ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07570

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 557 del 28/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2016
IANNUZZI CRISTIAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 28/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07570
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Giovedì 28 gennaio 2016, seduta n. 557

   MASSIMILIANO BERNINI, GRANDE, SPESSOTTO, DAGA, BENEDETTI, LOMBARDI, DE LORENZIS, NICOLA BIANCHI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, GALLINELLA, CIPRINI e CRISTIAN IANNUZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la linea ferrovia Orte Civitavecchia, inaugurata il 28 ottobre 1928 ed aperta al traffico l'anno successivo, inglobando la breve tratta Capranica-Ronciglione aperta nel 1894 come diramazione della ferrovia Roma-Capranica-Viterbo, venne progettata per collegare le acciaierie di Terni con il porto di Civitavecchia;
   il servizio ferroviario lungo la linea venne interrotto durante il periodo bellico, e riprese nel 1947, ma a seguito di un piccolo evento franoso che interessò i binari all'imbocco della galleria Cencelle, lato Civitavecchia, alla progressiva chilometrica 13+200 nel gennaio del 1961, il tratto tra Civitavecchia e Capranica venne chiuso al traffico, lasciando in servizio solo la tratta da Capranica a Orte, anche questa successivamente chiusa, a partire dal settembre 1994;
   pochi mesi prima della chiusura, la tratta Capranica-Orte fu interessata da lavori di ammodernamento, con l'automazione dei segnali e dei passaggi a livello, che purtroppo vennero vandalizzati e depredati a seguito della mancata sorveglianza della linea;
   dal sito di RFI (Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), alla pagina «Circolari Territoriali e Fascicoli Circolazione Linee», la linea ferroviaria in questione è annoverata nel «Fascicolo Linea 113» a partire da pag. 21, nel quale è riportato la Linea ORTE-CIVITAVECCHIA, in cui testualmente è scritto:
    CAPRANICA-CIVITAVECCHIA: temporaneamente chiusa all'esercizio. Con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 398 del 14 novembre 2011 è stata autorizzata la dismissione della linea, ad eccezione della tratta compresa tra la progressiva km 0+000 di Civitavecchia (paraurti «Porta Tarquinia di Civitavecchia») e la progressiva km 4+000 (incluso il Raccordo DE.CAR.) dove è ammessa soltanto la circolazione di apposite tradotte nel rispetto delle disposizioni riportate nella successiva Sez. 4.14;
    CAPRANICA-ORTE: temporaneamente chiusa all'esercizio. Eccezionalmente, la circolazione di rotabili è ammessa soltanto in regime di interruzione, con la scorta di un agente del Tronco Lavori e previa abilitazione al movimento delle stazioni interessate»;
   secondo quanto riportato in precedenza, entrambi i tratti della linea in questione, ovvero il tratto Capranica-Civitavecchia e il tratto Capranica-Orte, risultano essere allo «stato attuale», «temporaneamente chiusi all'esercizio»;
   negli ultimi trent'anni la ferrovia è stata oggetto di diverse iniziative legislative e programmi, tra questi il «Programma Integrativo» per le ferrovie del 1981 col quale vennero stanziati i finanziamenti necessari alla riapertura della tratta interrotta tra Civitavecchia e Capranica, il decreto del Ministero dei Trasporti del 1983, con cui si è approvata la concessione per i lavori di ripristino del tratto Civitavecchia-Capranica, il cui primo stralcio è stato completato nel 1994 con una spesa di circa 220 miliardi di lire e la legge finanziaria del 1998 che ha stanziato 123 miliardi di lire per il completamento dei lavori, consistenti nel rifacimento della tratta Civitavecchia-Mole del Mignone, armamento del sedime tra Civitavecchia e Capranica ed elettrificazione di tutta la linea tra Civitavecchia ed Orte;
   i lavori stabiliti col decreto del 1983 sono gli unici ad essersi regolarmente conclusisi, e consistenti nella ricostruzione della linea tra Mole del Mignone e Capranica, l'adeguamento della sagoma e del peso assiale massimo, e la predisposizione all'elettrificazione, mentre non sono mai stati attivati gli altri cantieri previsti nella «finanziaria» del 1998, di cui ad oggi è ignota la destinazione dei finanziamenti stanziati;
