ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07326

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 545 del 12/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 12/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/01/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/01/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 12/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/01/2016
Stato iter:
17/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 17/03/2016
Resoconto RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/01/2016

DISCUSSIONE IL 17/03/2016

SVOLTO IL 17/03/2016

CONCLUSO IL 17/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07326
presentato da
FASSINA Stefano
testo di
Martedì 12 gennaio 2016, seduta n. 545

   FASSINA, FRATOIANNI, RICCIATTI e FERRARA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il sito industriale Elettrocarbonium di Narni (TR) è l'unico impianto italiano in cui si producono elettrodi di grafite produzione come noto strategica per i fabbisogni dell'industria siderurgica laddove la stessa come nel caso di AST Terni (così come in futuro Piombino) produca mediante forno ad arco, tecnica che oltre ad assicurare standard più elevati di qualità del prodotto è anche più sostenibile dal punto di vista ambientale;
   alla fine del 2013 la società S.G.L. Carbon spa (articolazione italiana della multinazionale tedesca S.G.L.S.E.) società leader europea e mondiale nel settore comunicava la sua irrevocabile volontà di cessare le attività produttive in Italia e, conseguentemente, di mettere in liquidazione la società italiana;
   tale intendimento della S.G.L. S.E. che poteva determinare la cessazione dell'attività dello storico impianto di Narni non trovava riscontro nella difficoltà di bilancio (che pur nella crisi ha visto lo stesso chiudersi sempre in attivo) ma dalla volontà della multinazionale di razionalizzare la sua presenza in Europa a detrimento dell'impianto italiano, sebbene l'Italia rappresenti uno dei mercati di sbocco del prodotto più rilevanti e sebbene in Italia S.G.L. avesse una quota di mercato addirittura superiore a quella detenuta in Germania;
   la cessazione dell'attività dell'impianto di Numi, che alla fine del 2013 occupava direttamente 130 addetti, oltreché un danno rilevantissimo alla capacità competitiva della siderurgia italiana avrebbe determinato anche un ulteriore gravissimo colpo al tessuto socio-economico di un'area, quella di Terni Narni, già durissimamente provata dagli effetti della crisi e dai processi di riconversione delle industrie siderurgiche e chimiche di base che trovano in tale area una storica e rilevantissima localizzazione;
   al fine di scongiurare tale eventualità, si è prodotta anche in conseguenza della mobilitazione dei lavoratori e delle istituzioni locali, una forte iniziativa sindacale ed istituzionale, che ha visto protagonista accanto alla regione dell'Umbria lo stesso Ministero dello sviluppo economico con l'apposita unità di crisi coordinata direttamente dall'allora Viceministro De Vincenti, la quale ha portato grazie anche al cambiamento di atteggiamento della S.G.L. Carbon in liquidazione ad individuare un progetto di rilancio produttivo del sito in questione;
   tale progetto in sintesi prevedeva che la S.G.L. Carbon, pur confermando la irrevocabile volontà di cessare le attività produttive in Italia e di procedere alla messa in liquidazione della società, si assumeva, consapevole delle conseguenze sociali ed occupazionali che tale decisione comportava, l'impegno di cedere l'impianto produttivo a condizioni incentivate (prezzo simbolico e risorse per la bonifica e messa in sicurezza permanente della stessa), a soggetto che si impegnasse a dare continuità all'attività produttiva e che sottoscrivesse con le istituzioni un accordo di programma per disciplinare le attività di messa in sicurezza e bonifica del sito e quelle di reindustrializzazione dello stesso fornendo idonee garanzie;
   sulla base di tale impegno si è proceduto a verificare che tra gli altri il progetto di rilancio produttivo più adeguato per il sito in questione era quello presentato dal gruppo Morex che prevedeva la costituzione di una nuova iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di elettrodi di grafite nonché a sviluppare le ulteriori opportunità che il processo di reindustrializzazione del sito determinava; tale individuazione avveniva ad opera di un apposito coordinamento posto in essere dal Ministero dello sviluppo economico con l'intervento delle istituzioni locali ed in particolare delle strutture specialistiche della regione dell'Umbria in collaborazione con la liquidazione della liquidazione della SGL Carbon e acquisito tra gli altri il contributo delle organizzazioni sindacali;
   ad esito di tale percorso Morex spa ha provveduto a costituire la specifica società (M2I) poi denominata Elettrocarbonium srl che ha provveduto a sottoscrivere in data 27 gennaio 2015 con SGL Carbon in liquidazione e con SGL SE appositi atti contrattuali idonei a dare per quanto di competenza esecuzione al progetto di rilancio produttivo ed industriale del sito in questione;
   tali impegni erano condizionati alla sottoscrizione, entro il maggio 2015, di specifico accordo di programma che disciplinasse gli obblighi e i diritti delle parti private e quelli delle amministrazioni e che conseguentemente determinasse il trasferimento dell'asset industriale nella disponibilità del nuovo soggetto industriale;
   in ragione della complessità degli adempimenti necessari in particolare in materia di definizione delle attività di bonifica e messa in sicurezza del sito entro tale termine non si è addivenuti alla definizione dell'accordo di programma;
   Elettrocarbonium ed SGL hanno provveduto a prorogare al 31 dicembre i loro impegni reciproci nella speranza che entro tale termine il percorso potesse trovare definizione ed in ogni caso Elettrocarbonium srl ha comunque provveduto a dare inizio all'attività di rilancio produttivo dell'impianto provvedendo nel contempo a riassumere la gran parte dei lavoratori licenziati da SGL Carbon;
   la ripresa dell'attività produttiva è stata resa oltremodo difficoltosa dal fatto che Elettrocarbonium srl non è stata supportata in alcun modo dal sistema bancario, in quanto configurandosi essa formalmente come nuova iniziativa ed abbisognando per il suo ordinario funzionamento di rilevanti risorse (1.200.000 mese oltre a acquisto materie prime per circa 600.000 mese) in assenza di adeguata patrimonializzazione derivante dalla non avvenuta acquisizione dell’asset patrimoniale viene valutata negativamente;
   nei mesi trascorsi l'attività è stata resa possibile solo grazie agli ulteriori apporti della proprietà di Elettrocarbonium nonché dalla ulteriore collaborazione della SGL Carbon che ha assunto impegni commerciali ulteriori che però cessano al 31 dicembre 2015;
   nonostante tali difficoltà finanziare determinatesi esclusivamente in ragione dell'allungarsi dei tempi di definizione dell'accordo di programma, la ripresa dell'attività produttiva è stata caratterizzata da positivi riscontri di mercato al punto che per il 2016 Elettrocarbonium ha in portafoglio ordini (acquisiti pressoché integralmente sui mercati esteri) per circa 12 milioni di euro che per essere lavorati richiederebbero la riassunzione della totalità dei lavoratori previsti nel piano industriale;
   purtroppo, non essendo intervenuta l'approvazione dell'accordo di programma neppure al 31 dicembre e pertanto decadendo gli impegni contrattuali di SGL Carbon (che pure ha manifestato disponibilità ad una ulteriore proroga) e permanendo la condizione di non ordinaria finanziabilità della nuova iniziativa imprenditoriale stante il permanente atteggiamento del sistema bancario, la Elettrocarbonium srl nonostante abbia ordinativi adeguati si trova nella condizione di non poter continuare persistendo le attuali condizioni di accesso al credito, il progetto di rilancio industriale a cui si è impegnata –:
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere al fine di salvaguardare la produzione e i livelli occupazionali del soggetto industriale di cui in premessa, con particolare riguardo alla continuità produttiva e finanziaria e al mantenimento della pianta organica dei lavoratori. (5-07326)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07326

