ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07049

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 525 del 19/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: CULOTTA MAGDA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/11/2015
Stato iter:
02/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 02/03/2016
Resoconto CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/11/2015

DISCUSSIONE IL 02/03/2016

SVOLTO IL 02/03/2016

CONCLUSO IL 02/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07049
presentato da
CULOTTA Magda
testo di
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

   CULOTTA e RIBAUDO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   dal 1o ottobre 2015 sono entrate in vigore le nuove tariffe di Poste Italiane e parallelamente, anche in corrispondenza della quotazione di borsa della società è scattata la sperimentazione del nuovo sistema di consegna della posta a giorni alterni;
   tale obiettivo è in linea con l'obiettivo di risparmio che Poste Italiane si è data;
   la delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che da il via libera a Poste Italiane di implementare il recapito a giorni alterni, a seguito della concentrazione dei volumi postali, specifica che ciò può avvenire, in via principale, solo in ambiti provinciali con una popolazione inferiore ai 200 abitanti per chilometro quadrato, e in via subordinata, in ambiti comunali con una popolazione sempre inferiore ai 200 abitanti per chilometro quadrato;
   il modello di recapito a giorni alterni è articolato nelle seguenti fasi:
    I fase – ottobre 2015;
    II fase – aprile 2016;
    III fase – febbraio 2017;
   nel febbraio 2017, andrebbe a coinvolgere complessivamente il 25 per cento della popolazione su tutto il territorio nazionale;
   il recapito sarà organizzato su base bisettimanale, dal lunedì al venerdì;
   le nove città su cui sarebbe effettuato il servizio di recapito giornalieri e pomeridiano sono le seguenti: Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari;
   tra le stesse, come si apprende da un articolo di stampa pubblicato il 12 novembre 2015 da Live Sicilia, noto quotidiano on line, non risulta la città di Palermo;
   questa scelta appare strana se si considera che Palermo oltre ad essere il capoluogo della regione siciliana è anche la quinta città d'Italia per numero di abitanti;
   le conseguenze di questa decisione potrebbero anche ricadere sui livelli occupazionali –:
   qualora tale notizia dovesse essere confermata, quali siano le motivazioni che hanno spinto verso tale scelta;

se il Governo intende tale assumere iniziative, per quanto di competenza, affinché tale decisione sia rivista in sinergia con Poste Italiane con l'intento di salvaguardare i livelli occupazionali e la qualità del servizio alla luce delle caratteristiche della città di Palermo. (5-07049)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-07049

