ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07265

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 540 del 19/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/12/2015
Stato iter:
17/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 17/03/2016
Resoconto DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/12/2015

DISCUSSIONE IL 17/03/2016

SVOLTO IL 17/03/2016

CONCLUSO IL 17/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07265
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Sabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

   DI VITA, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, COLONNESE, BARONI, GRILLO, MANTERO, MANNINO, NUTI, LUPO, DI BENEDETTO e CANCELLERI. — Al Ministro della salute, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   il 16 aprile 2004 l'azienda ospedaliera Civico di Palermo ha approvato il bando per la realizzazione del centro di eccellenza materno-infantile (C.E.M.I.), ciò sulla scorta di un accordo di programma per il settore degli investimenti in sanità in cui il Ministero della salute, il Ministero dell'economia e delle finanze e la regione siciliana concordavano nella realizzazione di tre centri di eccellenza nei settori in cui si registrava una maggiore mobilità extraregionale;
   già in data 18 aprile 2002, il Ministero della salute, il Ministero dell'economia e finanza e la regione siciliana nell'accordo di programma per il settore degli investimenti in sanità, concordavano nella realizzazione di 3 centri di eccellenza nei settori in cui si registrava una maggiore mobilità extraregionale:
    il centro di eccellenza oncologico di Messina, con copertura finanziaria dell'opera pari a euro 40.987.413,95;
    il centro di eccellenza ortopedico di Catania, dell'importo complessivo di euro 168.000.000,00, da realizzarsi nell'ambito del più ampio progetto di realizzazione del Nuovo Ospedale di San Marco in CT;
    il centro di eccellenza materno-infantile di Palermo dell'importo complessivo di euro 61.057.879,04, veniva assicurata la seguente copertura finanziaria: quanto a euro 51.316.551,93 dall'articolo 71 della legge n. 488/98, quanto a euro 2.583.244,07 a carico della Fondazione che inoltre provvederà attraverso la partecipazione di partners privati al reperimento dell'ulteriore somma di euro 7.163.755,91 finalizzati all'acquisizione di attrezzature per la ricerca;

   la struttura ospedaliera del CEMI, appunto uno dei tre progetti, doveva costituire un centro di riferimento per la pediatria nella regione siciliana;
   da fonti stampa datate 2004 emerge che l'opera — in base a quanto allora dichiarato dai diversi protagonisti coinvolti nel progetto di realizzazione — sarebbe addirittura dovuta sorgere presso il fondo Malatacca — un'area di proprietà del Civico adiacente all'ospedale Cervello — già nel 2006, e che il centro avrebbe disposto di tutte le specialità pediatriche mancanti in Sicilia, dalla neurochirurgia alla cura delle malattie metaboliche;
   «Il Cemi — dichiarava l'allora assessore regionale alla Sanità, Ettore Cittadini — servirà soprattutto a dare un freno all'emigrazione sanitaria che colpisce duramente la nostra Isola, se si considera che nel 2003 circa 78 mila pazienti hanno lasciato la Sicilia per essere curati in altre regioni o all'estero. E che ogni anno 8.817 bambini vengono ricoverati in strutture non siciliane»;
   «Entro l'anno — sottolineava l'allora direttore generale del Civico Licata di Baucina — partiranno i lavori, per il 2006 contiamo di avere il centro già perfettamente funzionante». Aggiungeva poi il project manager Angelo Aliquò: «Approvato lo statuto, presentato lo studio di fattibilità e definiti tutti i dettagli burocratici, partiremo subito con le attività di ricerca e di assistenza. Non aspetteremo i due anni previsti per la costruzione della struttura»;
