ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 519 del 11/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 11/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/11/2015
Stato iter:
19/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/11/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
 
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 19/11/2015
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2015

SVOLTO IL 19/11/2015

CONCLUSO IL 19/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06939
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Mercoledì 11 novembre 2015, seduta n. 519

   PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   con la sua superficie di 114 chilometri quadrati, il lago di Bolsena è il più grande lago vulcanico d'Europa e il primo assoluto nella regione Lazio. In base all'applicazione delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE – rispettivamente indicate come «direttiva habitat» e «direttiva uccelli» – recepite in Italia dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357 dell'8 settembre 1997 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 120 del 12 marzo 2003, il lago fa parte dell'elenco dei siti di importanza comunitaria (SIC) e della rete europea di zona di protezione speciale (ZPS) destinate alla conservazione della biodiversità della rete ecologica denominata NATURA 2000. Inoltre, esso è classificato come area sensibile e vulnerabile (direttiva 2000/60/CE, decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152) a causa del lento ricambio delle acque;
   purtroppo, da lungo tempo, lo stato di salute del lago di Bolsena desta non poche preoccupazioni;
   è noto che la depurazione degli scarichi provenienti dai comuni circumlacuali avviene per il tramite di un collettore di raccolta dei reflui fognari che, unitamente alle 20 stazioni di sollevamento dislocate lungo il tracciato e all'impianto di depurazione ubicato nei pressi del fiume Marta, a circa 3 chilometri dall'incile, sono gestiti dalla società COBALB (comunità bacino lago di Bolsena spa);
   l'attuale situazione strutturale, però, del collettore per la raccolta dei reflui e della loro depurazione, è da tempo compromessa. Ciò ha determinato il mal funzionamento dell'intero circuito di sollevamento delle elettropompe delle stazioni del collettore lungo il semi-perimetro del lago il quale ha causato e continua a causare sversamenti di sostanze nocive nel lago;
   a questo si deve aggiungere il continuo sversamento nel lago di scarichi fognari civili che ha determinato, secondo le recenti indagini della «Goletta dei Laghi» di Fare Ambiente, un aumento dei fattori inquinanti;
   infatti, secondo il rapporto presentato nei giorni scorsi, su un totale di 8 punti analizzati, ben 6 sono risultati critici, precisamente nei comuni di Montefiascone (Foce torrente presso parco giochi), Capodimonte (presso spiaggia in Via Regina Margherita, tra Via dei Pini e Via degli Eucalipti), San Lorenzo Nuovo (Foce del fosso Ponticello e Località Prati Renari), Gradoli (Foce del fosso Cannello), tutti risultati «fortemente inquinati», ovvero che superano del doppio i parametri imposti dai valori limite decisi dalle norme sulle acque interne vigenti in Italia, per presenza di «microrganismi di origine fecale»;
   infatti, i parametri indagati dal laboratorio mobile della Goletta dei Laghi sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli, secondo le procedure indicate dal, decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 116) per individuare la presenza di scarichi civili non depurati. Un monitoraggio il cui obiettivo è quello di individuare e denunciare le pressioni inquinanti che gravano sul lago. Si tratta di scarichi il più delle volte provenienti dal territorio circostante attraverso fossi o piccoli corsi d'acqua che sfociano direttamente nel bacino lacustre, come per la maggior parte dei punti monitorati nel lago di Bolsena;
   i gravi fattori di inquinamento a cui è sottoposto il lago di Bolsena mettono a rischio la salute pubblica, considerata l'elevata presenza turistica nelle aree prospicienti il lago specialmente durante la stagione estiva –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda intraprendere al fine di garantire lo stato di salute del lago di Bolsena, nel rispetto comunque delle competenze in materia degli altri livelli istituzionali coinvolti, con particolare riferimento all'esigenza di evitare rischi di ulteriori procedure di infrazione da parte dell'Unione europea.
(5-06939)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-06939

  Con riferimento alle problematiche ambientali del Lago di Bolsena si rappresenta quanto segue.
  I Comuni che circondano il Lago di Bolsena-Bolsena, Montefiascone, Marta, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo – costituiscono l'agglomerato interamente servito da rete fognaria che convoglia i reflui al depuratore gestito dalla CO.BA.L.B. S.p.A. ubicato nel Comune di Marta. L'impianto in questione effettua il trattamento biologico secondario e la disinfezione finale dei reflui con il conseguente scarico nel fiume Marta, emissario e pertanto a valle del bacino drenante l'area sensibile del lago di Bolsena.
  I problemi di inquinamento concernenti i Comuni rivieraschi del Lago di Bolsena dipendono da una presunta inadeguatezza del sistema fognario che convoglia i reflui all'impianto di depurazione e sono stati oggetto del recente Caso EU Pilot 6800/14/ENVI avviato dalla Commissione Europea.
  La Regione Lazio, competente della manutenzione degli impianti, consultata più volte da questo Ministero, non da ultimo nel luglio 2015, ha riferito che la rete fognaria e l'impianto di depurazione siti nel Comune di Marta sono stati oggetto di continui investimenti tali da garantire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Negli anni 2012 e 2013 sono stati effettuati lavori di sostituzione di elettropompe ed adeguamento dei quadri elettrici e gruppi elettrogeni.
  La manutenzione dell'impianto garantisce il corretto funzionamento e i rapporti analitici mensili mostrano la conformità dei reflui ai limiti di legge. La Regione ha previsto un intervento, pari a circa euro 2 milioni, per la sostituzione delle parti vetuste; per tale operazione si svolgerà una gara con procedura aperta con inizio dei lavori previsto per il mese di aprile 2016 e conclusione degli stessi per novembre 2016. Gli interventi previsti in progetto garantiranno la piena conformità alla Direttiva 91/271/CEE e l'eliminazione degli sversamenti accidentali di reflui urbani nel lago.
  Relativamente allo stato di qualità ecologica delle acque del lago, ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, sullo stesso viene eseguito un monitoraggio di tipo operativo, che prevede quindi campionamenti annuali. Le pressioni che insistono sul lago sono di natura prevalentemente agricola (colture erbacee ed arboree lungo la sponda del lago) e in parte dovute a scarichi di reflui civili non intercettati dal collettore circumlacuale. In base ai risultati del monitoraggio 2011-2013 Arpa Lazio ha definito buono lo stato di qualità delle acque di Bolsena.
  Sulla base delle informazioni assunte dalla stessa Arpa Lazio risulta che nel corso della stagione balneare 2015 si sono verificati 2 episodi di chiusura temporanea di aree di balneazione per il superamento dei limiti previsti dalla normativa. Tutti gli altri controlli effettuati, circa n. 50, hanno messo in evidenza valori di escherichia coli e streptococchi fecali inferiori a quanto previsto dalla normativa in materia di acque di balneazione.
  Il buono stato ecologico del lago viene mantenuto anche grazie alla progressiva riduzione della somministrazione di fertilizzati a base di azoto e fosforo destinati alle colture agricole che insistono lungo le sponde del lago e comunque presenti nelle vicinanze dello stesso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

protezione dell'ambiente