  Premetto che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza da questo Ministero all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per effetto della legge n. 214 del 2011.
  Si sono inoltre verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l'evoluzione delle esigenze dell'utenza verso una significativa differenziazione dell'offerta dei servizi. In tale contesto la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa.
  L'AGCOM, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un'attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale di cui al decreto ministeriale del 7 ottobre 2008, integrati ulteriormente dalla delibera n. 342/14/CONS adottata dalla stessa Autorità.
  Ciò detto, evidenzio che a seguito della presentazione dell'ultimo Piano di razionalizzazione, il Ministero è in più occasioni intervenuto, pur avendo perso le proprie funzioni di regolamentazione e di vigilanza, affinché ogni intervento di Poste Italiane fosse preceduto da una fase di effettivo confronto con le regioni e gli enti locali. Tale attività ha dato luogo ad una effettiva modifica del piano di Poste italiane che si è basata su accordi realizzati nei diversi territori con i rappresentanti degli enti locali e delle regioni così come in più occasioni riconosciuto e apprezzato da questi ultimi.
  Aggiungo, inoltre, che con la definizione del nuovo Contatto di programma tra il MiSE e Poste Italiane per gli anni 2016-2019, sottoscritto in data 15 dicembre scorso, sono state introdotte significative novità.
  All'articolo 2 è stato, infatti, previsto che Poste Italiane debba fornire adeguata informazione degli interventi, anche di carattere sostitutivo mediante ricorso alle possibilità offerte dalle tecnologie informatiche e digitali nella fornitura dei servizi postali, all'ente locale interessato. Con il nuovo Contratto al MiSE è riconosciuta la facoltà di promuovere, prima dell'attuazione degli interventi previsti, un confronto tra gli organi rappresentativi degli enti interessati e Poste.
  La nuova impostazione si basa, infatti, sull'assunto che la capillarità della presenza di Poste non debba essere considerata più un peso o un onere bensì un asset strategico, un valore dal punto di vista anche industriale: dunque ogni chiusura, per quanto giustificata e dentro le regole del servizio universale, impoverirebbe un asset della società.
  In particolare, all'articolo 5 comma 5 del Contratto di Programma, per la prima volta Poste Italiane – anche tenuto conto del perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica — si è impegnata a ricercare e valutare prioritariamente ogni possibilità di potenziamento complessivo dei servizi, anche attraverso accordi con le regioni e gli enti locali; dando seguito all'indicazione del Ministero secondo il quale l'ipotesi di intervento in riduzione deve essere considerata come estrema ratio dopo aver considerato possibilità alternative.
  Poste Italiane, nella logica del potenziamento e di una maggiore efficienza dei servizi, dovrà inoltre valutare il rapporto costi-ricavi non sulla base del singolo ufficio postale ma in un ambito territoriale più ampio fino a una scala anche regionale.
  Nel nuovo Contratto è previsto, infine, che Poste Italiane dovrà valutare, prioritariamente alla decisione di rimodulazione e razionalizzazione, iniziative proposte da enti e istituzioni territoriali in grado di aumentare la redditività della rete degli uffici postali in un ambito territoriale. Tali proposte dovranno pervenire, a regime, entro il 30 settembre di ogni anno. Per l'anno 2015, tale termine è posticipato al 31 marzo 2016. La Società è tenuta a trasmettere il suddetto Piano all'Autorità entro il 1o luglio 2016.
  In sostanza con il nuovo Contratto di programma anche il Governo ragiona in termini di politica industriale, non più solo in termini di valore sociale, e Poste è invitata a valorizzare la propria rete coerentemente con quanto comunicato in occasione della recente quotazione in Borsa.
  Per completezza di informazione si rappresenta che il nuovo modello di recapito a giorni alterni, di cui tratta l'atto in esame, è volto a soddisfare i nuovi bisogni e le mutate esigenze della clientela e a rendere sostenibile nel lungo periodo l'onere del Servizio Universale affidato a Poste Italiane, in considerazione del progressivo calo dei volumi e dell'andamento decrescente delle risorse pubbliche destinate al suo finanziamento.
  Il Legislatore nazionale, infatti, nel recepire le disposizioni della Direttiva europea, ha previsto la possibilità di adottare un modello di servizio al di sotto dei cinque giorni settimanali, in presenza di particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica e «in ambiti territoriali al di sotto dei 200 abitanti/chilometro quadrato e, comunque, fino ad un quarto della popolazione nazionale» (decreto legislativo n. 261 del 1999 come modificato dalla legge n. 190 del 2014, comma 276).
  Il nuovo modello di recapito a giorni alterni, autorizzato dall'AGCOM con Delibera 395/15/CONS, prevede la sua graduale implementazione, articolata in tre fasi successive, in quei Comuni in cui ricorrano le citate, particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica.
  Poste Italiane ha rappresentato che, a conclusione della terza fase di attuazione del nuovo modello di recapito, la consegna della corrispondenza a giorni alterni coinvolgerà il 23,2 per cento della popolazione nazionale rispetto alla soglia del 25 per cento che rappresenta il limite massimo definito dalla normativa.
  Inoltre, a partire dal mese di febbraio 2018, termine di attuazione del nuovo modello di recapito, l'AGCOM, in base alle criticità riscontrate e alla coerenza dei risultati raggiunti con il Piano industriale aziendale, ha la facoltà di valutare la sussistenza delle condizioni per prorogarne l'autorizzazione.
  Con particolare riferimento al territorio di interesse degli interroganti, attualmente la Regione Sicilia è esclusa dalla fase di avvio del nuovo modello di recapito, iniziata lo scorso mese di ottobre.
  Con particolare riferimento alla città di Palermo, il risultato dell'analisi globale ha classificato il capoluogo siciliano in una posizione che, al momento, evidenzia l'opportunità di svolgere il servizio di recapito durante l'orario antimeridiano, in attesa dell'esito delle ulteriori valutazioni tutt'ora in corso.
  Quanto alle nuove tariffe di cui alle premesse dell'atto in questione, si rappresenta infine, che le stesse risultano definite in conformità alle deliberazioni AGCOM in materia, ultima delle quali, la delibera 396/15/CONS, e realizzano le previsioni della citata legge n. 190 del 2014 che ha disposto una rimodulazione del Servizio Postale Universale al fine di garantirne la sostenibilità e l'evoluzione in funzione del mutato contesto tecnico, economico e sociale.
  L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha assicurato che proseguirà nell'attività di vigilanza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale