ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 523 del 17/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/11/2015
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/11/2015
Stato iter:
18/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/11/2015
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2015
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 18/11/2015
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/11/2015

SVOLTO IL 18/11/2015

CONCLUSO IL 18/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07018
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Martedì 17 novembre 2015, seduta n. 523

   CATANOSO, RUSSO e RICCARDO GALLO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   il 17 settembre 2015 la Commissione europea ha reso pubblica la proposta di regolamento 2015/2018, che autorizza un accesso temporaneo supplementare dell'olio d'oliva tunisino nel mercato dell'Unione europea;
   la Commissione europea, al riguardo, ha proposto di mettere a disposizione, fino alla fine del 2017, un contingente tariffario, senza dazio unilaterale, di 35.000 tonnellate all'anno per le esportazioni tunisine di olio d'oliva nell'Unione europea. La quota supplementare sarà in aggiunta alle attuali 56.700 tonnellate già previste dall'accordo di associazione Unione europea-Tunisia firmato ne 1995. Questa proposta ricade sotto la competenza esclusiva dell'Unione europea in ottemperanza al'articolo 3 del TFUE;
   gli interroganti evidenziano, inoltre, che a questa ulteriore quota di olio tunisino autorizzata ad entrare nell'Unione europea senza il pagamento di alcun tipo di dazio doganale, si deve aggiungere l'olio che l'Unione importa dal Regno del Marocco in ragione dell'accordo firmato nel 2012; questo è diventato peraltro uno dei maggiori produttori mondiali di olio d'oliva, sia in termini di produzione che di esportazione, posizionandosi dopo Spagna, Tunisia, Italia e Grecia;
   nel complesso, la qualità dell'olio d'oliva marocchina viene definita soddisfacente ed il suo riconoscimento sta guadagnando sempre più terreno nel mercato globale, in particolare negli Stati Uniti;
   risultano confermate, pertanto le preoccupazioni espresse dai produttori italiani nel corso dell'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio con l'Unione europea;
   gli interroganti evidenziano, inoltre, che la capacità produttiva attuale della superficie destinata ad olivi, che sono la principale coltivazione frutticola del Paese, stimata in 590.000 ettari, resta ben lontana dal suo reale potenziale;
   da un documento di Confagricoltura in merito all'Accordo tra l'Unione europea ed il Regno del Marocco emergono inoltre tre considerazioni principali: gli interscambi commerciali tra Unione europea e Marocco sono decisamente destinati ad essere completamente liberalizzati e già per la maggior parte delle merci prodotte sia nel Regno che in Europa sono stati eliminati i dazi doganali; l'accordo è favorevole al Marocco ben più che all'Europa nel suo insieme, in particolare per il settore ortofrutticolo; all'interno dell'Europa è maggiormente favorevole ad alcune produzioni dei Paesi continentali piuttosto che a quelle dei Paesi mediterranei;
   pur comprendendo le motivazioni solidaristiche e la volontà di aiutare la ripresa dell'economia tunisina e nord-africana in generale, dopo i duri colpi inferti dal terrorismo, la Commissione europea, a giudizio degli interroganti, non ha tenuto in debito conto le evidenti ripercussioni negative per i produttori ortofrutticoli europei, in particolare per quelli dell'olio, che in Italia sono stati duramente colpiti dalla crisi economica e dai danni provocati dalla Xylella;
   l'Unione europea, a parere degli interroganti, dovrebbe rinegoziare l'accordo con il Marocco ed il nord-Africa tutto evitando che le politiche solidaristiche nei riguardi delle popolazioni africane e dello sviluppo delle loro economie vada ad esclusivo svantaggio dell'economia, dei produttori e dei consumatori italiani, i quali hanno diritto a prodotti sani, genuini e sicuri da qualunque punto di vista –:
   quali orientamenti il Ministro interrogato intenda esprimere con riferimento alle articolate osservazioni riportate in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare per risolvere le problematiche in precedenza richiamate che accrescono le difficoltà delle imprese italiane produttrici di olivo di oliva. (5-07018)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-07018

  In premessa vorrei ricordare che proprio lunedì al Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea, in tema di accordi commerciali con l'estero, il Ministro Martina ha ribadito la necessità di tutelare i nostri prodotti, facendo specifico riferimento ai recenti casi riguardanti l'olio d'oliva con la Tunisia o il riso con i Paesi Eba.
  Venendo al caso in oggetto, ricordo che, al fine di alleviare le difficoltà economiche della Tunisia dopo gli attentati terroristici dello scorso giugno, l'Unione europea ha evidenziato la necessità di assistere detto Paese nella transizione politica ed economica, in modo concreto e mirato, con interventi che possano mostrarsi efficaci in tempi brevi.
  La Commissione europea ha quindi proposto, per le esportazioni tunisine di olio d'oliva nell'Unione, un contingente tariffario senza dazio, temporaneo e unilaterale di 35.000 tonnellate l'anno per due anni, fino al 31 dicembre 2017. Rilevo peraltro che le 35.000 tonnellate di olio sono relative all'intera Unione.
   Pur tenendo presente la particolare situazione politica che sta vivendo la Tunisia nonché il quadro politico in cui si inserisce la proposta della Commissione europea, nelle sedi competenti abbiamo più volte rappresentato la necessità di non penalizzare i prodotti italiani durante i negoziati di politica economica e commerciale.
  Per quanto riguarda le importazioni dal Marocco, evidenzio che l'accordo, in vigore dal 2012, ha concesso alcune liberalizzazioni ai prodotti marocchini, in particolare, a quelli ortofrutticoli e all'olio di oliva. Nel corso di questi primi tre anni di applicazione dell'accordo le importazioni di olio di oliva si sono attestate su quantitativi trascurabili. Nel primo semestre del 2015, sebbene sia stato registrato un incremento delle importazioni dal Marocco, le stesse rimangono estremamente limitate e tali da non determinare distorsioni sul mercato nazionale.
  Faccio infine presente che tutti i prodotti che hanno accesso al mercato europeo devono rispettare i requisiti di sicurezza e salubrità per il consumatore previsti dalla normativa europea e italiana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accordo di associazione CE

importazione comunitaria

Unione europea