   il progetto subiva tuttavia negli anni diverse battute d'arresto che ne rimandavano conseguentemente il completamento, tutt'oggi atteso;
   successive fonti di stampa online locale del giugno 2013 riferiscono circa l'ottimistica previsione di ultimazione dei lavori di realizzazione dell'opera entro il 2015. Il progetto prevede quattro padiglioni: «A, B, C e D. I lavori vengono eseguiti dall'impresa Lungarini Spa, (capogruppo) con sede a Fano, che è subentrata alla A.T.I. CIR Costruzioni Spa. Così come da progetto il CEMI potrà contare su 162 posti letto di degenza, day hospital e terapie intensive. Nell'edificio A, ad un piano previste aule e sale convegno auditorium e cappella votiva; nell'edificio B a due elevazioni ci sarà l’hospice; nell'edificio C il Laboratorio di analisi e gli ambulatori, nell'edificio D, di sei piani, tutte le aree degenza ed operatorie. Al suo interno tutti reparti specialistici: dall'oncologia alla cardiochirurgia, dall'ortopedia, alle malattie metaboliche alla nefrologia, neurochirurgia, ed un complesso operatorio con cinque grandi sale chirurgiche.»;
   dieci anni dopo l'approvazione del bando, il 17 gennaio 2014, l'ex assessore alla salute Lucia Borsellino ha firmato il decreto n. 40 del 2014 relativo alla riorganizzazione posti letto della rete pediatrica CEMI e ARNAS P.O. Di Cristina con il quale sono state disposte una serie di varianti di una certa rilevanza rispetto all'attività sanitaria prevista nel progetto esecutivo del CEMI, tali da necessitare una revisione integrale delle scelte progettuali, compresa la realizzazione di un'elisuperficie;
   il 6 novembre 2014 veniva poi decretata la modifica del progetto iniziale del CEMI con l'approvazione di una perizia di variante. La struttura, col nuovo progetto, dovrà infatti essere traslata di 20 metri a sud per non andare a intaccare le sottostanti condotte dell'AMAP. È stata aggiunta al progetto una pista di elisoccorso in cima all'edificio di degenza. Si prevede un costo per l'intera struttura di circa euro 51.300.000;
   successivamente il governo regionale ha adottato un provvedimento, il decreto dell'assessore per la salute 15 dicembre 2014, pubblicato sulla G.U.R.S. n. 2 del 15 gennaio 2015, che istituisce l'Istituto mediterraneo di eccellenza pediatrica (ISMEP), così di fatto sopprimendo e ribattezzando il vecchio progetto CEMI;
   oltre all'ex assessore Lucia Borsellino — si apprende dalla lettura del provvedimento nonché di recenti fonti di stampa online —, a mettere la firma in calce al suddetto decreto assessoriale sono stati il dirigente generale Salvatore Sammartano e la dirigente del «servizio IV» dell'assessorato Sanità, Rosalia Murè;
   invero, in data 31 marzo 2014 con nota prot. 27661 l'ex assessore alla salute Lucia Borsellino spediva alla commissione competente dell'assemblea regionale siciliana la bozza di decreto assessoriale e relativi allegati concernenti «la rifunzionalizzazione e la riconversione della rete ospedaliera», così come elaborato e sottoscritto dal dirigente generale Salvatore Sammartano e la dirigente del «servizio IV» dell'assessorato sanità, Rosalia Murè;
   con particolare riferimento a quest'ultima — come peraltro lamentato a più riprese dal sindacato dei medici CIMO — preme rimarcare come destino forti perplessità talune circostanze legate alla nomina di quest'ultima a direttore sanitario dell'ARNAS civico di Palermo;
   in particolare il 21 novembre 2014 con nota prot. n. 89299 la dottoressa Murè comunicava al dottor Sammartano di aver ottenuto l'incarico di direttore sanitario dell'ARNAS civico di Palermo; il 30 novembre 2014 veniva stipulata la risoluzione consensuale del contratto di lavoro con decorrenza 1o dicembre 2014, che verrà poi approvata il 17 dicembre 2014 (lo stesso giorno in cui si approvava il contratto) con D.D.G. n. 2186/2014 dallo stesso Sammartano;
