ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05943

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 452 del 01/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO FABRIZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2015
FAENZI MONICA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2015
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
02/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/07/2015
Resoconto DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2015
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 02/07/2015
Resoconto DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/07/2015

SVOLTO IL 02/07/2015

CONCLUSO IL 02/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05943
presentato da
DI STEFANO Fabrizio
testo di
Mercoledì 1 luglio 2015, seduta n. 452

   FABRIZIO DI STEFANO, RUSSO, FAENZI e RICCARDO GALLO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il 28 maggio scorso la Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea ha ricevuto una lettera di costituzione in mora da trasmettere al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nella quale si notifica che in seguito a una denuncia pervenuta alla Commissione «viene richiamata l'attenzione dell'Italia sulla legge dell'11 aprile 1974, n. 138»;
   la Commissione europea ha dunque inviato una diffida all'Italia per imporre la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito nella fabbricazione dei prodotti lattiero caseari, così come previsto dalla legge nazionale n. 138 del 1974;
   la legge nazionale in questione, in vigore dal 1974, ha garantito il primato della produzione lattiero casearia italiana, che riscuote un apprezzamento crescente in tutto il mondo dove le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate del 9,3 per cento nel primo trimestre del 2015;
   la richiesta della Commissione europea intende consentire la produzione di «formaggi senza latte» con la conseguenza che in caso di mancata ottemperanza della denuncia prenderà avvio la procedura d'infrazione da parte dell'organismo comunitario nei confronti dell'Italia;
   la normativa italiana attualmente in vigore, secondo la Commissione rappresenterebbe una restrizione alla libera circolazione delle merci, dato che nel resto dell'Unione europea i cosiddetti «latticini senza latte» sono di utilizzo comune;
   questa decisione comporterà una scadimento della qualità media dei formaggi e degli yogurt italiani; un danno alla reputazione del Made in Italy alimentare nel mondo, nonché un flusso d'importazione di polvere di latte e latte concentrato, che ovviamente riguarderà le produzioni più scadenti e a prezzi più bassi e che farà diminuire gli introiti degli allevamenti italiani;
   in Italia esistono oltre 400 tipi di formaggi, frutto di una straordinaria diversità di climi, paesaggi, tecniche e di saperi che dovrebbero poter circolare liberamente in Europa per restituire valore ai loro luoghi di origine. Al contrario, l'Unione europea sta cercando di promuovere un'idea completamente diversa di cibo: un cibo diventato merce, disponibile in grandi quantità a prezzi sempre più bassi;
   la politica della qualità prevede disposizioni ad hoc per la protezione delle denominazioni di origine protetta (Dop) e delle indicazioni geografiche (Igp). La messa in mora inviata dalla Commissione europea pone a seri rischi la qualità della mozzarella di bufala, nonché alla qualità dei formaggi italiani, considerato che già da tempo l'Unione europea ha imposto la vendita nel nostro Paese di mozzarelle fatte all'estero con semilavorati industriali senza alcuna indicazione sull'etichetta;
   nell'ambito delle eccellenze a livello nazionale di produzione di mozzarella, la regione Campania ha espresso parere favorevole ad un nuovo disciplinare che innalza i livelli qualitativi di produzione per garantire prodotti freschi ai consumatori, consentendo al Consorzio di Tutela, di superare il tetto delle 60 ore, quale tempo massimo di stoccaggio che il latte può avere prima di essere trasformato;
   tale procedura innovativa, di fronte agli scenari europei prospettati dall'Unione europea, rappresenterebbe in realtà una modifica del disciplinare di produzione della mozzarella di bufala campana DOP; in quanto potrebbe rivelarsi un ostacolo fatale, poiché consentirebbe l'uso di latte congelato giustificato dalla necessità di accantonare le scorte di latte acquistate d'inverno, in quanto si produce di più e si consuma di meno, a differenza di quanto accade d'estate in cui si verifica il contrario –:
   quale sia la posizione del Governo in merito alle decisioni della Commissione europea e quali iniziative di competenza il Ministro intenda intraprendere al fine di tutelare il carattere di tipicità ed esclusività che rendono impareggiabile la mozzarella di bufala campana DOP ed i formaggi italiani considerato che l'utilizzo di latte congelato, così come previsto dalla Commissione europea, alimenterebbe un modello di agricoltura soggiacente al sistema industriale e sostanzialmente da esso dipendente, privo di sostenibilità e legame con i territori. (5-05943)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-05943

  Desidero preliminarmente assicurare i presentatori che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come ho avuto modo di specificare in riferimento ai quesiti posti da altri gruppi, fin dall'inizio della procedura avviata dalla Commissione, ha difeso l'impianto normativo vigente in Italia e continuerà a farlo inviando alla Commissione le proprie osservazioni nel rispetto dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
  Mi preme evidenziare, tuttavia, che la procedura di infrazione avviata dalla Commissione non riguarda i formaggi a denominazione di origine protetta, cui si applicano le disposizioni stabilite dai singoli disciplinari non solo sulla delimitazione della zona, sulle caratteristiche del prodotto e le tecnologie consentite, ma anche sull'origine della materia prima, sui suoi requisiti tecnologici e, in alcuni casi, anche sul regime alimentare degli animali che producono il latte destinato ad un certo tipo di formaggio.
  Ciò non comporta, tuttavia, una minore attenzione del Governo a questo ulteriore attacco rivolto al nostro impianto normativo che, sino ad oggi, ha assicurato ai prodotti italiani una notevole visibilità ed ottimi risultati in termini di immagine e di export.
  Con riguardo poi all'utilizzo di latte congelato per la produzione di mozzarella di bufala campana DOP, preciso che non risulta agli atti nessuna domanda di modifica in tal senso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera circolazione delle merci

prodotto lattiero-caseario

denominazione di origine