ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06659

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2015
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
15/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/10/2015
Resoconto DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2015
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 15/10/2015
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/10/2015

DISCUSSIONE IL 15/10/2015

SVOLTO IL 15/10/2015

CONCLUSO IL 15/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06659
presentato da
PESCO Daniele
testo presentato
Mercoledì 14 ottobre 2015
modificato
Giovedì 15 ottobre 2015, seduta n. 503

   PESCO, DADONE, DI VITA, ALBERTI, VILLAROSA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
con delibera n. 14/2014/G la Corte dei conti invitava l'Agenzia delle entrate a svolgere un'attività di audit «sul comportamento degli intermediari in potenziale conflitto di interesse, al fine di tutelare la libera scelta dei contribuenti»;
l'Agenzia, peraltro come rilevato dagli stessi giudici contabili all'interno della medesima delibera, avrebbe a suo tempo già registrato una serie di fattori di rischio nell'ambito dell'organizzazione dei caf e dell'assistenza fiscale. Il risultato delle azioni di verifica e monitoraggio svolte da parte dell'Agenzia delle entrate, confrontando le dichiarazioni a partire dal 2006, ha condotto alla rilevazione di irregolarità in quasi il nove per cento del campione osservato, complessivamente pari a cinquemila casi;
in particolar modo, secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, i caf interessati risultano essere, per il 2014, i seguenti: Caf Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Caf Associazione cristiana artigiani italiani (Acai), Caf Servizi di base collegato a Retre Iside Onlus, Caf Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Caf Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (Acli);
le tipologie di irregolarità sono, all'incirca nella parità dei casi, dipendenti o dalla mancanza di rispetto delle indicazioni e delle volontà espresse del contribuente, oppure dalla mancata archiviazione del modulo cartaceo originale presentato dal contribuente, rendendo impossibile la verifica della veridicità della erogazione –:
quando e in che modo il Ministro abbia avuto modo di venire a conoscenza delle informazioni e dei dati pubblicati nel corso del mese di settembre 2015 e se il Ministro, fatta salva l'attività di monitoraggio già avviata da parte dell'Agenzia delle entrate, non intenda assumere iniziative al fine di individuare e definire procedure e strumenti maggiormente efficaci tanto nella fase di vigilanza e controllo del comportamento degli intermediari, quanto nella fase di disincentivazione e sanzione degli stessi qualora fossero trovati in condizione di irregolarità.
(5-06659)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06659

  Gli Onorevoli interroganti prendendo spunto dalla delibera n. 14/2014/G della Corte dei Conti con la quale si invitava l'Agenzia delle Entrate a svolgere un'attività di audit «sul comportamento degli intermediari in potenziale conflitto di interesse, al fine di tutelare la libera scelta dei contribuenti», chiedono le iniziative intraprese dall'Agenzia delle Entrate a seguito della menzionata delibera.
  Al riguardo, l'Agenzia delle Entrate riferisce quanto segue.
  La funzione di audit ha posto in essere per il 2014 un'azione sull'intero territorio nazionale mirata, in particolare, alla verifica della corretta gestione delle scelte per la destinazione del 5 e dell'8 per mille dell'IRPEF e focalizzata nei confronti di alcuni CAF per i quali, in base agli elementi informativi a disposizione, emergessero dati significativi in relazione ai seguenti fattori di rischio:
   presenza sui siti web dei CAF di inviti diretti a destinare il 5 per mille a determinati beneficiari;
   esistenza di «collegamenti» tra il CAF e i potenziali beneficiari delle scelte (quali, ad esempio, quelli derivanti dall'essere espressione della medesima realtà associativa o eventuali rapporti tra i componenti degli organi sociali del CAF e i soggetti beneficiari);
   eventuali segnalazioni relative a irregolarità nella gestione delle scelte in argomento.

In esito alla suddetta analisi sono stati, quindi, selezionati i CAF indicati nella tabella che segue con accanto le associazioni che sono risultate ad essi «collegate», sottoposte nel 2014 a specifici controlli in merito alle modalità di gestione delle scelte della destinazione del 5 per mille dell'IRPEF.

  I controlli eseguiti hanno riguardato complessivamente n. 7.940 dichiarazioni relative agli anni d'imposta 2012 e 2013.
  L'attività di analisi e di controllo eseguita ha evidenziato talune criticità di seguito evidenziate.
  Il numero delle irregolarità e le risultanze complessive dei controlli svolti devono, tuttavia, considerarsi dati non definitivi in quanto sono tuttora in corso gli interventi presso le sedi legali dei Caf interessati.
  Nel corso di tali interventi saranno contestate ai Centri le irregolarità emerse dall'attività svolta sul territorio nazionale ed eseguiti gli approfondimenti necessari per individuarne cause e responsabilità, nonché per acquisire in merito eventuali osservazioni da parte dei Caf stessi. I controlli sono stati finalizzati a:
   rilevare eventuali ingerenze nel processo decisionale dell'utente del CAF che ne limitino l'autonomia nella effettuazione della scelta in argomento;
   individuare eventuali comportamenti fraudolenti, posti in essere nell'ambito dell'attività di assistenza fiscale, volti a procurare un indebito vantaggio economico a un determinato beneficiario;
   evidenziare eventuali criticità nello svolgimento delle attività correlate al processo in esame.