   con riferimento a tali circostanze ci si chiede pertanto come sia possibile che alla data del 15 dicembre 2014 la dottoressa Murè, avendo già precedentemente firmato la risoluzione consensuale del contratto con decorrenza 1o dicembre 2014 abbia potuto continuare a firmare in qualità di responsabile del «servizio IV» programmazione ospedaliera, per di più confermando un provvedimento riguardante direttamente l'azienda della quale avrebbe appena assunto la nuova posizione lavorativa di direttore sanitario, con ogni conseguente profilo di incompatibilità;
   risulta poi che in data 30 luglio 2014 Rosalia Murè abbia accettato poi l'incarico di componente del consiglio di gestione della S.E.U.S. S.C.p.A. e, nella sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale, risulta attualmente dimessasi (in data non ben identificata) e nel mese di giugno 2015 risulta nominato un nuovo componente del consiglio di gestione;
   dal curriculum vitae di Rosalia Murè, pubblicato nella sezione amministrazione trasparente del sito dell'ARNAS Civico di Palermo, aggiornato, sottoscritto e reso ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 non emerge alcun riferimento al precedente incarico di componente del consiglio di gestione né tantomeno a quello, attualmente ricoperto, di membro del consiglio di sorveglianza della S.E.U.S. S.C.p.A.;
   la S.E.U.S. S.C.p.A. (Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria) è una società consortile per azioni a capitale interamente pubblico, in house providing, costituita il 22 dicembre 2009 tra la regione siciliana, socio pubblico di maggioranza, e le aziende del servizio sanitario regionale, tra le quali figura anche l'azienda di rilievo nazionale ad alta specializzazione Civico-Di Cristina-Benfratelli di Palermo. Ha il compito di fornire personale e mezzi per la gestione del servizio di trasporto terrestre con ambulanze nell'ambito del servizio di emergenza-urgenza territoriale 118 della regione siciliana. È parte integrante del servizio di emergenza urgenza sanitaria, unitamente alle centrali operative ed al servizio elisoccorso,
   la S.E.U.S. Scpa risulta essere convenzionata con l'ARNAS Civico di Palermo ed in tale senso, ad esempio, con la delibera n. 2015/0609, sottoscritta anche dalla medesima Rosalia Murè, è stata rinnovata la convenzione per l'espletamento del servizio di supporto ai trasporti sanitari intra ed inter ospedalieri, da parte di operatori con la qualifica di autisti;
   il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 «Disposizioni in materia di inconvertibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190» prevede specifiche cause di inconvertibilità e di incompatibilità e segnatamente anche per la carica di direttore sanitario;
   l'articolo 5 del citato decreto prevede che «gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali non possono essere conferiti a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dai servizio sanitario regionale»;
   l'articolo 10 del citato decreto prevede che «1. Gli incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo nelle aziende sanitarie locali di una medesima regione sono incompatibili: a) con gli incarichi o le cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal servizio sanitario regionale; ...»;
   in merito, con segnalazione inviata via posta elettronica certificata il 2 novembre 2015, la prima firmataria del presente atto ha richiesto pertanto all'Autorità nazionale anticorruzione i chiarimenti ritenuti opportuni;
   secondo l'ultimo rapporto Sdo (schede di dimissioni ospedaliere) per l'anno 2014 del Ministero della salute, contenente i dati sulla mobilità sanitaria, passiva (siciliani che vanno a curarsi in altre regioni) e attiva (malati di altre regioni che vengono in Sicilia a curarsi), 60.351 malati siciliani hanno scelto l'anno scorso di curarsi in altre regioni. Primato alla Lombardia, scelta da 17.760 pazienti siciliani. A seguire Lazio (8.365), Emilia Romagna (8.186), Toscana (6.257), Veneto (5.657) e Liguria (4.969);