   nel febbraio 2009, con DGR n. 69 del 6 febbraio 2009, la regione Lazio ha preso atto della decisione della Commissione europea del dicembre 2008, con la quale è stato concesso un finanziamento al progetto preliminare per il ripristino di un collegamento ferroviario fra il Porto di Civitavecchia e l'asse prioritario TEN-T n.1 in località Orte, presentato dalla direzione regionale trasporti e in esito alle operazioni della commissione giudicatrice, la direzione regionale trasporti, ha aggiudicato definitivamente l'appalto alla ATI ltalferr S.p.A., con determinazione dirigenziale n. B6289 del 4 dicembre 2009, con un budget complessivo del progetto di euro 2.000.000,00 così suddiviso: 1.000.000,00 euro finanziato dalla Commissione europea, 600.000,00 euro di cofinanziamento regionale e 400.000,00 euro di cofinanziamento da parte dell'Interporto di Orte (Interporto Centro Italia Orte S.p.A) e dell'autorità Portuale di Civitavecchia;
   il 10 febbraio 2011 il consiglio provinciale di Viterbo ha deliberato l'impegno alla giunta e al presidente affinché si organizzi una sessione di Giunta congiunta tra provincia e Regione, dove vengano specificate le tempistiche, le modalità ed i finanziamenti relativi alle opere giudicate prioritarie, tra queste il collegamento ferroviario tra Orte e Civitavecchia che favorirebbe il collegamento tra l'area industriale umbra e il porto di Civitavecchia e che quindi creerebbe sviluppo economico e sociale nella Tuscia interrompendo la dipendenza economica da Roma, oltre a dare pieno sviluppo all'Interporto di Orte utile oggi solo alla regione Umbria;
   il 20 dicembre 2011, presso il consiglio regionale del Lazio, si è svolta la prima riunione della conferenza di servizi per il ripristino della linea, in assoluta controtendenza rispetto a quanto previsto nel decreto ministeriale n. 398 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli del 14 novembre 2011, che ha autorizzato la dismissione della linea tra Civitavecchia e Capranica, con l'esclusione dei primi 4 chilometri a servizio del porto;
   Nel «Piano Mobilità Lazio» del 2011, ovvero lo scenario di riferimento della mobilità che è lecito attendersi in base alle tendenze in atto e tenendo conto dei piani approvati e in corso di approvazione per la Regione Lazio, tra gli interventi previsti ossia quelli che prevedono l'adeguamento delle infrastrutture e/o le nuove realizzazioni, nella sezione «Do Everything» che comprende tutti gli interventi proposti nei piani e programmi esistenti ossia gli studi condotti delle varie amministrazioni che saranno sottoposti alla valutazione dei cittadini, alla lettera «F», si legge «Ferrovia Orte-Civitavecchia, ripristino della linea ferroviaria dismessa tra il Porto di Civitavecchia l'asse ferroviario 118/211TEN-T Berlino-Brennero-Palermo e Falconara»;
   a pagina 131 del «Piano Regionale Mobilità, Trasporti e Logistica» (2014) si legge: «Quindi, è importante il ripristino della ferrovia Orte-Civitavecchia in collegamento con la linea Orte-Falconara che, in connessione alla realizzazione del Centro Intermodale di Orte, consentirebbe l'utilizzo pieno delle potenzialità del porto di Civitavecchia e nuove possibilità per il polo industriale di Civita Castellana nonché per il polo industriale di Terni;
   il 12 gennaio del 2016 il consiglio regionale del Lazio ha approvato alla unanimità l'ordine del giorno a prima firma della consigliera Silvia Blasi che impegna la giunta regionale ad inserire la ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte tra le opere di primaria importanza da finanziare attraverso i fondi previsti dalla missione relativa al trasporto ferroviario;
   il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 753, «Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto», all'articolo 5 è riportato che nei confronti delle ferrovie in concessione o, comunque, di loro singoli impianti o di parti di essi nonché del materiale mobile realizzati con contributi finanziari dello Stato resta fermo quanto stabilito dall'articolo 102 del testo unico approvato con regio decreto 9 maggio 1912, n. 1447, e dal capo VI del regolamento approvato con regio decreto 25 maggio 1895, n. 350, e successive modificazioni, per quanto riguarda il generale e definitivo collaudo, che, in ogni caso, non potrà intervenire se non trascorso un anno dall'apertura all'esercizio. Il collaudo si effettua anche per le opere realizzate con contributi finanziari delle regioni o degli enti locali territoriali, intendendosi sostituiti agli organi statali quelli regionali o degli enti locali medesimi;
