ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07192

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 537 del 16/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/12/2015
Stato iter:
07/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/09/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 07/09/2016
Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/12/2015

SOLLECITO IL 15/01/2016

SOLLECITO IL 18/02/2016

DISCUSSIONE IL 07/09/2016

SVOLTO IL 07/09/2016

CONCLUSO IL 07/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07192
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 16 dicembre 2015, seduta n. 537

   GALGANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   le odierne condizioni del mercato del trasporto delle merci per conto terzi, in Italia presentano marginalità ridottissime per le aziende del settore. Le stesse, per effetto della corretta applicazione delle norme italiane ed europee legate alla sicurezza stradale ed ai tempi di guida e di riposo (nuovo codice della strada e regolamento 561 del 2006), hanno perso gran parte della produttività. A questo fattore si è aggiunto dal 2009 l'effetto della crisi economica a tutt'oggi perdurante. L'unica strada percorribile per recuperare marginalità è quindi quella del contenimento dei costi. I più significativi sono legati a tre fattori: costo del personale, costo del mezzo ed accessori, costo del carburante. Quest'ultimo, vista la rapida ascesa del prezzo negli ultimi 15 anni ha assunto carattere di protagonista, «pesando» nel bilancio delle aziende del settore per un quota superiore al 30 per cento del totale costi;
   nel nostro Paese la dimensione media delle imprese attive nel settore trasporti è pari a 17,5 addetti per attività. La frammentazione del mercato dell'offerta di trasporto non giova allo sviluppo di progetti di ampio respiro come potrebbe essere l'utilizzo massivo di carburanti alternativi ai tradizionali, per questo serve un impulso che venga dall'esterno del settore stesso;
   il metano, sia nella forma compressa (gas naturale compresso – GNC) che liquida (gas naturale liquido – GNL), rappresenta una valida alternativa ai tradizionali combustibili per autotrazione grazie alla relativa abbondanza, alla facilità ed economicità del suo utilizzo, in particolare rispetto ad altre forme di energia pulita per trazione, e soprattutto per le basse emissioni inquinanti;
   l'autonomia media dei veicoli stradali pesanti per trasporto merci è pari a circa 1300 chilometri. Tale autonomia è garantita con circa 600 I di gasolio pari a 21.600 MJ che corrispondono a circa 3400 I di GNC e circa 980 I di GNL. L'adozione di un serbatoio, criogenico, di GNL a bordo del veicolo assicura al mezzo un'autonomia corrispondente a quella della più tradizionale alimentazione a gasolio, con ingombri e pesi comparabili, superando così il vincolo dell'eccessivo peso e volume delle bombole di GNC, che di fatto impediscono l'estensione della metanizzazione per quei mezzi pesanti che mediamente hanno percorrenze giornaliere superiori ai 300/400 chilometri;
   l'utilizzo del metano, sotto il profilo tecnologico, è possibile già da oggi non solo per motori progettati ad hoc ma anche per una buona parte dei motori già disponibili;
   negli Stati Uniti l'impiego di metano liquido è diffuso da anni, specie in California nel campo dell'autotrazione (23.000 veicoli alimentati a gas naturale). In Cina nel solo primo anno di lancio della tecnologia (2012), si sono avute 300.000 installazioni su veicoli pesanti;
   lo scenario europeo si presenta in ritardo, anche se il recente lancio da parte della Commissione europea del « Clean Power for transport Package» che promuove all'interno dell'Unione europea lo sviluppo e l'utilizzo dei carburanti alternativi ai prodotti petroliferi, favorirà un'accelerazione del processo. Infatti, la Commissione europea valuta come eccessivamente critica la situazione del sistema dei trasporti dell'Unione europea, oggi fortemente dipendente dai prodotti petroliferi tradizionali (circa il 94 per cento del totale), e l'approvvigionamento di tali fabbisogni (per l'84 per cento da importazioni estere);
