ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06712

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 506 del 20/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: LODOLINI EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2015
FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2015
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2015
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 20/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06712
presentato da
LODOLINI Emanuele
testo di
Martedì 20 ottobre 2015, seduta n. 506

   LODOLINI, GIULIETTI, FANUCCI, VALIANTE e MARCHETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni in Italia si sta registrando un preoccupante calo delle vaccinazioni tale da aver fatto registrare, da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, dati di copertura al limite della soglia di sicurezza tra cui un valore sotto il 95 per cento per poliomielite, tetano ed epatite, mentre il morbillo, parotite, e rosolia precipitano all'86 per cento con un calo del 4 per cento in un anno;
   superare la «soglia di sicurezza» significherebbe esporre la popolazione alla propagazione dei virus con conseguente contrazione di infezioni ed epidemie a volte anche mortali;
   tale flessione colpisce significativamente le Marche in particolare per il morbillo, la parotite e la rosolia. Difatti allo stato attuale tutti gli obiettivi di copertura definiti dal piano nazionale di prevenzione vaccinale 2012-2014 risultano essere disattesi con uno scostamento significativo come riportato nella delibera di Giunta regionale n. 540/2015 «Interventi regionali di attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018» (tabella 8.2);
   la copertura, in riferimento all'anno 2014 per le malattie di cui sopra, è risultata essere per la prima somministrazione (13-15 mesi) pari a 81,3 per cento, rispetto a un obiettivo di copertura nazionale del 95 per cento, e quindi con uno scostamento del –13,7 per cento, mentre per la seconda dose (5-6 anni) la copertura è risultata’ pari a 89,2 per cento, sempre su un obiettivo di copertura nazionale del 95 per cento, evidenziando quindi uno scostamento del –5,8 per cento. Questi dati sono molto significativi tanto da aver fatto registrare, a esempio per il morbillo, un particolare livello di guardia essendo passati, negli ultimi due anni, da uno stadio di «controllo della malattia» a un livello di «controllo limitato»;
   tale fenomeno di disaffezione alla prevenzione è in parte imputabile a una pericolosa campagna di contro-informazione antivaccinista che sta diffondendo preoccupazioni e messaggi errati quali ad esempio l'ipotesi di correlazione tra vaccinazione e altre malattie;
   si sta pertanto assistendo al potenziale ritorno di malattie infettive che si consideravano debellate, con un alto rischio per la salute pubblica;
   le vaccinazioni, così come confermato dall'Organizzazione mondiale della sanità, sono la più importante scoperta medica effettuata dall'uomo rappresentando uno degli interventi più efficaci e sicuri che ha permesso di debellare malattie infettive mortali;
   tale pratica, inclusa nei LEA (livelli essenziali di assistenza), è prevista dal piano nazionale di prevenzione vaccinale che pone come priorità di sanità pubblica la riduzione o l'eliminazione del carico delle malattie infettive prevedibili da vaccino attraverso l'individuazione di strategie efficaci e omogenee di implementazione sull'intero territorio nazionale;
   per le regioni, in attuazione del piano nazionale della prevenzione, relativamente alle azioni da attuare, dovrebbero assumere come macrobiettivo quello di «ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie» e obiettivi centrali quali: 1) «completamento dell'informatizzazione delle anagrafi vaccinali»; 2) «aumento della copertura vaccinale e l'adesione consapevole della popolazione generale e di specifici gruppi a rischio (operatori sanitari, adolescenti, donne in età fertile, popolazioni difficili da raggiungere); 3) «pianificazione della comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevedibili mediante vaccinazione»;
   il punto di forza della pratica vaccinale sta nella cosiddetta «immunità di gregge», ovvero nell'adesione di massa, che rende più difficoltosa la propagazione e la riproduzione dei microbi, tanto che le autorità sanitarie iniziarono a rendere obbligatoria la vaccinazione già dalla fine dell'Ottocento contro il vaiolo a cui fece seguito nel 1939 quella contro la difterite –:
   se sia intenzione del Governo proporre iniziative per il riconoscimento della «Giornata nazionale della vaccinazione», per favorire la corretta informazione scientifica alla comunità, valorizzando il ruolo strategico degli operatori sanitari e la loro formazione in merito, al fine di affermare gli innegabili benefici delle vaccinazioni e invertire il pericoloso fenomeno che, alimentando l'insicurezza sugli effetti e sull'efficacia delle stesse, sta determinando il preoccupante calo delle vaccinazioni. (5-06712)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

prevenzione delle malattie

politica sanitaria