   in base ai dati sulla «remunerazione teorica delle prestazioni per regione di ricovero», forniti sempre dal Ministero della salute, è agevole ricostruire anche il costo di tale fenomeno. Considerata la differenza tra mobilità passiva e mobilità attiva, la regione siciliana si stima abbia perso nel 2014 ben 175,4 milioni di euro;
   il 17 aprile 2015, in occasione del convegno di presentazione dell'ISMEP, l'ex assessore Borsellino dichiarava che per realizzare il nuovo centro di eccellenza pediatrica sono stati stanziati circa 53 milioni di euro di fondi statali, trenta dei quali devono ancora essere trasferiti dal Governo centrale alla regione. «Si tratta di fondi già impegnati nel documento unico di programmazione per l'edilizia sanitaria — dichiarava l'ex assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino — Chiediamo al governo centrale di accedere ai finanziamenti per questo progetto che ha già avuto l'ok nell'ottobre 2012 attraverso un accordo stralcio per gli interventi prioritari». «In alternativa stiamo chiedendo di anticipare delle somme attraverso il fondo sanitario — aggiungeva — per accelerare al massimo i tempi previsti. Si sta cercando di velocizzare il trasferimento della cardiochirurgia pediatrica prima che si completi l'Istituto. Lo faremo anche attraverso la disponibilità dell'ospedale Civico e stiamo ponendo le condizioni per farlo nei prossimi mesi»;
   è riportato sul sito ufficiale dell'ISMEP: «la realizzazione dell'opera è prevista entro la fine del 2017. ISMEP sarà pianamente funzionante nei primi mesi del 2018»;
   a fronte di un tale prospettato trasferimento considerevole di fondi destinati alla realizzazione di un'opera il cui compimento, in particolare viste le importanti varianti subite dal progetto, si ritiene esser oggi di difficile previsione, d'altro canto, gli interroganti non possono sottacere la gravità della situazione in cui continua a versare oggi il principale polo pediatrico palermitano attualmente in funzione, l'ospedale dei Bambini G. di Cristina, la cui struttura ospedaliera — che il 14 novembre 2015 ha subito addirittura un'infestazione da ratti — è stata negli anni, ed è tutt'oggi, oggetto di numerosi cantieri di lavori di cui un esempio emblematico è il nuovo reparto dedicato alle malattie rare, inaugurato solo dopo circa dieci anni;
   dalla delibera n. 2015/1069 dell'Arnas Civico emerge infine che i designati della direzione aziendale, architetto Vincenzo Campo e ingegner Vittorio Cangemi, abbiano partecipato in data 5 giugno 2015 presso il Ministero della salute ad una riunione avente come oggetto specifico il progetto ISMEP;
   con l'occasione si rileva infine che in data 23 novembre 2015 i deputati regionali (ARS) del gruppo Parlamentare Movimento 5 Stelle hanno presentato due interrogazioni (ARS, Prot. nn. 3496-3497), rispettivamente in merito al progetto CEMI/ISMEP e agli incarichi ricoperti dalla dottoressa Murè –:
   se sia al corrente dei fatti esposti in premessa;
   quale sia lo stato attuale dell’iter di realizzazione dei tre centri d'eccellenza citati in premessa, in particolare del CEMI-ISMEP e quando se ne prevedano l'ultimazione ed il completo funzionamento;
   se sia verosimile che il costruendo polo pediatrico d'eccellenza possa essere ultimato entro il 2018 e quali siano gli impegni finanziari del Governo in tal senso;
   se siano al corrente della situazione critica che tutt'oggi investe l'ospedale dei Bambini G. di Cristina di Palermo, e quali iniziative di competenza intendano eventualmente intraprendere in merito;
   se si possano indicare, nel loro ordine cronologico, i provvedimenti ministeriali posti in essere in merito, in particolare nella fase di passaggio dal progetto iniziale CEMI al successivo ISMEP, con le relative varianti intervenute;
