ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07543

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 556 del 27/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 27/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/01/2016
Stato iter:
28/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2016
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2016
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 28/01/2016
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2016

SVOLTO IL 28/01/2016

CONCLUSO IL 28/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07543
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha consegnato, al Ministro interrogato, l'aggiornamento della relazione prevista ai sensi del decreto legislativo n. 31 del 2010 sulla proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) alla localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi predisposta dalla Sogin Spa (Gestione impianti nucleari);
   tale aggiornamento era stato richiesto dai Ministri competenti affinché l'istituto svolgesse verifiche, ai fini della validazione dei risultati cartografici ed in merito alta coerenza degli stessi con i criteri stabiliti dalla guida tecnica n. 29 dell'Ispra e dalla Iaea (International Atomic Energy Agency), sulla revisione operata dalla Sogin nel reperire i rilievi formulati dall'istituto stesso sulla proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee già presentata nel mese di gennaio 2015;
   la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, cioè la mappa dei luoghi idonei ad ospitare il deposito nazionale, con annesso il parco tecnologico, opera che deve accogliere tutti i rifiuti radioattivi presenti in Italia, ci viene imposta dall'Unione europea (Dir. 2011/77 EURATOM, recepita con il decreto legislativo n. 45 del 2014);
   sembra che, sull'aggiornamento della proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e della relativa documentazione a supporto presentato dalla Sogin, l'Ispra non abbia formulato ulteriori rilievi e, pertanto, prima della pubblicazione, mancherebbe solo il nulla osta dei Ministri competenti;
   diverse fonti giornalistiche riportano l'indiscrezione che diverse zone della Sicilia, in maniera particolare il territorio della provincia di Enna e aree limitrofe, potrebbero figurare come siti idonei a ospitare depositi di rifiuti radioattivi;
   il 7 settembre 2015, presso il centro polifunzionale del comune di Enna si è tenuta la conferenza: «Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi e Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee», organizzata dal «COTAS», il Comitato tutela ambiente e salute di Enna, dove è emerso con forza che il territorio ennese, ed in particolare i giacimenti di Assoro-Agira, Salinella e Resuttano, potrebbero «ospitare» sia le scorie nucleari a bassa radioattività provenienti dalle attività mediche, sia quelle ad alta e bassa attività provenienti dal « decommissioning» delle centrali nucleari non più in funzione;
   tutto ciò sembra impensabile per l'interrogante, considerato l'alto rischio di sismicità, la presenza di falde acquifere e la vicinanza all'Etna — vulcano attivo più grande d'Europa –. La presenza del lago Pozzillo, sito di interesse comunitario e delicato habitat di rare specie migratorie, è il bacino artificiale più grande della Sicilia e fornisce il 70 per cento del fabbisogno irriguo di tutta la Sicilia orientale;
   l'Italia, grazie al referendum del 1987, è stato il primo Paese tra i più industrializzati a dire no al nucleare. Nonostante questo l'eco, dell'utilizzo dell'atomo, per la produzione di energia elettrica, nel nostro Paese ancora si sente. Illuminanti sul tema sono le conclusioni della ricerca « The economic future of nuclear power», condotta dall'Università di Chicago nell'agosto 2004, per conto del Dipartimento dell'energia statunitense sui costi del nucleare confrontati con quelli della produzione termoelettrica da gas naturale o carbone. Secondo tale studio i costi da nucleare variano da un minimo di 47 a un massimo di 71 dollari contro i 35-45 dei cicli combinati a gas naturale;
   il nostro Paese, ad oggi, conta, secondo l'inventario Apat, circa 25 mila m3 di rifiuti, 250 tonnellate di combustibile irraggiato e circa 1500 m3 di rifiuti prodotti annualmente da ricerca, medici e industria, più 80-90 mila m3 di rifiuti derivanti dallo smantellamento delle 4 ex centrali nucleari –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di dover, prima della pubblicazione della Cnapi, informare in maniera adeguata e con la massima trasparenza, le comunità locali interessate su tutti i rischi legati ad una eventuale localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, ponendo tutte le dovute e necessarie precauzioni ad un territorio con forte sismicità, dovute anche alla presenza di un vulcano, tuttora, attivo come l'Etna. (5-07543)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07543

