ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05971

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 453 del 02/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: VALIANTE SIMONE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 02/07/2015
Stato iter:
14/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/03/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 14/03/2017
Resoconto VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/07/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

SOLLECITO IL 15/01/2016

SOLLECITO IL 25/10/2016

SOLLECITO IL 02/02/2017

DISCUSSIONE IL 14/03/2017

SVOLTO IL 14/03/2017

CONCLUSO IL 14/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05971
presentato da
VALIANTE Simone
testo di
Giovedì 2 luglio 2015, seduta n. 453

   VALIANTE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   si apprende dalla stampa e dall'amministrazione locale che il centro trasfusionale attivo presso l'ospedale «Luigi Curto» nel comune di Polla (SA) è stato soppresso con un provvedimento della regione Campania e convertito in solo centro di raccolta. Tale provvedimento diventa seriamente penalizzante per il locale presidio ospedaliero che, in questo modo, risulta essere depotenziato. La chiusura del centro trasfusionale risulterebbe essere in contrasto con il parere favorevole espresso dalla commissione regionale di verifica sia riguardo ai locali sia alla dotazione di apparecchiature. Il sindaco di Polla Rocco Giuliano, con delibera, ha dato incarico all'assessore Corleto, in qualità di avvocato, di adire la giustizia amministrativa ed impugnare il provvedimento regionale in questione. Viene evidenziato, anche dallo stesso sindaco, come la chiusura del centro trasfusionale sia in netto contrasto con il piano generale aziendale che prevede la presenza nel presidio ospedaliero locale di un centro trasfusionale e giova ribadire il ruolo fondamentale che ha il richiamato centro poiché è al servizio non solo del nosocomio di Polla ma di tutta l'area del Vallo di Diano e dei territori limitrofi –:
   di quali elementi disponga, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attivazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere con riferimento alla chiusura del centro trasfusionale dell'ospedale Luigi Curto, per scongiurare una lesione dei livelli essenziali di assistenza per un territorio già molto penalizzato per i servizi sanitari. (5-05971)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 14 marzo 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-05971

