ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06871

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 515 del 04/11/2015
Abbinamenti
Atto 5/06894 abbinato in data 19/11/2015
Atto 5/06897 abbinato in data 19/11/2015
Atto 5/06912 abbinato in data 19/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 04/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/11/2015
Stato iter:
19/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2015
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 19/11/2015
Resoconto AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/11/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2015

DISCUSSIONE IL 19/11/2015

SVOLTO IL 19/11/2015

CONCLUSO IL 19/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06871
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

   AIRAUDO e PLACIDO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il management della «Michelin» s.p.a., nota multinazionale francese delle gomme, ne ambito del piano strategico 2016-2020, che prevede un processo di ristrutturazione e riorganizzazione industriale a livello europeo, ha deciso di chiudere entro il 2018 tre siti produttivi tra i quali quello italiano di Fossano (CN), il maggior sito produttivo in Europa e che da solo occupa più di 400 dipendenti dei 578 coinvolti in Italia;
   quelli di Fossano, il cui impianto chiuderà i battenti entro la fine del 2016, non sono i soli lavoratori piemontesi travolti dal suddetto processo di ristrutturazione industriale: altri esuberi si registreranno ad Alessandria (30) e Torino (120);
   nonostante la Michelin spieghi comunque di voler continuare ad essere un'importante e solida realtà industriale, commerciale e logistica in Italia, grazie anche ad un piano strategico quinquennale supportato da un investimento di 180 milioni di euro finalizzato ad un significativo incremento della produzione italiana di pneumatici per auto, furgoni e camion, con riferimento al sito di Fossano, impegnato in gran parte nella produzione di gomme per mezzi pesanti, parla di una flessione dei volumi a partire dal 2009 del 45 per cento, che si traduce in una situazione di cronica non saturazione degli impianti, aggravata dalla crisi economica che ha colpito in misura pesante il mercato europeo degli pneumatici caratterizzato, peraltro, da un contesto altamente competitivo. Inoltre, sempre secondo l'azienda, il calo dei volumi dell'impianto di Fossano, deriverebbe dal fatto che i 2/3 dell'attuale produzione di cavi metallici standard è oggi acquistabile sul mercato a costi decisamente inferiori e che, pertanto, la fornitura di questi semilavorati, in una logica di ottimizzazione dei costi di tutta la filiera di produzione degli pneumatici, richiederebbe soluzioni economicamente sostenibili. In tal senso, l'azienda avrebbe precisato che tutta la produzione dello stabilimento di Fossano sarà acquistata da fornitori esterni o rilevata da altri stabilimenti del gruppo presenti in Europa, e dichiarato la propria volontà di avviare un trasparente confronto con i sindacati e di accompagnare nella ricerca di una soluzione ogni dipendente interessato nella ricerca di un impiego alternativo;
   sul versante occupazionale, la notizia dell'annunciata chiusura dello stabilimento di Fossano ha immediatamente destato viva preoccupazione per le sorti delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, che nel frattempo hanno preannunciato una stagione di scioperi e di mobilitazione. Accanto ad essi per esprimere la loro solidarietà si sono schierati: le organizzazioni sindacali, che non ritengono che la strategia dell'azienda sia supportata da una motivazione industriale fondata, il presidente della regione Sergio Chiamparino, che ha chiesto all'azienda un incontro con l'obiettivo di valutare e mettere in cantiere tutte le possibili iniziative tese a dare prospettive e certezze ai lavoratori coinvolti, ed il sindaco Davide Sordella, che ha promesso di impegnarsi a tempo pieno per trovare una soluzione ed ha invitato la popolazione a rimanere unita e solidale –:
   quali iniziative di competenza intendano urgentemente intraprendere al fine di evitare che il gruppo Michelin interrompa nei prossimi anni la sua produzione nel comparto italiano e se non ritengano di dover intervenire anche al fine di farsi garanti degli impegni assunti dall'azienda con lavoratori e sindacati e di salvaguardare i livelli occupazionali del sito produttivo di Fossano. (5-06871)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06871

  Le interrogazioni vertono tutte sulle ricadute occupazionali conseguenti al nuovo piano industriale annunciato dalla società Michelin Italia, pertanto fornirò per esse una trattazione congiunta.
  Preliminarmente, faccio presente che la società Michelin Italia è stata interessata negli ultimi anni da una profonda ristrutturazione aziendale realizzata attraverso investimenti da parte della medesima società e il ricorso agli ammortizzatori sociali. In particolare con decreto del Ministero del lavoro del 12 novembre 2009 è stato autorizzato il trattamento di integrazione salariale per il periodo dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2011. Successivamente, in conseguenza della complessità dei processi produttivi e della continua evoluzione tecnologica del mercato che hanno reso molto difficoltosa la completa realizzazione del predetto programma di ristrutturazione, la società ha richiesto la proroga del trattamento di integrazione salariale per ulteriori due anni. La proroga è stata autorizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, prima con il decreto n. 64585 del 5 marzo 2012 per il periodo dal 1o luglio 2011 al 30 giugno 2012 e, poi, con il decreto n. 76542 del 31 ottobre 2013 per il periodo dal 1o luglio 2012 al 30 giugno 2013.
  Lo scorso 3 novembre, Michelin Italia, al fine di migliorare la competitività delle sedi del gruppo presenti in Europa, ha annunciato la presentazione di un nuovo piano strategico, per il periodo 2016-2020. Tale piano, che prevede un investimento in Italia di 180 milioni di euro, è focalizzato su tre principali obiettivi:
   1) migliorare la competitività e l'efficienza dell'attività produttiva;
   2) razionalizzare l'attività dei prodotti semi-finiti;
   3) migliorare il servizio al cliente attraverso una riorganizzazione dell'attività logistica.

  Tale piano, tuttavia, determinerà:
   l'interruzione dell'attività di ricopertura degli pneumatici svolta nel sito di Alessandria che coinvolge circa 80 dipendenti;
   la chiusura dello stabilimento di Fossano (CN) dove viene prodotto un rinforzo metallico per gli pneumatici che coinvolge circa 400 dipendenti:
    la chiusura dello stabilimento di Tribano (PD) che svolge attività di logistica e coinvolge, oltre a 28 dipendenti della società, circa 100 lavoratori dell'indotto;
   la soppressione del magazzino dello stabilimento di Torino dove sono impiegati 120 dipendenti, a fronte del rafforzamento di centri di smistamento più piccoli.

  Nel rilevare che, ad oggi, non è stato richiesto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali alcun incontro per l'esame della situazione occupazionale, faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico – interessato della questione – ha assicurato la più ampia disponibilità ad aprire un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte. A tale proposito sono stati avviati i necessari contatti con i rappresentati delle parti al fine di concordare le modalità del confronto che, come richiesto da società e organizzazioni sindacali, si svolgerà, in una prima fase, nelle opportune sedi sindacali e poi, ove richiesto, presso il Ministero dello sviluppo economico. Al riguardo, informo che nel corso del primo incontro, che si è svolto lo scorso 16 novembre presso l'Unione industriale di Torino, le parti sociali hanno avviato il confronto sul predetto piano industriale ed hanno concordato di rinviarne il prosieguo alle date del 24 novembre e del 2 dicembre.
  Da ultimo, posso assicurare la massima attenzione e la presenza costante del Ministero che rappresento, in occasione dell'eventuale tavolo di confronto ministeriale in ordine alla vicenda posta all'attenzione con gli odierni atti parlamentari, al fine di individuare le soluzioni più idonee per salvaguardare i livelli occupazionali della società in parola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria della gomma

ristrutturazione industriale

cessazione d'attivita'