ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06038

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 459 del 10/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/07/2015
Stato iter:
25/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 19/11/2015
Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE INTERROGANTE 19/11/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2015
Resoconto DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 25/11/2015
Resoconto GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/07/2015

DISCUSSIONE IL 19/11/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/11/2015

DISCUSSIONE IL 25/11/2015

SVOLTO IL 25/11/2015

CONCLUSO IL 25/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06038
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Venerdì 10 luglio 2015, seduta n. 459

   GRILLO, BARONI, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE e MANTERO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la nota della Corte dei conti, sezione di controllo per la regione siciliana, del 18 giugno 2015 prende in esame il piano di riequilibrio finanziario pluriennale II semestre 2014 del comune di Catania; tale piano è stato approvato con delibera consiliare n. 14 del 2 febbraio 2013;
   la verifica da parte della Corte dei conti del piano di riequilibrio finanziario pluriennale II semestre 2014 del comune di Catania nello specifico riscontra molteplici criticità a partire da:
    a) «il mancato raggiungimento dell'obiettivo connesso alla Misura 1 “rideterminazione aliquote e tariffe”»;
    b) «il mancato raggiungimento dell'obiettivo connesso alla Misura 2 “copertura dei costi di gestione dei servizi a domanda individuale”»;
    c) «il mancato raggiungimento dell'obiettivo connesso alla Misura 8 “gestione dell'indebitamento”»;
    d) «il mancato raggiungimento dell'obiettivo connesso alla Misura 9 “gestione del patrimonio”»;
    e) «la continua e reiterata violazione degli articoli 193 e 194 del TUEL (Testo unico delle leggi degli enti locali), poiché l'ente ha finanziato debiti fuori bilancio in assenza del riconoscimento preventivo da parte dell'organo consiliare, rinviando il relativo pagamento agli esercizi successivi”»;
    f) «con riferimento alle partecipazioni societarie e non detenute dall'ente si è evidenziata, inoltre, la mancata rappresentazione del quadro complessivo dei rapporti debito-credito esistenti nei confronti degli organismi partecipati”»;
   g) «si sono inoltre individuati i seguenti ulteriori profili di criticità, che potrebbero mettere a rischio la sostenibilità del piano di riequilibrio finanziario: le modalità di finanziamento delle passività emerse dopo l'approvazione del piano, ivi compresi gli ulteriori debiti fuori bilancio e l'aumento del disavanzo di amministrazione da euro 140.000.000,00 nel 2011 ad euro 143.000.000,00 nel 2013, quale ulteriore perdita di bilancio da ripianare”»;

   un'altra nota della Corte dei conti, sezione di controllo per la regione siciliana, del 18 giugno 2015, in merito al rendiconto 2013 del comune di Catania, evidenzia:
    1) «relativamente alla gestione di cassa: l'aumento dell'anticipazione di cassa inestinta al termine dell'esercizio al termine dell'esercizio da euro 49.445.678,80, relativa all'anno 2012, ad euro 115.537.641,01 nell'esercizio 2013, con aggravio degli oneri per interessi passivi»;
    2) «una situazione debitoria critica e non ancora definita che desta preoccupazione per le refluenze negative sugli equilibri di bilancio, in ragione dei seguenti fattori di criticità: la presenza, nell'esercizio 2013, di un consistente ammontare di debiti fuori bilancio (euro 122.835.691,85 da riconoscere, oltre l'importo riconosciuto nel corso del medesimo esercizio)»;
    3) «la violazione degli articoli 193 e 194 del TUEL per aver, l'ente finanziato, anche in passato, debiti fuori bilancio in assenza del preventivo riconoscimento da parte dell'organo consiliare e rinviato il pagamento ai successivi esercizi»;
    4) «criticità connesse alla spesa per il personale, con particolare riferimento: (...) c) alle nuove assunzioni di personale nel 2013 in presenza di una riduzione del personale di 106 unità; d) all'assenza di informazioni in merito agli incarichi di collaborazione autonoma, conferiti nell'esercizio 2013»;
    5) «il ricorso alle anticipazione di tesoreria, non può costituire uno strumento volto ad assicurare in modo costante e continuo un finanziamento per l'ente ma fisiologicamente, per risultare coerente con la previsione normativa, deve solo servire a garantire le risorse necessarie per affrontare eventuali momentanee carenze di liquidità dell'ente»;
    6) «il dato relativo al recupero dell'evasione tributaria è ancora più significativo dell'incapacità dell'ente di organizzare in modo efficiente i servizi interessati per favorire il necessario recupero delle risorse indispensabili per assicurare la sana gestione finanziaria dell'ente. Nell'esercizio 2013 risultano accertamenti relativi al recupero dell'evasione tributaria per complessivi 36,6 milioni di euro e riscossioni pari a 120 mila euro che rappresentano lo 0,3 per cento dell'accertato»;
    «si deve ricordare che l'imputazione delle spese di bilancio ad esercizi diversi da quelli di riferimento può costituire una delle fattispecie elusive attraverso la quale si aggirano i limiti imposti dalla normativa relativa al patto di stabilità»;

   il decreto-legge n. 267 del 2000 «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali» all'articolo 193, comma 1 prevede «Gli enti locali rispettano durante la gestione e nelle variazioni di bilancio il pareggio finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili recate dal presente testo unico (...)»;
   il comma 2 prevede: «Con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'ente locale, e comunque almeno una volta entro il 31 luglio di ciascun anno, l'organo consiliare provvede con delibera (...) del permanere degli equilibri generali di bilancio (....)»;
   il decreto legislativo n. 267 del 2000 «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali» all'articolo 194 il comma 1 prevede: «Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma 2, o con diversa periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: alla lettera b): “copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti costitutivi, purché sia stato rispettato l'obbligo di pareggio del bilancio (...)”» –:
   se intenda inviare un'ispezione del servizio ispettivo di finanza pubblica al fine di verificare la sussistenza dell'equilibrio di bilancio nel comune di Catania e quali eventuali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al riguardo.
(5-06038)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disavanzo di bilancio

debito

assunzione