  A seguito della comunicazione della multinazionale tedesca SGL Carbon della cessazione dell'attività dello stabilimento di Narni, il Ministero dello sviluppo economico ha aperto nel corso dell'anno 2014 un tavolo di confronto finalizzato a ricercare una soluzione diversa dalla mera liquidazione dello stabilimento.
  Tale vicenda ha suscitato una forte tensione nel territorio per il venir meno di oltre 110 posti di lavoro che si sarebbero sommati a quelli delle numerose aziende in difficoltà.
  Dopo un difficile confronto, nell'ambito del quale sono state monitorate alcune manifestazioni di interesse, si è intesa individuare una soluzione che prevedeva la cessione degli immobili e degli impianti del sito produttivo di Narni ad un imprenditore che, pur non operando direttamente nel settore, aveva dato garanzia di immediata continuità produttiva.
  Tuttavia, come noto, negli ultimi mesi sono sorte problematiche di varia natura che il Ministero dello sviluppo economico, in accordo con la Regione Umbria e il Comune di Narni, sta cercando di affrontare per evitare la chiusura dello stabilimento.
  Nello specifico dell'Elettrocarbonium Srl le problematiche attengono soprattutto la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per garantire una produzione che necessita di capitale circolante molto consistente soprattutto se paragonato ai volumi produttivi. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha seguito con grande impegno tale crisi e nel corso dell'ultimo incontro del 4 marzo scorso, tenutosi presso lo stesso Ministero, che ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Umbria, del sindaco di Narni e delle Organizzazioni Sindacali, le parti hanno convenuto tale cronoprogramma: se entro l'11 marzo 2016 non fosse stata trovata un'intesa tra le due aziende per garantire la continuità produttiva del sito, sarebbe stato convocato presso il Ministero dello sviluppo economico un confronto con i vertici tedeschi di SGL Group.
  Lo scorso 14 marzo, infatti, a seguito della comunicazione di rottura delle trattative tra le due società da parte del liquidatore della SGL Carbon, gli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico hanno inviato all'amministratore delegato di SGL Group una richiesta di incontro urgente.
  Come si evince, in quanto detto, l'impegno del Ministero dello Sviluppo Economico in questa vicenda è massimo e si sta operando per ricercare, nel breve periodo, possibili soluzioni al fine di favorire la ripresa produttiva del sito di Narni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato interno

edificio per uso industriale

esecuzione di progetto