ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 525 del 19/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA DANIELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 19/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07045
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

   RICCIATTI, DANIELE FARINA, SANNICANDRO, FERRARA, SCOTTO, PALAZZOTTO, PIRAS, FRANCO BORDO, QUARANTA, MELILLA e DURANTI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   in data 9 aprile 2015 Claudio Giardiello, un imprenditore imputato per il reato di bancarotta ha introdotto nel tribunale di Milano una pistola con la quale ha ucciso il giudice Fernando Ciampi, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e l'imprenditore Giorgio Erba;
   il fatto ha avuto grandissimo rilievo ed ha messo in evidenza diverse criticità nei sistemi di sicurezza non solo ne tribunale di Milano, ma anche in quelli di altre città;
   a seguito dell'evento citato, il Ministro della giustizia, nel corso dell'informativa tenutasi al Senato della Repubblica in data 16 aprile 2015, ha evidenziato come il quadro normativo relativo alle misure di vigilanza sugli uffici ed edifici giudiziari presenti profili di disorganicità e frammentarietà, per la stratificazione delle norme e la complessità delle competenze, rassicurando sulla centralizzazione della gestione della sicurezza presso il Ministero della giustizia, prevista per l'autunno, quando la competenza sul funzionamento degli uffici giudiziari sarebbe passata al Ministero della giustizia (ai sensi della legge 23 dicembre 2014, n. 190);
   in data 27 agosto 2015 veniva siglata la convenzione quadro – prevista dall'articolo 21-quinquies del decreto 27 giugno 2015, n. 83, recante «misure urgenti in materia fallimentare civile e processuale civile di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria», convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 132 (Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto 2015) – tra Anci e Ministero della giustizia, che dà attuazione alla stesso articolo 21-quinquies, che prevede: «Al fine di favorire la piena attuazione di quanto previsto dall'articolo 1, commi 526 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, fino al 31 dicembre 2015, per le attività di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria in precedenza svolte dal personale dei comuni già distaccato, comandato o comunque specificamente destinato presso gli uffici giudiziari, i medesimi uffici giudiziari possono continuare ad avvalersi dei servizi forniti dal predetto personale comunale, sulla base di accordi o convenzioni da concludere in sede locale, autorizzati dal Ministero della giustizia, in applicazione e nei limiti di una convenzione quadro previamente stipulata tra il Ministero della giustizia e l'Associazione nazionale dei comuni italiani»;
   ai sensi di tale convenzione quadro dalle attività di «custodia» sono espressamente esclusi «i servizi di sorveglianza armata e, comunque, volti ad assicurare la sicurezza degli uffici giudiziari»; ad oggi la sicurezza di molti tribunali è garantita anche dalla stipulazione di accordi, a livello territoriale, con società che erogano servizi di vigilanza privata;
   in diversi tribunali tali contratti scadranno al 31 dicembre 2015;
   non si hanno, ad oggi, informazioni univoche, circa il piano di riorganizzazione che prevede la centralizzazione presso il Ministero della giustizia della gestione del sistema di sicurezza, che dovrebbe portare all'uniformazione delle procedure e degli standard qualitativi per tutti i tribunali italiani, come annunciato dal Ministro all'indomani dell'episodio di cronaca riportato;
   la sicurezza continua ad essere un problema rilevante per molti tribunali, anche piccoli, dove si verificano sovente tentativi di introdurre armi o oggetti atti ad offendere;
   presso il tribunale di Pesaro, ad esempio, dal 9 aprile 2015 ad oggi il servizio di vigilanza, posto all'ingresso dell'edificio, ha provveduto a sequestrare e segnalare 21 casi di tentato accesso alla struttura con armi da taglio (Il Resto del Carlino, ed. Pesaro, 17 novembre 2015);
   a seguito dei recenti attentati di Parigi (13 novembre 2015) e del conseguente innalzamento dell'emergenza al secondo livello, come annunciato dal Ministro dell'interno (La Repubblica, 14 novembre 2015), resta di primaria necessità garantire, se non rafforzare, i presidi di sicurezza dei tribunali, considerato il loro status di obiettivi sensibili –:
   se il Ministro interrogato sia in grado di fornire chiarimenti sullo stato della annunciata riorganizzazione del sistema di sicurezza per i tribunali e sulla sua centralizzazione presso il Ministero dell'interno;
   se non ritenga opportuno, nelle more di tale processo, assumere le iniziative di competenza per rendere possibile la proroga o il rinnovo delle convenzioni con le società di vigilanza privata, incaricate fino al 31 dicembre 2015 di garantire i servizi di controllo e sicurezza;
   quali iniziative intenda attuare il Governo al fine di implementare i dispositivi di sicurezza per i tribunali, a seguito dell'innalzamento al secondo livello di emergenza. (5-07045)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

sicurezza e sorveglianza

reato