ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06254

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 475 del 04/08/2015
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 04/08/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/08/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06254
presentato da
PILI Mauro
testo di
Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

   PILI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   500 posti nella scuola sarda saranno potenzialmente occupati da insegnanti provenienti dalla Sicilia e Campania;
   nel contempo 4.000 insegnanti sardi senza futuro resteranno precari;
   saranno costretti ad emigrare anche 100 docenti (ingegneri e non solo) sardi che subiscono la riduzione dell'orario di tecnologia;
   oltre 4.000 insegnanti precari sardi resteranno senza futuro in graduatorie che non si esauriscono mai considerato che le promesse roboanti sono rimasti lettere morta;
   la farsa della riforma della scuola sta gettando il mondo della scuola nel buio più totale, con veri e propri drammi non solo nella gestione della vita professionale ma anche familiare;
   centinaia di genitori/docenti in questi giorni sono chiamati a scegliere tra la famiglia e il lavoro, rinunciare alla graduatoria che li potrebbe spedire come dei pacchi postali in tutte le regioni italiane, oppure fare le valigie e trasferirsi chissà dove;
   tra qualche giorno si completeranno le prime due fasi, cosiddette 0+A, che individuano i docenti che avranno il ruolo su cattedra in territorio regionale, e poi la «roulette russa» delle fasi B e C che si svolgeranno su base nazionale;
   gli effetti sono drammatici in Sardegna, più che in qualsiasi altra parte d'Italia, considerata la condizione insulare;
   4.000 docenti precari resteranno tali per due ordini di motivi: nel contesto nazionale ci sono docenti stranamente con punteggi elevatissimi di altre regioni italiane, vedi tra tutte Sicilia e Campania e poi perché la Sardegna, unica regione, non ha chiesto nemmeno un posto aggiuntivo;
   si tratta di un vero e proprio scandalo che sta mettendo in ginocchio la scuola sarda;
   occorre che il Governo e la regione (a parere dell'interrogante sempre silente e complice di questa situazione) si facciano carico di questo vero e proprio tracollo della scuola sarda;
   imperativo assoluto in questa fase è la formulazione di una richiesta immediata di tutti i posti aggiuntivi necessari senza perdere altro tempo;
   ci si trova dinanzi ad una situazione gravissima che avrà come effetto immediato che una ventina di docenti di scuola primaria ma, soprattutto, un centinaio di docenti della CdC A033 (tecnologia alle scuole medie) costretti ad emigrare;
   mentre per il resto d'Italia spostarsi può non essere un problema gigantesco, lo è per un sardo, almeno così pensa anche l'Unione europea, che annovera la Sardegna tra i territori colpiti dalla invalidante condizione di insularità, e perciò destinatari di deroghe e privilegi a ristoro;
   il dirigente scolastico responsabile dell'ufficio regionale della Sardegna si è dimostrato incapace di affrontare queste situazioni considerato che è stato l'unico in Italia a chiedere zero posti aggiuntivi rispetto all'organico di diritto;
   basterebbe, per esempio, ripristinare le ore di educazione tecnica da due a tre ore, come del resto ha disposto il Tar Lazio, e aumenterebbero di colpo le cattedre in Sardegna da 212 a 318 consentendo a tutti, iscritti alle graduatorie 2012 e ai pochissimi delle graduatorie ad esaurimento, di svolgere il proprio lavoro in Sardegna;
   si tratta di insegnamenti vitali come l'innovazione tecnologica, aumentata vertiginosamente e l'approccio alla tecnologia;
   materie decisive per il futuro che anziché essere implementate vengono drasticamente ridotte;
   si tratta di infondere ai futuri cittadini le competenze per sviluppare tecnologia ed in tal modo innovare;
   su un monte di 30 ore settimanali l'asse tecnologico-scientifico ha a disposizione la risibile quantità di 8 ore, 6 di scienze e 2 di tecnologia, con uno squilibrio ingiustificato e di fatto «masochistico»;
   la Sardegna con le competenze di circa cento docenti di A033, di estrazione ingegneristica e tecnico-scientifica, per introdurre al linguaggio della programmazione i giovani almeno all'uscita dalla scuola primaria si vede costretta a rinunciare a tutto questo per l'incapacità e irresponsabilità della regione e del Governo;
   tale privazione rasenta l'illegittimità, per manifesta illogicità ed incongruità come ha detto lo stesso Tar Lazio;
   il Comitato per la difesa della scuola sarda ha già annunciato azioni utili e improrogabili per costringere il Governo e la regione ad adottare iniziative concrete per scongiurare questa ennesima emigrazione intellettuale –:
   se non ritenga di attivarsi per concordare con la regione Sardegna un contingente importante di insegnanti aggiuntivi, stimati dai sindacati in 500 unità, per sopperire alle gravissime difficoltà della scuola sarda, sia per l'ampliamento dell'offerta formativa che per programmi tesi alla riduzione della gravissima dispersione scolastica che vede l'isola come prima regione scolastica;
   se non ritenga di dover attivare le procedure per eliminare le fasi nazionali e consentire agli insegnanti sardi di poter operare nell'ambito scolastico regionale e provinciale considerate le gravissime condizioni insulari e le impossibili condizioni di mobilità;
   se non ritenga di dover ripristinare le tre ore settimanali di educazione tecnica al fine di garantire agli studenti una più esaustiva formazione su materie fondamentali nell'era della tecnologia. (5-06254)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

tecnologia

abbandono scolastico