   allo stato attuale il «tronco» Capranica-Orte appare in condizione di semiabbandono, a causa della vegetazione che ha invaso la linea ferrata, i caselli, le stazioni e le altre infrastrutture ferroviarie con quest'ultime che presentano inoltre evidenti segni di degrado dovuti all'abbandono, il cui recupero, se non fosse effettuato in tempi rapidi, sarebbe molto difficile ed oneroso;
   il ripristino della tratta ferroviaria Orte-Civitavecchia per il regolare servizio passeggeri, fortemente caldeggiato dalle comunità locali, dai comitati dei cittadini e dai loro rappresentanti istituzionali, consentirebbe di migliorare notevolmente i collegamenti con Roma, Viterbo, Orte e il litorale tirrenico, favorendo lo sviluppo economico-sociale dell'intera «Tuscia» e del comprensorio dei «Monti Cimini», anche nel caso in cui fosse ripristinata solamente per finalità turistiche, come dimostrano le esperienze delle ferrovie turistiche Asciano-Monte Antico o la Palazzolo-Paratico;
   nel «Libro bianco sui trasporti» della direzione generale della mobilità e dei trasporti della Commissione europea del 2011, si leggono dieci obiettivi molto impegnativi concepiti per orientare le strategie e valutare i progressi. Essi annoverano, tra gli altri, la graduale eliminazione delle automobili alimentate a carburanti tradizionali dalle città entro il 2050 e il passaggio del 50 per cento del flusso passeggeri su media distanza e del flusso merci su lunga distanza dal trasporto su gomma ad altre modalità. L'obiettivo è quello di giungere ad una riduzione del 60 per cento delle emissioni di CO2 e ad una riduzione equivalente della dipendenza dal petrolio. Tra i 10 obiettivi, il numero 4 prevede di completare entro il 2050 la rete ferroviaria europea ad alta velocità, triplicare entro 2030 la rete ferroviaria ad alta velocità esistente e mantenere in tutti gli Stati membri una fitta rete ferroviaria. Entro il 2050 la maggior parte del trasporto di passeggeri sulle medie distanze dovrebbe avvenire per ferrovia, mentre nel quinto obiettivo, entro il 2030 dovrebbe essere pienamente operativa in tutta l'Unione europea una «rete essenziale» TEN-T multimodale e nel 2050 una rete di qualità e capacità elevate con una serie di servizi d'informazione connessi –:
   quali siano gli impedimenti di carattere burocratico-amministrativo che ostacolano la definitiva riapertura della linea ferroviaria Orte-Civitavecchia e in modo particolare del «tronco» Capranica-Orte dotata di binari, e quali iniziative normative intenda adottare affinché possa essere celermente riattivata la circolazione dei convogli merci e passeggeri lungo tutta la tratta;
   per quali ragioni RFI spa, in contrasto a quanto riportato nell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 753 del 1980, non abbia provveduto alla manutenzione ordinaria e straordinaria della linea ferroviaria e delle sue infrastrutture, nel tratto Capranica-Orte della linea;
   quali iniziative di competenza intenda adottare affinché RFI spa garantisca la manutenzione della linea ferroviaria Capranica-Orte e delle infrastrutture annesse;
   se intenda rivalersi su RFI spa per il ripristino degli impianti della linea Capranica-Orte, già finanziati con fondi pubblici, dato che la «cannibalizzazione» ed il deterioramento di quest'ultimi appaiono imputabili esclusivamente alla mancata vigilanza e manutenzione da parte del concessionario;
   di quali elementi disponga sulle modalità con le quali sono stati utilizzati i 123 miliardi di lire stanziati della legge finanziaria del 1998, inizialmente destinati al rifacimento della tratta Civitavecchia-Mole del Mignone, all'armamento del sedime tra Civitavecchia e Capranica e all'elettrificazione di tutta la linea tra Civitavecchia ed Orte. (5-07570)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete ferroviaria

trasporto ferroviario

linea di trasporto