   nel 2014, sono state recensite 3.345 stazioni di rifornimento pubbliche o private GNV in Europa. I Paesi attrezzati al meglio sono l'Italia (1.049 stazioni di cui 990 pubblici) e la Germania (920 stazioni di cui 840 pubblici). Con 134 stazioni pubblici, o una stazione ogni 10 chilometri, i Paesi Bassi hanno la migliore trama di stazioni GNV in Europa. In Francia, si contavano 310 stazioni lo scorso anno, ma solo 40 erano aperte al pubblico;
   la filiera è oggi sostenuta dall'Unione europea che ha adottato, nel settembre 2014, una nuova regolamentazione mirando a garantire una copertura sufficiente in punti di rifornimento GNV in Europa. A fine marzo 2015, il Governo inglese ha annunciato un piano di 4 milioni di sterline (5,47 milioni di euro) per finanziare lo sviluppo delle stazioni di rifornimento in gas naturale per il settore del trasporto di merci;
   oggi lo scarso numero di progetti di stazione GNL in Francia e in Germania non permette ancora la sua integrazione come carburante stradale per i trasporti a lunga distanza. Le due prime stazioni private GNL sono state aperte in Francia nel settembre 2014, mentre ne esistono già una cinquantina in Europa, particolarmente in Spagna, nel Regno Unito, in Svezia e Benelux. È per questo che l'Unione europea ha lanciato nel 2013, il programma «Blue Corridors»;
   in Italia il mercato del GNL ha già posto le premesse per lo sviluppo. Nel 2014, nell'area del Centro-Nord sono già operativi 8 distributori GNL-C cioè impianti approvvigionati con GNL ed erogatori GNC; 7 sono pubblici: Villafalletto (Cuneo), Poirino (Torino), Tortona (Alessandria), Mortara (Varese), Varna (Bolzano), Calderara (Bologna), Roma. Vi è poi un distributore GNL-C privato, impiegato dalla flotta di bus di Modena (SETA). Un nono distributore pubblico e il primo con erogatore GNL (e GNL-C) è stato inaugurato da ENI a Piacenza ad aprile 2014. Con uno stoccaggio criogenico da 60 m3 di GNL, erogatori per il rifornimento di GNL per veicoli pesanti e GNC per veicoli leggeri;
   il gas naturale presenta delle peculiarità che lo rendono particolarmente idoneo per l'utilizzo nelle aree urbane e per la distribuzione notturna. Facendo riferimento a dati relativi a motori IVECO Cursor 8 Natural Gas che equipaggiano i veicoli pesanti e autobus urbani è possibile affermare che l'utilizzo del metano riduce le emissioni di particolato e quelle di ossidi di azoto e promotori di ozono risultano minime (rispettivamente –94 per cento e –34 per cento rispetto al diesel); le emissioni veicolari di CO2 (secondo il parametro well-to-wheel che tiene conto dell'intera filiera dal pozzo di estrazione al suo utilizzo) si riducono dal 9 per cento fino al 100 per cento in caso di utilizzo di bio-metano rispetto al diesel; si riducono in media di 5dB(A) le emissioni sonore esterne;
   nella struttura dei costi gestionali (TCO Total Cost of Ownership) di un operatore logistico il consumo di carburante rappresenta la voce di costo più importante: circa il 36 per cento (su una percorrenza annua di 120.000 chilometri e valori medi di mercato dei vari parametri). Il CNG/LNG, grazie alla differenza di costo rispetto al diesel, dovuta anche alla tassazione favorevole, consente un risparmio fino al 40 per cento sul costo del carburante –:
   quali iniziative si intendano mettere in campo, vista la ridotta dimensione media delle aziende del settore, per favorirne la crescita evitando la eccessiva frammentazione dell'offerta;
   cosa intenda fare il Governo per ridurre i costi del trasporto pesante attraverso l'utilizzo di combustibili alternativi, in particolare il metano, sia sul fronte della produzione che della distribuzione, e per ridurre l'inquinamento rendendo i sistemi nazionali compatibili con quelli europei. (5-07192)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-07192