  Con riferimento all'interrogazione di cui in oggetto si rappresenta quanto segue.
  Come è noto, in base direttiva 2011/70/Euratom la Repubblica italiana deve dunque provvedere allo «smaltimento» rifiuti radioattivi. A tal fine è attualmente in corso la procedura per la localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, con le relative tempistiche, interamente disciplinata dall'articolo 27 del decreto legislativo n. 31 del 2010.
  Al riguardo si fa presente che la disciplina sopra menzionata, ai fini della definizione del «progetto preliminare» di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Parco Tecnologico, non attribuisce ai Ministeri ivi menzionati alcuna discrezionalità politico-amministrativa in ordine all'inclusione od esclusione nel medesimo progetto di specifiche aree. Si evidenzia, inoltre, che la redazione di tale «progetto preliminare» è volta esclusivamente a definire l'insieme delle localizzazioni del Parco Tecnologico tecnicamente possibili.
  A questo fine, il sopra menzionato articolo 27 predispone una complessa e articolata procedura, volta ad acquisire i contributi, tra gli altri, di enti territoriali, enti di ricerca, associazioni di categoria e soggetti portatori di interessi qualificati. Tale fase procedimentale è destinata ad aprirsi solo successivamente alla pubblicazione del «progetto preliminare» della CNAPI. A seguito di tale pubblicazione, infatti, dovrà svolgersi una consultazione pubblica, nel cui ambito i soggetti sopra menzionati potranno presentare osservazioni e proposte tecniche in forma scritta, nonché un seminario nazionale, che vedrà protagonisti, tra gli altri, le Regioni, le Province e i Comuni sul cui territorio ricadono le aree interessate, l'UPI, l'ANCI, le associazioni degli industriali delle Province interessate, le associazioni sindacali maggiormente rappresentative nonché le Università gli Enti di ricerca presenti sul territorio. A seguito delle risultanze del seminario nazionale sarà definitivamente approvata la Carta dei siti potenzialmente idonei, che costituirà la base per la successiva fase di effettiva individuazione del sito, a sua volta caratterizzata da una ulteriore interlocuzione con gli enti territoriali, ed in particolare dalla ricerca di un'intesa con le Regioni interessate.
  Ebbene, alla luce di quanto appena osservato risulta chiaro da un lato che tutti gli aspetti tecnici rilevanti ai fini della definitiva stesura della Carta delle aree potenzialmente idonee saranno tenuti in considerazione nell'articolato procedimento sopra richiamato, e dall'altro che nelle fasi successive alla pubblicazione del «progetto preliminare» potranno essere fatte valere tutte le legittime istanze, anche attraverso la formale interlocuzione con gli enti territoriali specificamente interessati. Ancora, non si possono non manifestare forti perplessità su talune anticipazioni di stampa che ipotizzano varie localizzazioni dato che, ad oggi, la proposta della CNAPI è stata classificata come «Riservata» dalla SOGIN spa e come tale è trattata, conformemente alle vigenti disposizioni, sino alla sua pubblicazione a seguito del nulla-osta che sarà rilasciato dai due Ministeri interessati. Allo stato è difficile, pertanto, attribuire a tali anticipazioni un valore attendibile. Infine, pare opportuno ricordare che il decreto-legge n. 31 del 2010 prevedeva lo svolgimento di una campagna di informazione esclusivamente sul tema della produzione di energia elettrica da fonte nucleare, e che tali disposizioni, come è noto, sono state abrogate per effetto del decreto-legge n. 34 del 2011, senza essere in alcun modo sostituite.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scorie radioattive

zona protetta

diritto alla salute