ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06415

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 484 del 17/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 17/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 17/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06415
presentato da
MANZI Irene
testo di
Giovedì 17 settembre 2015, seduta n. 484

   MANZI, CARRESCIA, LODOLINI e MORANI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   a fine agosto 2015, nel bacino galleggiante del porto di Livorno, è avvenuto un grave incidente che ha coinvolto la nave oceanografica Urania, in concessione al gruppo navale Azimut Benetti ed utilizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche per operazioni di ricerca;
   nell'incidente, avvenuto a seguito di un improvviso sbandamento della nave, è morto un elettricista, membro dell'equipaggio ed altri marittimi sono rimasti feriti, investiti da fusti, barili ed altro materiale di bordo che si è rovesciato;
   le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dell'area si sono rivelate particolarmente complesse per il pericolo di ulteriori spostamenti del carico e della nave, nonché per il rischio di affondamento della stessa;
   per chiarire la dinamica dell'incidente ed individuarne le responsabilità è stata inoltre aperta un'inchiesta per omicidio colposo, dato che la nave oceanografica si trovava nel bacino del porto di Livorno, dopo l'ultimazione dei lavori di ristrutturazione, al fine di ampliarne lo spazio e migliorare le operazioni di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche;
   oltre alle purtroppo già tragiche conseguenze arrecate dall'incidente, l'affondamento della nave Urania, rischia di produrre ulteriori danni per il ruolo strategico svolto dalla stessa nel campo della ricerca italiana;
   la nave, costruita all'inizio degli anni novanta, con una lunghezza superiore ai 60 metri e un'autonomia operativa di 45 giorni, è dotata di laboratori per analisi geologiche, chimiche e radiologiche e di un'avanzata strumentazione scientifica per la raccolta di dati di navigazione e geofisici sino alle massime profondità marine, che le hanno permesso di raggiungere nel tempo un successo scientifico paragonabile a quello dei mezzi navali dei principali centri di ricerca europei;
   sono oltre 300 le campagne oceanografiche che sono state condotte dalla nave Urania, ammiraglia della flotta del Consiglio nazionale delle ricerche nei mari italiani e mediterranei e di queste, ben 25 nel solo 2011, con 327 giorni-nave e il coinvolgimento di 277 ricercatori, afferenti al Cnr e ad altre istituzioni di ricerca italiane o estere;
   i risultati scientifici ottenuti grazie all'utilizzo della nave Urania sono testimoniati dal consistente numero di pubblicazioni, progetti e collaborazioni nazionali e internazionali sviluppati, come: il progetto del VII Programma quadro Eurofleets e SeaDataNet-II, per realizzare un'infrastruttura europea integrata di accesso ai dati marini; il progetto Magic finanziato dal Dipartimento della protezione civile ed il programma europeo E-Surfmar che ha visto l'installazione a bordo dell'Urania della stazione meteorologica Batos –:
   in che modo e con quali tempi il Governo intenda muoversi per quanto di competenza e, d'intesa con il Consiglio nazionale delle ricerche, per rimediare ai danni prodottisi a seguito del grave incidente, che ha coinvolto la nave oceanografica Urania e cosa intenda fare in futuro per permettere ai ricercatori dell'ente di fornire un importante contributo al rilancio della politica marittima di tutta l'Unione europea, dato che una qualificata rete di sinergie scientifiche e l'ausilio di una strumentazione così tecnologicamente avanzata hanno permesso all'Italia di raggiungere una posizione leader a livello europeo nel campo della ricerca marina. (5-06415)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nave

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