ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06418

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 484 del 17/09/2015
Abbinamenti
Atto 5/08535 abbinato in data 06/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: DALLAI LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
FANUCCI EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/09/2015
Stato iter:
06/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2016
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/10/2016
Resoconto DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/10/2016

DISCUSSIONE IL 06/10/2016

SVOLTO IL 06/10/2016

CONCLUSO IL 06/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06418
presentato da
DALLAI Luigi
testo di
Giovedì 17 settembre 2015, seduta n. 484

   DALLAI, DI SALVO, MORANI, MORETTO, NARDI, FANUCCI, VAZIO, GHIZZONI, MARCO DI MAIO, GADDA, FREGOLENT e COPPOLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il gruppo Cesd Srl è un'azienda, attiva dal 1995 ad oggi, nei corsi di formazione e di insegnamento rivolti sia a soggetti che hanno come finalità, il recupero degli anni scolastici «persi» (grandi scuole), sia a studenti universitari che necessitano di aiuto per la preparazione degli esami (Cepu – Centro europeo preparazione universitaria);
   il gruppo presenta circa 120 sedi dislocate in tutta Italia e si avvale di circa tremila docenti denominati «tutor»;
   tali «tutor» sono stati, nella maggior parte, assunti nel corso degli anni con contratti di collaborazione atipici (co.pro., partite iva, lavoratori in somministrazione) nonostante si siano istaurati rapporti di lavoro spesso decennali;
   secondo quanto è emerso da organi di informazione nel mese di giugno 2015 il gruppo Cesd avrebbe chiesto tribunale di Milano il «concordato preventivo». La società verserebbe infatti da anni in una grave crisi finanziaria aggravata anche da contenziosi aperti con Inps ed Inal;
   tale crisi ha portato l'azienda a chiudere progressivamente le sedi presenti sul territorio nazionale ed a licenziare i dipendenti nel corso del 2015;
   sempre da quanto è emerso da fonti stampa i tutor con contratti di collaborazione non potrebbero accedere alle indennità di disoccupazione, in quanto l'azienda non avrebbe versato regolarmente i contributi previdenziali trattenuti al dipendente;
   con il Jobs Act è stata infatti istituita, anche per i collaboratori coordinati e continuativi ed a progetto, una indennità di disoccupazione denominata «Dis-Coll»; tale indennità spetta a chi ha perso il lavoro tra il 1o gennaio e il 31 dicembre 2015 ed è iscritto alla sola gestione separata dell'Inps senza essere né pensionato né in possesso di partita iva. Per ottenere questa indennità i collaboratori devono avere versato almeno 3 mesi di contributi a partire dal primo gennaio 2014, di cui una mensilità deve essere nel 2015 –:
   se quanto esposto in premessa relativamente al mancato pagamento, da parte del gruppo Cesd srl, dei contributi previdenziali trattenuti ai collaboratori con contratti atipici ed alla richiesta dell'azienda del «concordato preventivo», trovi conferma;
   quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda conseguentemente assumere affinché, anche nell'ambito della procedura di «concordato preventivo», il gruppo Cesd srl regolarizzi i contributi non versati per i propri dipendenti;
   se non ritenga indifferibile assumere iniziative per definire ulteriori norme di tutela per i lavoratori atipici affinché la «Dis-Coll» possa essere riconosciuta anche qualora sussistano delle irregolarità dei versamenti da parte dell'azienda al fine di non penalizzare ulteriormente tale categoria di dipendenti. (5-06418)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 ottobre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-06418

