ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06669

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 14/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
27/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/09/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 27/09/2016
Resoconto MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/10/2015

DISCUSSIONE IL 27/09/2016

SVOLTO IL 27/09/2016

CONCLUSO IL 27/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06669
presentato da
MAESTRI Patrizia
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   PATRIZIA MAESTRI e ROMANINI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   nel settembre 2010 la Grand Harbour Regeneration Corporation (GHRC), per conto del governo maltese, ha aggiudicato l'appalto per la realizzazione del Parlamento di Malta, progettato da Renzo Piano;
   tale appalto è stato aggiudicato alla Bovis Land Lease in qualità di General Contractor mentre la gara per la realizzazione delle attività ha visto diversi partecipanti, tra cui la Bib Jv, una joint venture di aziende tra le quali vi è la l'azienda di Bedonia (Parma) Cff Filiberti srl, che è stata incaricata della realizzazione delle facciate esterne in pietra del nuovo Parlamento (valore appalto: 8,3 milioni di euro) e, nell'ottobre 2010, anche delle facciate interne (valore appalto: 3,1 milioni di euro);
   la Cff Filiberti è un'azienda di eccellenza a livello mondiale nella estrazione e lavorazione di pietra, marmo e granito, che opera prevalentemente con l'estero. Occupa circa cento addetti (tra dipendenti diretti ed indotto) e rappresenta, ormai, uno dei pochi presidi occupazionali rimasti della montagna parmense, il cui patrimonio imprenditoriale si è fortemente depauperato in questi anni di crisi;
   i lavori di realizzazione del Parlamento maltese si sono conclusi a fine dicembre 2014 ed il 5 maggio 2015 si è tenuta, presso il nuovo palazzo, la prima seduta;
   l'azienda Cff Filiberti, a causa di un contenzioso in atto con le istituzioni maltesi per il mancato pagamento di una parte consistente delle prestazioni svolte, si trova ad affrontare una situazione di difficoltà che si sta manifestando nell'accumularsi di un arretrato di ormai tre mensilità nel pagamento dei lavoratori e nell'impossibilità di effettuare alcuni necessari ed urgenti interventi sotto il profilo della sicurezza sul lavoro, oltre a evidenziare una situazione di crisi finanziaria e di difficoltà di dialogo con gli istituti bancari che ne stanno mettendo a serissimo repentaglio la sopravvivenza;
   il 21 settembre si è svolto presso la provincia di Parma il tavolo istituzionale al termine del quale è stata definita la necessità che l'azienda elabori ed illustri uno specifico piano industriale entro la fine del mese di ottobre, ma anche l'opportunità di supportare l'impresa nel contenzioso in atto con le istituzioni di un Paese membro dell'Unione europea; –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza del contenzioso in atto tra la Cff Filiberti di Bedonia (PR) e le autorità maltesi e se non intenda intervenire al fine di agevolare i contatti tra le parti e facilitare così il risolversi di una situazione di crisi che coinvolge un'impresa sana, con un importante portafoglio di commesse ed in grado di competere con le migliori eccellenze mondiali, la cui situazione di crisi sta avendo, com’è inevitabile, un impatto negativo sulla tenuta sociale dell'intero territorio dell'appennino parmense. (5-06669)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 27 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06669

  Rispondo all'atto in esame anche con gli elementi pervenuti al Ministero dello Sviluppo economico anche da parte del Ministero degli Esteri.
  La vicenda commerciale della «CFF Filiberti srl», che si è aggiudicata un contratto per la realizzazione delle facciate del nuovo Parlamento maltese, disegnato dall'Arch. Renzo Piano, è stata seguita con molta attenzione dall'Ambasciata d'Italia a La Valletta sin dalle prime fasi. Michele Filiberti, titolare della società, ha infatti rappresentato nel novembre 2014 all'Ambasciata talune difficoltà nel vedersi riconoscere la corresponsione di consistenti costi extra per i lavori di costruzione del nuovo Parlamento di Malta, sostenuti in ragione di problemi riscontrati nella lavorazione della materia prima.
  Al riguardo, occorre precisare che la questione è di natura strettamente commerciale: il contratto assegnato alla «Filiberti» non è stato bandito dal Governo maltese, ma da una società pubblica, la «Grand Harbor Regeneration Corporation» (GHRC), dipendente dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
  Ciò nondimeno, l'Ambasciata si è subito attivata per fornire assistenza all'impresa italiana, avviando contatti con i responsabili della «Bovis Lend Lease» (la società multinazionale di consulenza che funge da «general contractor» per il progetto del Parlamento maltese) e con il Presidente della GHRC, nonché interessando l'Ufficio del Primo Ministro di Malta.
  I contrasti tra GHRC e Filiberti sarebbero nati a seguito di asseriti ritardi nel completamento dei lavori della nuova sede del Parlamento maltese, oggetto di ripetute audizioni con ampio risalto sulla stampa, che si sono infine conclusi nel maggio scorso con l'inaugurazione ufficiale alla presenza delle massime cariche istituzionali maltesi.
  Il committente, sin dall'estate 2014, aveva peraltro annunciato di aver richiesto il pagamento di multe alle ditte assegnatarie.
  2. Per quanto riguarda in particolare i contatti con la GHRC, compagnia pubblica maltese committente del progetto, l'Ambasciata è intervenuta in diverse occasioni affinché le istanze rappresentate dalla società italiana fossero prese nella dovuta considerazione, cercando di facilitare la ricerca di una soluzione bonaria fra le parti. La GHRC, da parte sua, ha fatto presente che la lavorazione della pietra ha rappresentato uno degli elementi più problematici dell'intero progetto, che vi sono stati consistenti ritardi nella consegna dell'edificio e che tutte le pendenze sarebbero state regolate con una sanatoria a fine 2013. Per quanto riguarda gli importi contrattuali, la GHRC si ha motivato l'impossibilità di modificare quanto «certificato contrattualmente» dal general contractor. La società GHRC ha rilanciato al contempo alcune rivendicazioni aggiuntive, ricordando le richieste di danni per completamento tardivo dei lavori e di alcuni «lavori correttivi» che andrebbero effettuati speditamente, trattandosi di edificio che ospita una delle massime istituzioni del Paese.
  3. Informa, inoltre, il Ministero degli esteri che le gravi implicazioni sul bilancio dell'azienda dei lamentati mancati pagamenti e il rischio concreto di fallimento sono stati sollevati anche in occasione della visita del Ministro Gentiloni a La Valletta lo scorso 10 marzo, perorando la causa di un rinnovato sforzo conciliativo tra le parti.
  4. Al fine di tutelare gli interessi dell'azienda italiana e favorire una rapida soluzione del contenzioso in corso, il citato Ministero ha riferito che l'Ambasciata d'Italia a La Valletta continuerà naturalmente a seguire da vicino la questione, sulla quale sarebbero stati, peraltro, avviati diversi procedimenti legali contrapposti in Italia e a Malta.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto sociale

crisi monetaria

aggiudicazione d'appalto