ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05954

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 452 del 01/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: CIRACI' NICOLA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
02/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/07/2015
Resoconto CIRACI' NICOLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 02/07/2015
Resoconto CIRACI' NICOLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/07/2015

SVOLTO IL 02/07/2015

CONCLUSO IL 02/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05954
presentato da
CIRACÌ Nicola
testo di
Mercoledì 1 luglio 2015, seduta n. 452

   CIRACÌ e FUCCI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la gangliosidosi-GM1 è una rara malattia ereditaria da accumulo lisosomiale a trasmissione autosomica recessiva causata dal deficit totale e parziale dell'enzima lisosomiale beta-galattasidasi. Tale deficit porta ad un accumulo di sfingolipidi, in particolare ganglioside GM1, nel cervello, e negli organi viscerali inducendo la morte; la patologia si manifesta quando un bambino eredita una coppia di geni GLB1 mutati da entrambi i genitori che sono portatori sani, in tal caso, ci sarà una possibilità su quattro che il figlio erediti il gene difettoso da entrambi e che ne sia quindi affetto;
   la malattia è pan-etnica, anche se la prevalenza mondiale non è nota. La prevalenza alla nascita è stimata in circa 1:100.000-200.000 nati vivi. È stata osservata una prevalenza elevata a Malta e in Brasile, nella popolazione cipriota e nelle popolazioni Rom;
   in base all'età di esordio, sono stati identificati tre tipi di gangliosidosi GM1:
    una forma grave infantile a progressione rapida, che esordisce prima dei 6 mesi di vita (gangliosidosi GM1 tipo 1) con aspettative di vita molto basse, i bambini che ne sono affetti generalmente non superano i tre anni di vita;
    una forma tardo infantile o giovanile ad esordio fra i 7 mesi e i 3 anni di vita, con progressione più lenta rispetto al tipo1 ma con ritardo dello sviluppo motorio e cognitivo (gangliosidosi GM1 tipo 2) e con aspettative di vita altrettanto basse;
    una forma cronica dell'adulto ad esordio tra i 3 e i 30 anni (gangliosidosi GM1 tipo 3), caratterizzata primariamente da distonia generalizzata;
   la gravità della malattia dipende dai livelli di attività della beta galattosidasi;
   la sintomatologia è variabile e la diagnosi può essere difficile a causa dell'ampio spettro clinico della malattia, la prognosi dipende infatti dal tipo di gangliosidosi GM1 ed è estremamente sfavorevole nella forma infantile grave, mentre è variabile nella forma adulta cronica, ma il decorso è comunque sempre invalidante e la progressione fino all’exitus irreversibile. Il trattamento dei pazienti è sintomatico e di supporto, ma esso non altera in maniera significativa il corso della malattia e, a tutt'oggi, non esiste alcun trattamento medico effettivo. Attualmente la terapia mirata a ridurre la sintesi del substrato naturale dell'enzima stesso, che dovrebbe rallentare il decorso della malattia, è in «uso sperimentale» nelle forme ad esordio tardivo;
   Paola è una bambina di appena 2 anni, che dall'età di 6 mesi combatte contro questa patologia, Giuseppe è un bambino di 3 anni che dall'età di 1 anno combatte contro questa patologia, Daniela è una ragazza di 14 anni che dall'età di 5 anni combatte contro questa patologia, Antonio ha 6 anni e dall'età di 3 anni combatte contro questa patologia (potremmo menzionarne ancora tanti altri) e, a meno che la ricerca, che come spesso accade in Italia è scarsamente finanziata, non faccia significativi progressi, la malattia è destinata irrimediabilmente ad avanzare. La ricerca però è la sola speranza per tutti questi bambini;
   l'ultimo progetto di ricerca finanziato in Italia risale al 1999 e con l'ultima raccolta fondi Telethon ha destinato allo stesso appena 36 mila euro –:
   per quale ragione a tutt'oggi non siano stati destinati fondi statali alla ricerca sulla gangliosidosi GM1 producendo così un grave ritardo nel contrasto alla patologia e se intenda predisporre iniziative urgenti ed immediate e per sostenere la ricerca sulle malattie rare in favore dei bambini come Paola, e di tutti coloro che sono affetti da patologie alle quali è riservata un'attenzione minore. (5-05954)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-05954

  Preliminarmente, occorre rappresentare che il Ministero della Salute per il finanziamento dei progetti di ricerca finalizzata segue, ormai da anni, una politica fortemente selettiva, al fine di stimolare gli istituti di ricerca verso un innalzamento dei livelli di qualità della ricerca biomedica. Coerentemente con la scelta appena indicata, l'Amministrazione, in accordo con la Commissione per la Ricerca sanitaria, ha impostato il finanziamento della ricerca su basi competitive, adottando una metodologia di peer review.
  Pertanto, il finanziamento della ricerca finalizzata non prevede la individuazione, da parte del Ministero, di tematiche specifiche, quanto, piuttosto, la presentazione da parte degli enti di ricerca (IRCCS, Regioni, IZS, ISS etc.) di progetti, che saranno valutati e eventualmente finanziati, come detto, sulla base di un sistema di referaggio affidato a valutatori internazionali.
  Il Ministero della Salute, in altre parole, ha deciso di lasciar «libera» la comunità scientifica del SSN nella scelta dei progetti da presentare, e ciò nella convinzione che essa sia il miglior giudice delle tematiche scientifiche da sviluppare.
  Accanto alla ricerca finalizzata, aperta, come detto a tutti gli enti del SSN, il Ministero destina una quota di finanziamenti agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), che operano sulla base di linee di ricerca triennali, in cui annualmente, ed in piena autonomia, sviluppano progetti mirati.
  Venendo al tema specifico dell'interrogazione, si rappresenta che sul tema delle malattie rare il Ministero della Salute agisce attraverso l'Istituto Superiore di Sanità, cui è affidato il Centro nazionale per le malattie rare. Contatti sono in corso anche tra la scrivente Direzione e l'Associazione UNIAMO, che riunisce gran parte della Associazioni dei pazienti affetti da malattie rare, al fine di acquisire utili elementi direttamente dai cittadini colpiti da tali patologie e dai loro familiari.
  Inoltre, il Ministero cofinanzia a livello comunitario i progetti ERANET Malattie Rare, che quest'anno ha visto oltre 200 progetti presentati da consorzi di ricerca tra istituti delle diverse nazioni. Purtroppo, nessun progetto riguarda la Gangliosidosi GM1, così come nel Bando per la ricerca finalizzata non risulta presentata alcuna richiesta tra i circa 3000 progetti sottoposti a valutazione.
  Si rileva, altresì, che a livello mondiale si registrano solo due pubblicazioni su questa malattia nel corso del 2015, due nel 2014 e 5 nel 2013.
  Dai dati in possesso di questa Direzione, la prevalenza in Italia è di dieci-dodici casi, cinque dei quali sono regolarmente seguiti dall'IRCCS Ospedale Bambino Gesù. Gli altri casi sono seguiti dall'AOU Meyer di Firenze, dall'Università di Padova, dal Policlinico Umberto I di Roma, dal Policlinico di Bari e da quello di Catania. Tali pazienti sono attualmente sottoposti – sotto controllo del Comitato etico – a terapia a base di Miclustat, farmaco sviluppato per la malattia di Gaucher, che potrebbe fornire elementi utili per lo sviluppo di ricerche future. Inoltre, è da segnalare che l'utilizzo dello stesso trattamento sta favorendo l'aggregazione dei centri interessati in un network per coordinare l'assistenza ai pazienti affetti da tale patologia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

politica sanitaria

ricerca medica