ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06218

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 472 del 30/07/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09740
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 05/08/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 30/07/2015
Stato iter:
05/08/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2015
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 05/08/2015
Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/07/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/08/2015

DISCUSSIONE IL 05/08/2015

SVOLTO IL 05/08/2015

CONCLUSO IL 05/08/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06218
presentato da
CATANOSO Basilio
testo presentato
Giovedì 30 luglio 2015
modificato
Mercoledì 5 agosto 2015, seduta n. 476

   CATANOSO, OLIVERIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
il batterio della cosiddetta Xylella fastidiosa è stato rilevato nella provincia di Lecce nell'ottobre del 2013 ed ha colpito gli ulivi del Salento costringendo le istituzioni locali ed il Ministero competente ad intraprendere drastiche misure di contenimento della diffusione del batterio;
nel mese di luglio del 2014 è stata pubblicata la decisione di esecuzione 2014/497/UE della Commissione, che ha disposto lo svolgimento di ispezioni per rilevare l'organismo nocivo ed ha stabilito una serie di disposizioni e misure per quanto riguarda le zone delimitate;
a seguire della decisione dell'Unione europea, sono state emanate numerose disposizioni destinate a contrastare, più o meno efficacemente, il diffondersi del batterio nel Salento, nel territorio della regione Puglia ed in quello nazionale;
da ultimo, è stata pubblicata la decisione di esecuzione 2015/789 della Commissione del 18 maggio 2015 relativa alle «Misure per impedire l'introduzione nell'Unione della Xylella fastidiosa»;
all'articolo 9 di detta decisione, la cui rubrica recita testualmente «Spostamento delle piante specificate all'interno dell'Unione», il comma 1 stabilisce che è vietato lo spostamento all'interno dell'Unione, all'interno o all'esterno delle zone delimitate, di piante specificate che sono state coltivate per almeno una parte del loro ciclo di vita in una zona delimitata stabilita ai sensi dell'articolo 4 (della stessa decisione);
il comma successivo indica tutte le deroghe al primo comma dell'articolo 9 della decisione 789;
quello che è accaduto nella realtà, invece, è che Paesi come la Francia hanno bloccato l'importazione di piante di ulivo salvo poi sbloccarla dopo aver ricevuto idonea documentazione da parte degli uffici regionali competenti circa la salubrità delle piante;
accade che quasi tutti gli Stati del Nordafrica hanno imposto divieti di importazione per i vegetali sensibili al batterio della Xylella fastidiosa;
questi divieti, al danno si è aggiunta la beffa, sono applicati a tutti gli operatori economici dell'intero territorio nazionale. I vivai siciliani, veneti, sardi o friulani non possono vendere le loro piante a causa di decisioni unilaterali da parte di Stati come la Francia, la Giordania, il Marocco, l'Algeria;
nell'immediatezza dell'accaduto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si è limitato a scrivere una nota a firma del Capo dipartimento delle politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale alle istituzioni europee;
a causa di un fenomeno circoscritto alla sola provincia di Lecce, che riguarda una specifica serie di alberi e piante e che, ancora oggi, non ha uniformità di pareri scientifici da parte del mondo accademico e della ricerca universitaria, un intero settore economico nazionale (il florovivaismo) rischia di pagare conseguenze gravissime;
una Nazione seria avrebbe reagito conseguentemente nei riguardi di Paesi di pari civiltà scientifica e istituzionale come la Francia e nei riguardi di Paesi vicini e con i quali s'intrattengono buoni rapporti diplomatici ed economici come quelli del Mediterraneo;
non si può consentire che gli operatori economici italiani subiscano una tale ingiustizia a tutto beneficio di altre economie che hanno minori controlli di natura fito-sanitaria;
a giudizio dell'interrogante si sarebbe dovuto fare di più e meglio nei riguardi delle istituzioni europee e della diplomazia degli altri Paesi extra-europei piuttosto che una semplice lettera di un Capo dipartimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali –:
a che punto sia l'attuazione delle misure richieste dall'Unione europea con la decisione 789/2015 per il contenimento e l'eradicamento di tutte le piante di ulivo infestate dal batterio della Xylella e quali iniziative abbia adottato il Ministro interrogato per sollecitare una maggiore efficacia nella lotta alla Xylella anche a livello territoriale;
quali altre iniziative intendano assumere i Ministri interrogati per risolvere le problematiche esposte in premesse. (5-06218)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-06218

