuseppe Noto fu inserito nell'albo degli idonei già a partire dal 2009 da un'apposita commissione assessoriale formata per valutare le richieste dei candidati. La richiesta è fatta online per autocertificazione. Ma sebbene gli stessi commissari avessero espresso perplessità sui titoli, Noto fu inserito lo stesso nell'albo. A spiegarlo è stato Giuseppe Sgroi, dirigente dell'assessorato, alla commissione sanità dell'ARS. Sgroi ha confermato infatti che Maurizio Guizzardi, allora direttore generale del dipartimento economico-finanziario, e l'assessore Massimo Russo imposero ai membri della commissione di attenersi solo alla dichiarazione sostitutiva e di considerare quindi complesse le strutture per le quali i candidati non avevano specificato la natura;
   il restante nodo da sciogliere riguarderebbe dunque quello relativo ai controlli successivi sui titoli originali, che spettano per legge ai manager che nominano i direttori sanitari. Giuseppe Noto, infatti, fedelissimo dell'ex assessore Lucia Borsellino e vicino ad ambienti Pd, fu nominato nel 2013 dall'ex commissario Adalberto Battaglia e riconfermato proprio dal nuovo manager Antonino Candela;
   la vicenda sembrerebbe quindi tutt'altro chiusa, da chiarire resterebbe infatti anche il ruolo degli uffici che hanno prodotto e avallato il certificato;
   la denuncia della Cimo era partita dal tentativo di difendere un dirigente, Filippo Grippi, il primo che ha chiesto di verificare i titoli del direttore sanitario e che per questo è finito sotto procedimento disciplinare con l'accusa di infangare il buon nome dell'azienda. Grippi aveva dapprima segnalato irregolarità nella nomina al sindacato Cgil Fp, cui era iscritto. Il segretario regionale Michele Palazzotto nel 2013 aveva inviato una nota all'azienda e all'assessorato segnalando la mancanza dei requisiti di Noto, ma il giorno dopo aveva fatto marcia indietro. Grippi non si è scoraggiato ed è andato avanti segnalando il caso anche alla commissione Antimafia dell'Assemblea regionale siciliana;
   solo ora, dopo la denuncia della Cimo e del M5S, la questione è stata riaperta. Ed è persino finita in procura. Lo stesso Antonino Candela ha infatti dichiarato in commissione sanità dell'ARS di essere stato ascoltato dai pubblici ministeri in merito;
   da successive fonti stampa del 20 gennaio 2016 si è venuti a conoscenza della segnalazione di un caso analogo sempre all'Asp di Palermo, stavolta sollevato dalla Fials-Confsal, riguardante Antonio Guzzardi, che secondo il sindacato non avrebbe i titoli per ricoprire il ruolo di direttore amministrativo dell'Asp di Palermo, e cioè i «5 anni di direzione di struttura complessa richiesti, avendo invece maturato un'anzianità ben inferiore»;
   la Fials contesta la nomina dopo aver acquisito gli atti dall'Asp di Siracusa. Nella particolare vicenda il nodo da sciogliere riguarda l'incarico di direttore dell'unità complessa economico finanziaria all'ospedale Umberto I, conferito a Guzzardi, che non era dipendente del servizio sanitario, con un contratto da esterno. A tal proposito appena il 4 febbraio 2016 è stata diffusa dalla stampa locale la notizia della rinuncia da parte di Guzzardi all’interim della direzione amministrativa dell'Asp di Palermo per guidare il «super dipartimento» risorse economiche finanziarie patrimoniali e personale. Al suo posto si è insediato Salvatore Strano, dipendente di ruolo a tempo indeterminato dell'azienda sanitaria provinciale di Catania, dal 2009 al 2012 –Direttore amministrativo dell'Asp di Siracusa e da ventun anni a capo di unità operative complesse aziendali;
   in merito alla vicenda delle nomine dirigenziali s’è venuti a conoscenza di una verifica a sorpresa effettuata il 21 gennaio 2016 da parte dei carabinieri del Nas presso l'assessorato regionale siciliano della salute;
   con il blitz le forze dell'ordine avrebbero infatti acquisito i curriculum di alcuni manager di ospedali e aziende sanitarie al fine precipuo di verificare la presunta illegittimità di alcune nomine dirigenziali;
   le criticità appena riferite, assurte prepotentemente agli onori della cronaca, a parere degli interroganti non possono che destare particolare preoccupazione, soprattutto alla luce dei non certo pochi scandali che recentemente, purtroppo, hanno già visto il coinvolgimento di alcuni noti vertici amministrativi e burocrati dell'attuale apparato governativo regionale;
   in proposito gli interroganti ritengono doveroso e necessario che i Ministri interrogati provvedano urgentemente a dirigere una specifica attività d'indagine in relazione alle circostanze assai critiche suesposte, al fine precipuo di effettuare le verifiche ritenute opportune e di valutare in particolare la congruità nell'applicazione della normativa vigente, per quanto di propria competenza, con particolare attenzione agli incarichi dirigenziali ricoperti presso l'azienda sanitaria provinciale di Palermo –:
   se il Governo sia al corrente dei fatti esposti in premessa e se non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere una verifica, da parte dell'ispettorato per la funzione pubblica, ai sensi dell'articolo 60, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001 in relazione alle dinamiche per le scelte selettive dei candidati ai ruoli dirigenziali dell'Asp di Palermo, inclusi il rilascio dei certificati propedeutici alla nomina dirigenziale e i controlli successivi sui titoli originali;
   se intendano assumere iniziative normative volte a meglio definire i requisiti, le modalità di conferimento e i controlli relativamente agli incarichi dirigenziali presso le strutture del servizio sanitario nazionale. (5-07708)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio sanitario nazionale

servizio sanitario

sindacato