ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07513

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 556 del 27/01/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09640
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/01/2016
Stato iter:
09/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2016
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 09/03/2016
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/01/2016

DISCUSSIONE IL 09/03/2016

SVOLTO IL 09/03/2016

CONCLUSO IL 09/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07513
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   L'ABBATE, GALLINELLA, PARENTELA, BENEDETTI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   i consorzi di tutela svolgono essenzialmente funzioni di tutela, promozione e valorizzazione del prodotto oltre a curare gli interessi relativi alle denominazioni;
   ai fini del riconoscimento il consorzio deve dimostrare la partecipazione agli organi sociali delle categorie di riferimento individuate all'interno di ciascuna filiera produttiva; nel caso della filiera dell'olio la percentuale di partecipazione dei soggetti produttori è pari al 66 per cento mentre il restante 34 per cento è ripartito tra frantoiani ed imbottigliatori come stabilito dalla vigente normativa;
   per alcuni consorzi, quali in particolare il consorzio «Terra di Bari» è estremamente complesso mantenere i requisiti di rappresentatività in quanto molte aziende olivicole si inseriscono nel sistema di certificazione della DOP «Terra di Bari» esclusivamente per poter accedere al beneficio del sostegno accoppiato di cui all'articolo 68 del Regolamento (UE) 73/2009 senza tuttavia iscriversi al consorzio;
   posto che il prodotto tutelato è l'olio e non le olive, così come più volte chiarito dallo stesso Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e considerato che, come risulta da dati ufficiali, su una quantità di olive certificate dall'ente camerale pari a 100, solo il 40 per cento diventa olio DOP Terra di Bari, sarebbe opportuno rivedere i criteri di rappresentatività e i soggetti certificatori della DOP anche in considerazione del nuovo sistema di pagamento unico per superficie previsto nel Regolamento (UE) 1307/2013 –:
   quali iniziative intenda intraprendere al fine di garantire l'operatività dei consorzi della filiera dell'olio, in particolare il Consorzio «Terra di Bari» ed evitare che l'iscrizione al sistema di certificazione della DOP da parte delle aziende olivicole sia esclusivamente un canale per accedere al premio PAC a prescindere da qualsiasi condivisione dei valori consortili. (5-07513)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-07513

  Si ritiene importante sottolineare il ruolo dei Consorzi di tutela nel promuovere le politiche di qualità che, in particolare per l'olio d'oliva, possono contribuire a un rilancio del prodotto italiano. Il Ministero è impegnato in questo senso e sono già in corso le necessarie azioni per aumentare la consapevolezza degli operatori del settore rispetto a questo tema, fermo restando che non c’è alcun potere di indirizzare la volontà dei singoli nell'ambito dei consorzi di tutela.
  Con la riforma della PAC, tra l'altro, nell'ambito degli accordi intercorsi con le Regioni, l'Italia ha deciso di mantenere un sostegno accoppiato per l'olivicoltura, ai sensi dell'articolo 52 del Regolamento n. 1307 del 2013.
  In tal senso il decreto ministeriale 18 novembre 2014 ha destinato l'importo complessivo annuo di circa 43,8 milioni alle superfici olivicole in Liguria, Puglia e Calabria, coltivate secondo le normali pratiche colturali. Alle superfici che beneficiano del precedente sostegno, situate in Puglia e Calabria e caratterizzate da una pendenza media superiore al 7,5 per cento, è poi destinato l'importo complessivo annuo di circa 13,2 milioni.
  Alle superfici olivicole coltivate secondo le normali pratiche colturali, di particolare rilevanza economica, sociale, territoriale ed ambientale viene poi attribuito l'importo complessivo annuo di circa 13 milioni per premi. Tali requisiti sono soddisfatti per le superfici olivicole che aderiscono a sistemi di qualità, che il decreto ministeriale 20 marzo 2015, identifica nei disciplinari di produzione, ai sensi del Regolamento n. 1151 del 2012.
  Anche in questo caso, gli aiuti accoppiati di cui all'articolo 52, del Regolamento n. 1307 del 2013, sono stabiliti a superficie, diversamente dal sostegno specifico previsto in passato e che era stabilito per chilogrammo di olio certificato.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

coltura oleaginosa

premio d'assicurazione