ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07317

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 544 del 11/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 11/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 11/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07317
presentato da
PILI Mauro
testo di
Lunedì 11 gennaio 2016, seduta n. 544

   PILI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   una statuetta di sacerdotessa nuragica è in vendita a New York;
   si tratta di un pezzo rarissimo, di fatto sottratto al patrimonio della Sardegna con dubbie modalità, in vendita presso una casa d'aste americana per 18.000 dollari;
   si tratta di un nuovo gravissimo atto contro la Sardegna e la sua storia millenaria, e rivelerebbe che il Ministero dei beni culturali è ancora una volta incapace di impedire la commercializzazione di questi beni;
   si è dinanzi ad un vero e proprio sfregio alla Sardegna e ai sardi. Tutto questo è di una gravità inaudita, considerato che il Ministero è stato ripetutamente richiamato a monitorare le case d'asta per bloccare sul nascere questa scandalosa compravendita della civiltà nuragica;
   è indispensabile che il Ministero intervenga, seppur tardivamente, per bloccare questa indegna commercializzazione di beni sottratti al patrimonio archeologico della Sardegna;
   si tratta di beni che sono oggetto di una commercializzazione online per conto della Phoenix Ancient Art;
   un commercio che prevede anche la spedizione gratuita a casa;
   il Ministero, a giudizio dell'interrogante, sta a guardare inerme e incapace di intervenire per bloccare questa commercializzazione di quantomeno dubbia legittimità di archeologia proveniente con certezza da scavi nei siti nuragici della Sardegna;
   la statuetta sopra descritta è un pezzo rarissimo e viene così descritta dalla casa d'aste: «Nonostante la superficie gravemente corrosa, la statuetta è intatta. Getto in bronzo massiccio, è stato fissato al supporto da un codolo verticale come estensione dei talloni che servivano anche da punto di ingresso per il metallo fuso durante il processo di colata. La statuetta rappresenta una figura in piedi (probabilmente una donna) in posizione rigorosamente frontale. Il suo abbigliamento sembra piuttosto complesso: sopra una tunica a strisce con linee verticali che cadono appena alle caviglie, indossa una sopravveste che la copre fino alle ginocchia; per completare, un ampio mantello, il cui tessuto è decorato con linee orizzontali e piccoli tratti, viene posto sulle spalle, nascondendo così il busto. La testa è ricoperta da un grande casco che ha la forma di una campana. La sua mano sinistra, ha sollevato verso lo spettatore, viene interpretato come un gesto di culto o di saluto ad una divinità. Nell'altra mano, tiene un oggetto apparentemente piatta, forse una torta o una tazza, offerto come un ex-voto. Esistono diversi tipi di statuette nuragiche raffiguranti figure umane: i “capi tribali”, i pastori, i guerrieri, gli arcieri, l'adoratore (s), gruppi (madre e figlio, lottatori, e altro). A causa della sua posa pacifica, i suoi gesti delle mani e, in particolare, il suo abbigliamento complicato compreso il casco a punta, questo dato può probabilmente essere identificati come una sacerdotessa»;
   «cronologicamente, queste statue possono essere datate sia per la presenza di materiale nuragico in Etruria o, al contrario, sulla base delle scoperte etrusche, greche e fenicie in Sardegna; in tal modo, si arriva ad una datazione tra la fine del 9o e del 6o secolo aC; figure “classiche” come questa hanno maggiori probabilità di essere datate all'8o o 7o secolo aC.» –:
   se non ritenga il Ministro di dover immediatamente intervenire, per quanto di competenza, per bloccare la commercializzazione di tali reperti;
   se non ritenga di dover attuare ogni genere di iniziativa al fine di salvaguardare l'unitarietà del patrimonio straordinario della civiltà nuragica;
   se non intenda attivarsi con l'amministrazione americana per stabilire le modalità di recupero di tali beni ed evitare il ripetersi di tali gravissime commercializzazioni. (5-07317)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

commercializzazione

articolo sportivo

opera d'arte