  La questione segnalata nell'interrogazione parlamentare in esame, ovvero la chiusura del centro trasfusionale attivo presso l'Ospedale «Luigi Curto» nel Comune di Polla (Salerno), deve essere inquadrata nel percorso di qualificazione del sistema trasfusionale, intrapreso con il regime di autorizzazione e accreditamento dei Servizi Trasfusionali e delle Unità di raccolta previsto dagli Accordi Stato Regioni del 16 dicembre 2010 (sui requisiti minimi) e del 25 luglio 2012 (Linee guida di accreditamento dei Servizi trasfusionali e delle Unità di raccolta), conclusosi il 30 giugno 2015.
  Secondo il percorso sopra delineato, le Regioni – previa visita di verifica della conformità ai requisiti previsti da parte di un « team» di ispettori, di cui uno appartenente all'elenco nazionale dei Valutatori del Sistema trasfusionale, istituito con Decreto del Ministro della salute 26 maggio 2011 e gestito dal Centro Nazionale Sangue (CNS) dell'istituto Superiore di Sanità – hanno autorizzato e accreditato i Servizi trasfusionali, le Unità di raccolta e le rispettive articolazioni organizzative, rispondenti a detti requisiti.
  Con Decreto n. 50 del 16 luglio 2014 il Commissario « ad acta» per il piano di rientro dal debito sanitario della Regione Campania ha approvato il percorso di accreditamento delle strutture del sistema trasfusionale campano, comprendente i Servizi Immuno-Trasfusionali (SIT), le Unità Raccolta Sangue associative (U.D.R.) ed i relativi punti di raccolta fissi e mobili loro afferenti; in base a tale percorso, l'apposita Commissione Regionale ha proceduto alla verifica presso tutti i presidi ospedalieri delle Aziende Sanitarie e delle Aziende Ospedaliere.
  In tale ambito, nel dicembre 2014 è stata effettuata, presso il Presidio Ospedaliero di Polla, la verifica, da parte dell'apposita Commissione Regionale, dei requisiti previsti per le Unità di Raccolta dal DCA (Decreto del Commissario ad acta) n. 50/2014, tesa ad accertare l'idoneità dei locali, delle attrezzature, delle tecnologie applicate, delle procedure e delle erogazioni di prestazioni proprie di un Servizio Immuno Trasfusionale.
  A seguito di tali accertamenti, dopo i rilievi mossi dalla Commissione, la Giunta Regionale Campana ha disposto la conversione del suddetto Servizio Trasfusionale in Centro di raccolta sangue collegato al Centro trasfusionale di Battipaglia.
  Nel caso del Centro trasfusionale di Polla, quindi, come segnalato anche dal CNS (Centro Nazionale Sangue), risulta che la Regione Campania, con Decreto Dirigenziale n. 88 del 8 giugno 2015, ad integrazione del precedente Decreto Dirigenziale n. 72 del 30 aprile 2015, ha stabilito «l'accreditamento con condizione» dell'Unità di Raccolta del P.O. (Presidio Ospedaliero) di Polla, quale articolazione organizzativa del P.O. (Presidio Ospedaliero) «S. Maria della Speranza» di Battipaglia.
  L'accreditamento «con condizione» è stato, pertanto, determinato dal rilievo delle non conformità emerse nel corso della verifica istituzionale espletata dal nucleo di verifica regionale nel dicembre 2014.
  In particolare, è stato assegnato alla ASL di Salerno il compito di integrare il piano di miglioramento per la risoluzione delle non conformità, con specifiche azioni volte al superamento delle criticità rilevate.
  Dunque, con i citati decreti del 2015, la Regione ha stabilito che, in base ai requisiti di autorizzazione/accreditamento di cui agli Accordi Stato Regioni del 2010 e del 2012 citati, l'attività accreditabile al Centro trasfusionale di Polla era soltanto quella di raccolta, nella qualità di articolazione organizzativa del P.O. «S. Maria della Speranza» di Battipaglia, il quale risulta svolgere, invece, tutte le attività trasfusionali, ossia non solo le attività di raccolta, conservazione e distribuzione del sangue e degli emocomponenti, ma anche di assegnazione degli emocomponenti ai pazienti e di medicina trasfusionale.
  Peraltro, in base a quanto fornito dal CNS (Centro Nazionale Sangue), i dati relativi alla attività 2014 del Centro trasfusionale di Polla risultano essere: 3173 donazioni di sangue intero, raccolte e lavorate per la produzione di emocomponenti; 714 unità di concentrati eritrocitari, cedute ad altri servizi trasfusionali all'interno della Regione; 443 unità di concentrati eritrocitari, trasfuse in regime ambulatoriale, 2186 unità di concentrati eritrocitari, trasfuse in regime di ricovero, per un numero complessivo di 652 pazienti trasfusi nell'anno.
  Poiché i dati relativi alla quantità degli emocomponenti prodotti dalla lavorazione del sangue intero raccolto risultavano lontani dai numeri individuati dall'Accordo Stato Regioni 25 luglio 2012 (Linee guida per l'accreditamento) – almeno 40.000 unità/anno – quali masse critiche minime a garanzia della qualità e sicurezza dei processi produttivi e della sostenibilità in termini di risorse dedicate, la Regione Campania, in coerenza con le Linee guida di accreditamento dello stesso Accordo 2012, ha provveduto a razionalizzare le attività in parola.
  Per tali motivi la Regione Campania, come previsto dai decreti dirigenziali del 2015, ha individuato il Centro di Polla come articolazione organizzativa del P.O. «S. Maria della Speranza» di Battipaglia, accreditandolo soltanto per le attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti, in linea con il conseguimento di obiettivi di miglioramento complessivo della qualità, non solo per la trasfusione clinica, ma anche per la fornitura del plasma come materia prima per la produzione di farmaci plasmaderivati, in una Regione ancora lontana dall'autosufficienza per questi prodotti.
  Da ultimo si segnala che, come indicato di recente dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Salerno, la Direzione Generale dell'Azienda Sanitaria Locale di Salerno ha comunicato che lo scorso mese di gennaio, il Commissario « ad acta» per il Piano di Rientro dal debito sanitario campano ha proceduto all'approvazione dell'Atto della ASL di Salerno che ha previsto per il presidio ospedaliero di Polla una Unità Operativa Semplice di raccolta e conservazione del sangue, in collegamento con la Unità Operativa Complessa di «Immunoematologia e Medicina Trasfusionale» del presidio ospedaliero di Battipaglia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

spese sanitarie

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