  La complessa gestione dell'emergenza fitosanitaria legata alla diffusione del batterio da quarantena Xylella fastidiosa in Puglia ha visto il Governo, l'Unione europea e le istituzioni locali impegnate fin dal momento del ritrovamento. In questi mesi di lavoro sono state effettuate oltre 33 mila analisi, come certificato dalla «Relazione sullo stato di attuazione delle misure di contrasto alla Xylella fastidiosa in Italia» che abbiamo inviato alla Commissione europea il 6 luglio, che hanno portato a dichiarare il territorio italiano indenne da Xylella, ad eccezione delle province di Lecce e Taranto.
  Nessun altro Paese europeo ha messo in campo un così ampio sistema di analisi e su questa base stiamo lavorando sotto il profilo diplomatico per superare alcuni ostacoli che stanno danneggiando, senza giustificato motivo il nostro comparto florovivaistico. Al fine di contrastare tali misure restrittive, il Ministero è in costante contatto con i Servizi della Commissione europea per affrontare la questione con i singoli Paesi coinvolti. Le limitazioni adottate dalla Francia nei confronti delle piante da piantagione nazionali sono state eliminate in applicazione della Decisione (UE) 2015/789. Si fa presente poi che, in virtù del citato lavoro diplomatico, negli ultimi giorni l'Algeria ha eliminato il blocco per le piantine di fragola, mentre l'Albania applica il blocco solo per le piante di olivo provenienti dall'intera regione Puglia. Siamo inoltre intervenuti anche per risolvere il problema rappresentato dall'inserimento nella lista delle piante «specificate» come ospiti di Xylella del materiale di moltiplicazione della vite. Abbiamo svolto le analisi previste a livello internazionale in questi casi e che hanno richiesto 12 mesi di lavoro. Il periodo di osservazione, necessario a verificare l'evoluzione del batterio nella pianta, è terminato a fine luglio ed è ora possibile effettuare le osservazioni sugli isolati batterici estratti dalle piante sottoposte a prove e concludere ufficialmente il test. Alla fine di agosto sarà, quindi, possibile completare il dossier da sottoporre alla Commissione europea per richiedere lo stralcio della vite dall'elenco delle «piante specificate».
  Per quanto riguarda le azioni che il Governo sta mettendo in campo per il contenimento della diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, in attuazione alle misure richieste dall'Unione europea, è stato emanato il decreto ministeriale 19 giugno 2015, che rappresenta quindi la nuova base normativa per l'esecuzione degli interventi sul territorio nazionale. Il citato decreto, tra l'altro, ha incrementato le risorse umane e professionali a disposizione del Servizio fitosanitario nazionale per il contrasto della batteriosi. Il Consiglio dei ministri dello scorso 31 luglio ha poi stabilito la proroga per 180 giorni dello stato di emergenza in conseguenza della diffusione sul territorio della regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa.
  Vengono anche integrate le competenze del Commissario delegato nominato con l'ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile. Il Commissario potrà così proseguire nell'attuazione del piano, adottato anche per stralci, al fine di impedire l'ulteriore diffusione del batterio e gestire tutte le attività per raggiungere tale obiettivo.
  Faccio presente inoltre che, nelle more della definizione del nuovo piano generale, sono stati adottati i primi due stralci, che comprendono le prime azioni da effettuare sul territorio delle Provincie di Lecce e Brindisi, accentrando le attività in un unico soggetto ed incrementando così il coordinamento degli interventi.
  Il primo stralcio del piano, relativo agli abbattimenti delle piante infette nel comune di Oria, è stato già attuato e rappresenta la prima fase urgente di applicazione delle misure di eradicazione fuori dalla zona infetta.
  La decisione del Consiglio dei ministri rientra nel quadro più ampio di azioni che il Governo sta mettendo in campo nella gestione di questa emergenza fitosanitaria, a partire dall'attivazione per la prima volta in casi simili del Fondo di solidarietà nazionale con un primo stanziamento di 11 milioni per il ristoro dei danni subiti da agricoltori e vivaisti, che abbiano perso più del 30 per cento del valore della loro produzione.
  A livello nazionale si sta definendo un programma di ricerca molto ambizioso, a cui dovranno partecipare diverse istituzioni scientifiche e di ricerca, in particolare quelle pugliesi, con la creazione in Salento di un campo sperimentale dove testare le possibili soluzioni contro la fitopatia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo rurale

istituzione dell'Unione europea

politica agricola comune