ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07133

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 533 del 01/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 01/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/12/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07133
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Martedì 1 dicembre 2015, seduta n. 533

   LABRIOLA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   come ormai noto dalle notizie di cronaca, gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi sono stati attacchi terroristici ad opera di gruppi armati ricollegabili all'autoproclamato Stato islamico (un gruppo terroristico islamista attivo in Siria e Iraq, il cui attuale capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo);
   tali attentati sono stati compiuti in diversi luoghi pubblici della capitale francese, fra i quali il più significativo è avvenuto presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise ottantanove persone. Si è trattato della più disastrosa aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Unione europea dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid;
   la Francia, dall'inizio del 2015, è stata vittima di numerosi attentati terroristici di matrice islamica, compiuti da sostenitori di Al-Qaeda e dello Stato Islamico. Infatti, a gennaio erano stati attaccati la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, e un supermercato kosher a Porte de Vincennes. Inoltre, come riportato dalla cronaca francese, nel corso dell'anno si sono verificati ulteriori attacchi minori;
   da un articolo del 26 giugno 2015, pubblicato da il giornale.it, si apprende che, dopo gli attacchi alle Torre Gemelle dell'11 settembre del 2001, per l'Italia il Viminale avesse stilato una lista di 13 mila obiettivi sensibili di potenziali bersagli degli estremisti islamici, tra cui il sito Expo 2015; per tale motivo il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca avrebbe disposto «una massima intensificazione delle misure di sicurezza» nell'ambito dell'operazione «strade sicure»;
   secondo l'articolo nella lista degli obiettivi sensibili rientrerebbero dicasteri, ambasciate, gruppi finanziari, sedi NATO, scuole americane, aeroporti, stazioni ferroviarie, metropolitane e luoghi di culto, in particolare sinagoghe;
   inoltre, risulterebbe che negli ultimi mesi siano rientrati in Europa oltre 400 combattenti addestrati in Siria dai miliziani del Califfato e che in generale si sia passati da una strategia terroristica organizzata di matrice qaedista ad attacchi dei cosiddetti «lupi solitari» e dei «foreign fighter» molto più imprevedibili e incontrollabili;
   in un articolo pubblicato il 30 novembre 2015 dal quotidiano on line strettoweb.com si sostiene che la Sicilia e la Calabria siano divenute basi logistiche dell'Isis e che precedenti operazioni condotte dalle forze dell'ordine avessero portato già nel 2013 alla scoperta di operazioni legate al terrorismo presso la Moschea di Sellia Marina, vicino Catanzaro, e nelle campagne alle pendici dell'Etna;
   da articoli de il quotidiano.it. e Lagazzettadelmezzogiorno.it, pubblicati in data 30 novembre 2015, si apprende che l'Isis punterebbe sui porti ed in particolare sui porti di Brindisi e di Bari;
   in particolare, secondo l'articolo de Lagazzettadelmezzogiorno.it, il Ministro interrogato avrebbe, a seguito di un vertice sulla sicurezza nella provincia di Bari, dichiarato che il porto del capoluogo pugliese sia ritenuto dall’intelligence «una possibile porta di ingresso per aspiranti jiadisti» e che non siano da sottovalutare le conseguenze derivanti dalla sentenza del 24 settembre da parte del tribunale di Bari con cui ha condannato cinque presunte persone componenti la cellula terroristica internazionale facente capo all'imam tunisino della moschea di Andria, Hosni Hachemi Ben Hassem, accusato anche di istigazione all'odio razziale (arrestato in Belgio nell'aprile 2013), alias ‘Abu Haronnè di 47 anni;
   l'interrogante, a seguito dell'allarme terrorismo derivante dai fatti di Parigi, ritenendo tutti i porti pugliesi possibili accessi per cellule terroristiche, ha inviato una richiesta formale alla prefettura di Taranto per avere contezza della presenza degli stranieri immigrati nella città e provincia, soprattutto a seguito degli ultimi sbarchi avvenuti nell'ambito dell'operazione «Triton»;
   dai dati trasmessi dalla prefettura si apprende che al 19 novembre 2015 il numero complessivo dei cittadini stranieri residenti sia pari a 6396, di cui 3560 uomini e 2836 donne e che, nel corso del 2015, nell'ambito dell'operazione Triton, siano avvenuti 20 sbarchi di navi civili e militari con un totale di 9025 migranti, di cui 7401 uomini, 1634 donne e 643 minori non accompagnati –:
   se non ritenga il porto di Taranto uno tra i probabili obiettivi dell'Isis e punto d'ingresso delle cellule terroristiche;
   di quali ulteriori dati disponga;
   se intenda fornire informazioni dettagliate sulla sistemazione e sull'alloggiamento dei migranti sbarcati nella città nel corso del 2015 e su quali siano le loro destinazioni;
   se siano in corso controlli sulle attività degli stranieri presenti sul territorio della provincia di Taranto e come intenda garantire la sicurezza dei cittadini italiani dell'intera area che già vivono disagi dovuti alla crisi economica e dal Commissariamento dell'ILVA;
   se sia stato disposto un piano per intensificare i servizi di controllo del territorio e quali ne siano le modalità;
   se reputi necessario, alla luce dei fatti espressi in premessa, un coordinamento congiunto degli uffici territoriali del Governo delle regioni Puglia, Calabria e Sicilia, per la messa a punto di azioni mirate per il controllo dei punti di accesso via mare ed in che modo intenda procedere. (5-07133)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

sicurezza pubblica

immigrazione