  In merito alle possibili iniziative per incoraggiare la crescita delle aziende di autotrasporto da un lato e per la riduzione dell'inquinamento indotto dall'utilizzo dei carburanti tradizionali dall'altro, è opportuno evidenziare come nella congiuntura economica negativa degli ultimi anni abbia pesantemente condizionato la competitività del settore dell'autotrasporto italiano che, scontando una endemica polverizzazione dell'offerta, ha impedito alla maggioranza delle imprese italiane di ridurre i costi avvalendosi delle economie di scala.
  È evidente che tale stato di cose non favorisce propositi di investimento da parte delle imprese di autotrasporto, le quali continuano ad utilizzare veicoli inquinanti.
  Sul versante della polverizzazione delle imprese di autotrasporto, la problematica delle ridotte dimensioni è perfettamente coerente con la struttura imprenditoriale dell'intera economia nazionale; peraltro i tentativi di incentivare i processi di aggregazione non hanno, al momento, sortito effetti positivi.
  In tale contesto debbono inquadrarsi le misure di aiuto a favore del settore realizzate ad oggi, tenendo anche conto dei vincoli derivanti dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato quali gli interventi finalizzati alla sicurezza della circolazione, alla riduzione dei pedaggi autostradali, nonché gli investimenti a favore dell'intermodalità.
  Il tentativo di ridurre i costi di esercizio, nei limiti in cui i stringenti vincoli comunitari lo consentono, unitamente a una politica di supporto economico alle imprese del settore intenzionate a investire nello svecchiamento del parco circolante, hanno costituito obiettivi e strategie del MIT. Infatti, si è inteso dare un notevole impulso all'uso e all'acquisizione di tecnologie innovative all'idrogeno e di biocarburanti di seconda e terza generazione, e quindi alla diffusione di veicoli elettrici e ibridi, a scapito della circolazione di veicoli alimentati con carburanti tradizionali che, giova ricordare, nei settore dell'autotrasporto rappresentano ancora oggi la pressoché totalità del circolante.
  Tali propositi si sono tradotti, già nei corso dell'anno 2013, nella previsione di contributi per iniziative imprenditoriali volte a favorire il ricambio del parco veicolare delle imprese di autotrasporto attraverso l'acquisizione di veicoli di ultima generazione (trattori stradali euro VI), e dunque a maggiore vocazione ambientale, grazie al decreto MIT n. 118/2013.
  Tale politica di incentivazione è proseguita anche nel corso del 2014 con il decreto MIT n. 307/2014, il quale ha previsto contributi per la modernizzazione del parco veicolare in chiave maggiormente eco-compatibile e per l'apertura del settore verso forme più evolute di logistica applicata al trasporto e alla movimentazione delle merci (acquisizioni di veicoli per il trasporto merci dotati di motore a trazione alternativa gas naturale o biometano).
  Analogamente, sulla base della legge di stabilità 2015 sono stati previsti, con decreto MIT n. 322/2015, incentivi per l'utilizzazione di carburanti alternativi per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, attraverso la previsione di contributi per l'acquisizione di veicoli a trazione alternativa esclusiva (gas naturale o biometano), con esclusione dei cosiddetti veicoli ibridi.
  Infine, il decreto MIT n. 243/2016 prevede, tra l'altro, contributi finanziari per investimenti finalizzati al rinnovo e al miglioramento del parco rotabile sotto il profilo ambientale.
  Tali iniziative incentivabili si concretizzeranno nell'acquisizione di automezzi industriali pesanti nuovi di fabbrica a trazione alternativa a metano CNG, a gas naturale liquefatto LNG e a trazione elettrica, nonché di trattori stradali euro VI nuovi di fabbrica con contestuale radiazione per rottamazione o per esportazione al di fuori dell'Unione europea di veicoli più obsoleti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

combustibile di sostituzione

gas naturale

inquinamento da idrocarburi