ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05993

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 456 del 07/07/2015
Abbinamenti
Atto 5/07873 abbinato in data 23/06/2016
Atto 5/08415 abbinato in data 23/06/2016
Atto 5/08434 abbinato in data 23/06/2016
Firmatari
Primo firmatario: ARLOTTI TIZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
FAMIGLIETTI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
MARIANO ELISA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
LODOLINI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/07/2015
BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/07/2015
Stato iter:
23/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/06/2016
Resoconto ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/07/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/07/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/06/2016

DISCUSSIONE IL 23/06/2016

SVOLTO IL 23/06/2016

CONCLUSO IL 23/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05993
presentato da
ARLOTTI Tiziano
testo presentato
Martedì 7 luglio 2015
modificato
Giovedì 9 luglio 2015, seduta n. 458

   ARLOTTI, BECATTINI, MARCO DI MAIO, ROTTA, TERROSI, MARCHI, INCERTI, GADDA, ROMANINI, ZARDINI, MARIANI, FAMIGLIETTI, TIDEI, MANFREDI, MORANI, MARIANO, FRAGOMELI, GNECCHI, FABBRI, GALPERTI, GRASSI, CENNI, TINO IANNUZZI, AMATO, D'OTTAVIO, PATRIARCA, OLIVERIO, TARICCO, VENITTELLI, LODOLINI, MANZI, VERINI, LATTUCA, CAPONE, BERGONZI, BRANDOLIN. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
è al vaglio dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la possibilità di realizzare nel nostro Paese la consegna della posta a domicilio per giorni alterni;
tale cambiamento colpirebbe in 3 tranche il 25 per cento dei comuni italiani sotto i 30 mila abitanti e sotto i 200 abitanti di densità km/q, coinvolgendo oltre 5.200 comuni su poco più di 8.000 e oltre 15 milioni di cittadini;
nella sola provincia di Rimini, a titolo di esempio, sarebbero interessati 14 comuni su 26, ovvero tutta l'alta Valmarecchia e la Valconca con i comuni già più svantaggiati;
con l'adozione di questo nuovo piano da parte di Poste, l'Italia rischierebbe una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea, come anticipato a Poste e all'Agcom in una lettera informale fatta recapitare nei primi giorni di giugno, il cui contenuto è stato diffuso dai media;
lo Stato da tempo versa alle Poste un contributo per coprire parte dei costi del servizio universale;
la Federazione italiana settimanali cattolici ha già espresso la propria contrarietà all'eventuale recapito a giorni alterni dei «prodotti editoriali periodici quotidiani» ipotizzato dal documento «Consultazione pubblica sull'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale» del 27 marzo 2015;
senza il servizio universale (la consegna a domicilio 5 giorni su 7) vi sarebbero conseguenze pesanti sulla consegna dei quotidiani e di periodici a casa degli abbonati, con la penalizzazione dei giornali quotidiani e settimanali, spediti via posta, che basano il loro rapporto con gli abbonati sulla puntualità del recapito domiciliare;
la preoccupazione di FISC è stata ribadita dal suo presidente Francesco Zanotti anche in una recente riunione a Roma con i vertici di Poste italiane spa;
non pare appropriata la proposta di applicare la tariffa prioritaria, ritenuta dalla FISC provocatoria e fuori mercato –:
se il Ministro non ritenga opportuno intervenire urgentemente, per quanto di competenza, al fine di continuare a garantire il servizio postale universale in quella parte d'Italia già svantaggiata e per mantenere in vita le voci del territorio e quelle che favoriscono il pluralismo e la democrazia. (5-05993)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-05993