   se si possano evidenziare le ragioni specifiche che avrebbero condotto il Governo alla decisione positiva sullo sblocco degli investimenti destinati al progetto ISMEP, ciò malgrado le numerose battute d'arresto subite e le varianti di non scarsa importanza medio tempore intervenute;
   se il Ministro della salute possa indicare quali siano e a quanto ammontino le posizioni del bilancio ministeriale impiegate sino ad oggi per la realizzazione dei suddetti progetti e, in particolare, del CEMI-ISMEP;
   considerando la stagione del piano di rientro che ha interessato la Sicilia dal 2007, con il relativo regime controllato di risparmio della spesa, se possano indicare i criteri in base ai quali sia stato valutato il progetto CEMI-ISMEP, e se in tale ottica possano indicare eventuali correzioni o modifiche intervenute dal 2002 ad oggi;
   se possano indicare l'esatto ammontare dei fondi statali stanziati sino ad oggi dal Governo ed effettivamente impiegati dalla regione nella realizzazione dei citati progetti, in particolare del CEMI-ISMEP, e per quali specifiche attività;
   se possano indicare, viste le numerose criticità e le lungaggini che hanno caratterizzato sin dal 2002 la vicenda in questione, quali attività di controllo e a tutela della trasparenza e di pubblicità del progetto il Governo abbia eventualmente condotto in collaborazione con la regione;
   se e in che termini l'Istituto ISMEP, a carattere «mediterraneo», si inserirebbe nel contesto nazionale ed europeo;
   se e per quali ragioni risulterebbe, in certi casi interrotta, in altri gravemente ritardata, la realizzazione dei citati centri d'eccellenza di cui all'accordo di programma del 2002 e se risulti per quali ragioni si sia provveduto conseguentemente allo scioglimento delle rispettive fondazioni che li avrebbero dovuti gestire e sostenere, oltretutto vista la costanza del dato preoccupante relativo alla mobilità extraregionale dei pazienti;
   se possa fornire opportuni chiarimenti e informazioni relative all'oggetto del citato incontro sull'ISMEP tenutosi presso il Ministero della salute il 5 giugno 2015, nonché l'indicazione sommaria degli incontri già tenutisi su ISMEP tra la delegazione regionale ed il Ministero della salute, con particolare riferimento al loro oggetto ed esito, e l'eventuale anticipazione dei prossimi incontri programmati.
(5-07265)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-07265

  In merito all'interrogazione parlamentare in esame, per quanto di competenza del Ministero della salute, si precisa quanto segue.
  In data 12 luglio 2012, la regione Sicilia aveva trasmesso a questo Ministero una proposta di Accordo di programma contenente il Documento Unitario di programmazione sanitaria, con il quale definiva la programmazione delle risorse assegnate nell'ambito del programma d'investimenti di cui all'articolo 20 della legge n. 67/1988.
  Detto documento prevedeva n. 79 interventi, per un valore complessivo dell'investimento pari ad euro 983,5 mln, finanziato per euro 803,1 mln dalle risorse a carico dello Stato (95 per cento) e per euro 138,1 mln da risorse provenienti dall'alienazione di beni e dal cofinanziamento da parte di privati.
  La proposta di Accordo di programma è stata positivamente esaminata dal Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici in sanità in data 12 ottobre 2012, e trasmessa al Ministero dell'economia e delle finanze in data 20 novembre 2012, per l'acquisizione del prescritto assenso tecnico-finanziario.
  Con nota del 14 febbraio 2013 questo Ministero ha comunicato la momentanea impossibilità di sottoscrizione del citato Accordo, a causa della drastica riduzione delle risorse messe a disposizione dal Ministero dell'economia e delle finanze.
  Con nota del 18 marzo 2014, la regione Sicilia proponeva un « Addendum» al documento, contenente un primo stralcio, che individua n. 74 interventi, per un finanziamento a carico dello Stato pari ad euro 375.630.324.79, per un valore complessivo pari ad euro 441.500.341.87.