  Le interrogazioni degli Onorevoli riguardano entrambe il mancato versamento da parte del gruppo Cesd Srl dei contributi previdenziali ai fini dell'erogazione dell'indennità di disoccupazione e di maternità nei confronti dei lavoratori con rapporto di collaborazione.
  Al riguardo, è opportuno precisare, in via preliminare, che, in attuazione della legge delega n. 183 del 2014 (cosiddetto Jobs Act), il decreto legislativo n. 22 del 2015 ha dettato nuove norme in materia di ammortizzatori sociali, in conformità con l'articolo 38, secondo comma, della Costituzione, il quale sancisce il diritto dei lavoratori a forme di tutela contro la disoccupazione. Il medesimo decreto ha, tra l'altro, introdotto nuove norme in materia di indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione.
  In particolare, l'articolo 15 del predetto decreto ha istituito, in via sperimentale per l'anno 2015 – in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1o gennaio 2015 e sino al 31 dicembre 2015 – una nuova indennità di disoccupazione mensile (cosiddetta DIS-COLL) rivolta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione.
  Possono beneficiare dell'indennità tutti i collaboratori iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell'INPS, non pensionati e privi di partita IVA. Per beneficiare dell'indennità occorre, oltre lo stato di disoccupazione, che il soggetto interessato possa far valere tre mesi di contribuzione nel periodo intercorrente tra il 1o gennaio dell'anno precedente la cessazione del rapporto di lavoro e la data della cessazione stessa.
  Occorre, inoltre, che il soggetto interessato possa far valere nell'anno solare in cui si verifica la cessazione dal lavoro almeno un mese di contribuzione ovvero un rapporto di collaborazione di durata pari ad almeno un mese e che abbia un determinato rapporto reddituale.
Ciò detto, con riferimento alla situazione debitoria del gruppo Cesd Srl nei confronti dell'INPS per l'omesso versamento dei contributi previdenziali nei confronti dei propri collaboratori, l'istituto, a seguito di verifiche negli archivi della gestione separata, ha reso noto che, allo stato attuale:
   i crediti già transitati a Equitalia per la riscossione ammontano complessivamente a euro 27.226.588,00 (di cui 23.532.431,00 per contributi e 3.697.156,47 per sanzioni);
   i crediti in fase di trasferimento a, Equitalia), per l'anno 2015, ammontano a euro 2.080.727 (di cui euro 1.947.787,00 per contributi ed euro 132.9400 per sanzioni);
   i crediti in fase di accertamento amministrativo per l'anno 2016 ammontano a euro 389.124,00.

  Pertanto, alla luce della situazione di irregolarità contributiva del gruppo, l'Inps non ha potuto erogare la DIS-COLL ai tutors e ai collaboratori per i quali, peraltro, risulta inapplicabile – in quanto iscritti alla Gestione separata – il principio di automaticità delle prestazioni di cui all'articolo 2116 del codice civile, come da ultimo precisato nella circolare INPS n. 83 del 27 aprile 2015.
  Inoltre da informazioni acquisite presso il Ministero della giustizia, risulta che il 17 marzo scorso il Tribunale di Roma ha dichiarato il fallimento della Cesd Srl; nell'ambito di tale fallimento, il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Roma ha comunicato che è pendente un procedimento penale per il quale le indagini sono tuttora in corso e coperte da segreto investigativo.
  Con specifico riferimento al quesito inerente alla possibilità che la DIS-COLL possa essere riconosciuta anche qualora sussistano irregolarità contributive da parte dell'impresa, occorre precisare che ogni iniziativa in tal senso non può prescindere da uno specifico intervento normativo per il quale è necessario reperire la relativa copertura finanziaria.
  Da ultimo, informo dalle verifiche ispettive sinora svolte sono emerse potenziali anomalie nella gestione dei rapporti di lavoro e nelle tipologie contrattuali utilizzate dall'impresa. Segnalo, tuttavia, che nel corso dell'accertamento, la società ha mostrato un atteggiamento collaborativo chiedendo in diverse occasioni l'apertura di una procedura di conciliazione monocratica, ai sensi dell'articolo 11 del decreto legislativo n. 124 del 2004, al fine di rendere più celere il soddisfacimento dpi crediti dei lavoratori e il conseguente recupero contributivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

lavoro temporaneo

licenziamento