  Con direttiva prot. n. 85842 del 26 giugno 2014 l'Agenzia delle entrate – Direzione audit, ha fornito alle Direzioni regionali un piano di interventi mirati a controllare le modalità di gestione, da parte dei CAF, delle scelte della destinazione del 5 e dell'8 per mille dell'IRPEF.
  In particolare, sono stati previsti 78 interventi di vigilanza nei confronti di strutture periferiche, società di servizi e sedi legali di 5 tra i CAF individuati centralmente come «a rischio» di irregolarità per la gestione delle scelte.
  Ad oggi risultano eseguiti 73 interventi, mentre sono tuttora in corso i 5 interventi conclusivi presso le sedi legali dei 5 Caf interessati.
  Nel corso dei controlli, si è proceduto, tra l'altro, a selezionare un adeguato campione di schede relative alla scelta della destinazione del 5 per mille dell'Irpef al fine di verificare che:
   1. le schede recanti una scelta, in particolare quella a favore delle associazioni «collegate» ai CAF, siano effettivamente state sottoscritte dai contribuenti;
   2. quanto indicato dal contribuente nel mod. 730-1 corrisponda a quanto riportato nel prospetto di liquidazione elaborato dal CAF;
   3. in caso di schede prive di scelta, risulti correttamente trasmessa all'Agenzia l'informazione circa la mancata effettuazione della scelta in parola (rilevabile nel 2014 dalla ricevuta telematica della dichiarazione del contribuente, tramite l'applicativo «abilitazioni servizi telematici»).

  Considerato che le predette ricevute non recano l'indicazione dei beneficiari delle scelte effettuate, il riscontro circa la corrispondenza tra le scelte espresse dai contribuenti nelle schede in argomento e quanto trasmesso dai CAF all'Agenzia delle Entrate è stato effettuato confrontando i dati acquisiti dalle strutture di audit regionali in sede di vigilanza con quelli forniti da Sogei per il tramite della Direzione centrale servizi ai contribuenti dell'Agenzia delle Entrate.
  Ad oggi, sono stati conclusi 73 degli interventi di vigilanza programmati.
  Nel corso dei controlli svolti sono emerse le seguenti irregolarità, riguardanti complessivamente n. 735 dichiarazioni pari al 9,2 per cento del campione esaminato (7.940 dichiarazioni):

  1) Trasmissione di scelte relative alla destinazione del 5 per mille difformi dalla volontà del contribuente.

  Gli interventi di vigilanza svolti hanno consentito di rilevare che nel 4 per cento dei casi esaminati le scelte del contribuente non risultano trasmesse correttamente dal CAF.
  Va rilevato che nel 25 per cento delle irregolarità relative alle seguenti categorie:
   scelta non espressa ma trasmessa;
   scelta espressa ma non trasmessa correttamente;

  le scelte erroneamente trasmesse risulterebbero a favore dei beneficiari «collegati» al CAF, individuati in fase di selezione:

  2) Mancata conservazione delle schede relative alle scelte.
  La mancata conservazione, da parte del CAF, delle schede recanti la scelta del contribuente, è stata rilevata nel 5 per cento dei casi esaminati.

  3) Presenza di materiale pubblicitario relativo a potenziali beneficiari delle scelte.

  Nel 26 per cento degli interventi di vigilanza è stata riscontrata la presenza, nei locali destinati all'assistenza, di manifesti pubblicitari o di volantini volti ad orientare le scelte dei contribuenti a favore di determinati beneficiari. Nella maggior parte dei casi il predetto materiale era volto ad incentivare le scelte a favore di beneficiari individuati come «collegati» al CAF in fase di selezione.

  4) Ingerenza nel processo decisionale del contribuente.

  Nell'8,2 per cento degli interventi di vigilanza è stata rilevata una qualche attività di indirizzo della scelta del contribuente da parte degli operatori del CAF.
  Tale comportamento non è sempre adottato dagli addetti all'assistenza su indicazione del CAF ma a volte è frutto di iniziativa personale e volto a favorire beneficiari collegati a vario titolo agli stessi operatori.

  In conclusione, per quanto attiene i collegamenti tra Caf e soggetti beneficiari del 5 per mille, il collegamento, a vario titolo, tra CAF e soggetti beneficiari delle scelte in argomento, non è fenomeno infrequente.
  Nel 2014, quando è stata avviata l'attività di controllo in argomento, la scrivente aveva rilevato che sui siti internet di n. 16 CAF, pari a circa il 20 per cento dei CAF dipendenti operativi, erano presenti inviti a destinare la scelta del 5 per mille a determinati beneficiari o, comunque, link di collegamento ai siti dei predetti soggetti. In tali casi è emerso che spesso CAF e beneficiari delle scelte in argomento sono espressione della medesima realtà associativa.
  Per quanto attiene gli errori nell'attività di trasmissione delle scelte l'attività di audit ha posto in luce come in numerosi casi, da parte dei Caf controllati, risulterebbero commesse irregolarità nella trasmissione delle scelte del 5 per mille effettuate dal contribuente, come pure nella conservazione delle schede relative alle scelte.
  I CAF controllati, salvo diverso esito dallo svolgimento degli interventi conclusivi presso le sedi legali, non risulterebbero aver posto in essere adeguate misure di controllo interno sul processo di gestione delle scelte in argomento.
  L'attività di audit svolta ha evidenziato, altresì, che il contribuente non è in grado di esercitare un effettivo controllo sulla corrispondenza delle opzioni esercitate nel mod. 730-1 con quelle successivamente trasmesse all'Agenzia.
  Per il 2015 sull'attività in argomento, salvi eventuali problemi di carattere organizzativo/operativo, è stato programmato lo svolgimento da parte delle strutture regionali di audit di altri 153 interventi di controllo presso altrettante sedi di 7 diversi Caf.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

moralita' della vita economica

organizzazione senza fini lucrativi

associazione