  In data 5 giugno 2015, si è svolta presso il Ministero della salute una riunione con una rappresentanza regionale, tra cui l'Assessore della salute « pro tempore», avente ad oggetto l'Autorizzazione all'anticipazione/proposta di sottoscrizione dell'Accordo stralcio circa l'Istituto Mediterraneo per l'Eccellenza Pediatrica-ISMEP, e nel corso della riunione è stata effettuata una rappresentazione della nuova struttura che si intende realizzare.
  Il Governo regionale ha recentemente adottato il Decreto Assessoriale n. 2153 del 15 dicembre 2014, che riunifica tutte le attività specialistiche di interesse pediatrico nel nuovo Istituto Mediterraneo per l'Eccellenza Pediatrica (ISMEP); pertanto, questo Ministero, considerata l'importanza dell'opera che si intende realizzare, conviene sulla necessità di aggiornare l'Addendum in funzione delle nuove scelte programmatorie, anticipando ad una prima fase di attuazione, gli interventi n. 80 «ISMEP – realizzazione del nuovo ospedale pediatrico ex Centro di Eccellenza Materno Infantile-CEMI di Palermo», per un importo a carico dello Stato di euro 16.150.000,00 e n. 81 «Realizzazione II stralcio di completamento Ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo», per un importo a carico dello Stato di euro 12.350.000,00, affinché si realizzi il percorso di integrazione già individuato.
  La regione Sicilia, pertanto, a seguito delle indicazioni del Ministero della salute, ha trasmesso in data 17 settembre 2015 una Nuova proposta di Addendum, da ultimo modificata in data 12 ottobre 2015, e successivamente inserita, per il previsto parere nel Sistema SIVEAS (prot. 165/2015 del 20 ottobre 2015).
  In riscontro alla richiesta di parere di cui sopra, questo Ministero, a seguito dell'istruttoria sulla documentazione trasmessa, ha formulato delle osservazioni, alle quali la regione, ad oggi, non ha ancora dato seguito.
  Pertanto, allo stato attuale, appare impossibile che l'ISMEP possa essere funzionante già dal 2018, così come riportato sul sito istituzionale dell'ISMEP stesso.
  Premettendo che i fondi di cui all'articolo 20 della legge n. 67/1988 vengono stanziati ed erogati dal Ministero dell'economia e delle finanze, mentre per l'articolo 71 della legge n. 448/1998 le liquidazioni sono effettuate da questo Ministero, risulta, nel sistema Osservatorio degli investimenti pubblici in sanità, riguardo a quanto sino ad oggi erogato a carico del bilancio, quanto segue:
   CEMI: a valere su articolo 71 legge n. 448/1998, liquidati euro 16.779.112,96 con D.D. 9 settembre 2013, e D.D. 25 giugno 2015, risultano ancora da erogare euro 19.142.473,39, con una ulteriore previsione di spesa sino al 2017;
   Centro di eccellenza oncologico di Messina: il monitoraggio risulta concluso, con un importo a carico dello Stato pari ad euro 27.214.439,53 interamente liquidato (ammesso a finanziamento con D.D. 31 gennaio 2008).
   Centro di eccellenza ortopedico di Catania: a valere sui fondi articolo 20 legge n. 67/1988, sono previsti complessivi euro 96.437.049,53 a carico dello Stato, per i quali risultano già liquidati euro 75.665.468,30, con una ulteriore previsione di spesa sia per il 2015 che per il 2016. A valere sui fondi di cui all'articolo 71 legge n. 448/1998, risultano interamente liquidati con D.D. del 5 settembre 2014 euro 4.699.757,30, a carico dello Stato.

  Da ultimo, a questo Ministero non risultano provvedimenti ministeriali posti in essere, in particolare nella fase di passaggio dal progetto iniziale CEMI al successivo ISMEP.
  Inoltre, il Ministero della salute non ha avuto, oltre quello del 5 giugno 2015, né ha in programmazione, ulteriori incontri con i rappresentanti regionali in merito alla questione ISMEP, ma si è tuttora in attesa del documento Addendum definitivo, al fine di addivenire alla sua sottoscrizione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pediatria

trasporto terrestre

corso d'acqua