  Si risponde congiuntamente agli atti in esame, trattando gli stessi analogo argomento.
  In via preliminare si fa presente che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) per effetto del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214.
  Spetta all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, lettera c) e lettera e) del decreto legislativo n. 261 del 1999, rispettivamente la «adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale» e lo «svolgimento, anche attraverso soggetti terzi, dell'attività di monitoraggio, controllo e verifica del rispetto di standard di qualità del servizio postale universale».
  L'Autorità inoltre, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un'attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.
  Su tale aspetto, si evidenzia che l'Agcom con delibera 342/14/CONS, ha introdotto specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori.
  Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate.
  Il Ministero è in più occasioni intervenuto, pur avendo perso, come detto in premessa, le proprie finzioni di regolamentazione e di vigilanza, affinché ogni intervento di Poste Italiane fosse preceduto da una fase di effettivo confronto con le regioni e gli enti locali. Tale attività del Ministero ha dato luogo ad una effettiva modifica del piano di Poste italiane che si è basata su accordi realizzati nei diversi territori con i rappresentanti degli enti locali e delle regioni così come in più occasioni riconosciuto e apprezzato da questi ultimi.
  Il Ministero si è inoltre attivato nella fase di definizione del nuovo contratto di programma, nell'ottica di evitare ove possibile l'attuazione del piano di rimodulazione e razionalizzazione degli sportelli, ed ha concluso una fase di negoziazione con Poste Italiane che ha dato luogo ad una rilevante modifica del contratto stesso, nel quale si è scelto, con reciproco scambio di consenso sul testo finale, di ribaltare la prospettiva sinora tenuta assumendo una vera e propria linea di «politica industriale».
  La nuova impostazione si basa, infatti, sull'assunto che la capillarità della presenza di Poste non debba essere considerata più un peso o un onere bensì un asset strategico, un valore: dunque ogni chiusura, per quanto giustificata e dentro le regole del servizio universale, impoverirebbe un asset della società. In particolare, all'articolo 5 comma 5 del Contratto di Programma, Poste Italiane – anche tenuto conto del perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica – si è impegnata a ricercare e valutare prioritariamente ogni possibilità di potenziamento complessivo dei servizi, anche attraverso accordi con le regioni e gli enti locali; dando seguito all'indicazione del Ministero secondo cui che l'ipotesi di intervento in riduzione debba essere confinata come estrema ratio dopo aver considerato possibilità alternative.
  Poste Italiane, nella logica del potenziamento e di una maggiore efficienza dei servizi, dovrà valutare il rapporto costi-ricavi non sulla base del singolo ufficio postale ma in un ambito territoriale più ampio fino anche, ad esempio, a coprire una scala regionale.
  La società Poste Italiane dovrà valutare, prioritariamente alla decisione di rimodulazione e razionalizzazione, iniziative proposte da enti e istituzioni territoriali in grado di aumentare la redditività della rete degli uffici postali in un ambito territoriale. Tali proposte dovranno pervenire, a regime, entro il 30 settembre di ogni anno. La Società è tenuta a trasmettere il suddetto Piano all'Autorità entro il 1o luglio 2016.
  Al fine di seguire direttamente il nuovo processo di interazione tra gli enti locali e Poste Italiane, il Ministero ha inviato, all'inizio del mese di marzo, una lettera a tutti i Presidenti delle Regioni italiane, cui è demandato il compito di promuovere le suddette iniziative, invitando ad attivarsi, con sollecitudine, affinché siano tutelati i diritti dei cittadini soprattutto nelle zone maggiormente svantaggiate.
  Per quanto concerne gli effetti che, pur in presenza dei suddetti correttivi, il piano di razionalizzazione potrà avere sulle modalità di recapito sulle spedizioni postali di quotidiani e periodici settimanali ai lettori abbonati, va tenuto conto di quanto previsto dalla delibera Agcom n. 395/15/CONS e da un conseguente contenzioso tuttora in corso.
  In particolare, in base all'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo n. 261 del 1999, la suddetta Delibera dell'AGCom ha autorizzato Poste Italiane S.p.A., in qualità di fornitore del Servizio Universale postale, all'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale, da applicarsi in maniera graduale nell'arco del triennio 2015-2017. Sono previste, nello specifico, tre Fasi di implementazione, da avviarsi rispettivamente: a) non prima di ottobre 2015, b) ad aprile 2016 e c) a febbraio 2017. È pertanto attualmente in corso lo svolgimento della seconda fase.
  Tuttavia, la Delibera AGCom è stata impugnata con ricorso al TAR del Lazio che, con propria ordinanza (n. 4882/2016) ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
  Nel contempo, il Governo italiano, per affrontare le problematiche del settore dell'editoria, derivanti dalle modalità di recapito a giorni alterni, ha avviato un Tavolo di confronto presso il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio, con Poste Italiane e con i diversi rappresentanti istituzionali coinvolti, ai fini della negoziazione di un accordo generale per la previsione di un servizio integrativo nelle aree a giorni alterni.
  Sempre nell'ottica di far fronte alle problematiche espresse dal settore dell'editoria, nella legge di stabilità 2016 si è previsto che quota parte (da individuare) delle maggiori entrate derivanti dalle procedure di gara per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze in banda 3.6-18 GHz, sono destinate a promuovere la digitalizzazione dei contenuti editoriali e incentivare, per gli anni 2016 e 2017, nelle zone di consegna dei prodotti postali a giorni alterni, abbonamenti ai quotidiani in forma digitale.
  In ogni caso, l'AGCOM ha assicurato che, nell'ambito della propria attività di vigilanza, curerà il monitoraggio degli eventuali effetti del modello di recapito a giorni alterni sulla qualità del servizio universale e, ove nelle località riportate negli atti in esame, si riscontrino disagi o disservizi qualitativamente non in linea con gli standard previsti provvederà ad adottare i dovuti interventi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio universale

servizio postale

comune