ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05939

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 452 del 01/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: SEGONI SAMUELE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 01/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 01/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
02/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/07/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
RISPOSTA GOVERNO 02/07/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 02/07/2015
Resoconto SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/07/2015

SVOLTO IL 02/07/2015

CONCLUSO IL 02/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05939
presentato da
SEGONI Samuele
testo di
Mercoledì 1 luglio 2015, seduta n. 452

   SEGONI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO e TURCO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   al 30 giugno 2014, la rete autostradale nazionale è composta da circa 6.757 chilometri di strade, mentre la rete stradale (strade statali, regionali, provinciali, comunali) è costituita da circa 837.500 chilometri di strade, la totalità delle quali è caratterizzata da un impianto tradizionale che prevede l'impiego dell'asfalto, una miscela di bitume (derivante dal petrolio) e inerti;
   gli obiettivi del «pacchetto clima-energia 20-20-20» varato dall'Unione europea (1o ridurre i gas ad effetto serra del 20 per cento o del 30 per cento in caso di accordo internazionale; 2o ridurre i consumi energetici del 20 per cento, aumentando l'efficienza energetica; 3o soddisfare il 20 per cento del fabbisogno energetico europeo con le energie rinnovabili) hanno determinato una accelerazione sulla ricerca di prodotti innovativi capaci di assorbire le sostanze inquinanti presenti nell'atmosfera;
   ad oggi esistono diversi ed innovativi esempi di «asfalto ecologico» che costituiscono una valida alternativa al tradizionale asfalto utilizzato per pavimentare le strade. A titolo di esempio è possibile citare:
    a) asfalto realizzato senza l'impiego di bitume o di altre materie prime non rinnovabili, ma ottenuto dall'impiego prevalente di materiali da riciclo come la plastica derivante dalla raccolta differenziata, o la gomma dei copertoni degli autoveicoli;
    b) asfalto fotocatalitico concepito per assorbire l'inquinamento ambientale attraverso il processo di fotocatalisi che velocizza l'ossidazione degli inquinanti come l'ossido di azoto, le polveri sottili e i VOC immessi nell'aria dagli scarichi delle automobili e da altre attività dell'uomo: l'innesto della reazione chimica avviene attraverso l'irradiazione solare e l'ele- mento che consente il verificarsi di questo fenomeno è il Biossido di Titanio;
    c) pavimentazioni stradali realizzate in cemento fotocatalitico, con malta a base di biossido di titanio;
   ad oggi agli interroganti risulta che l'asfalto ecologico sia scarsamente utilizzato in Italia, in parte a causa del costo più elevato dell'asfalto tradizionale. Il costo potrebbe tuttavia essere ridotto con le adeguate economie di scala, ad esempio l'acquisto da parte degli enti pubblici e dei soggetti gestori o concessionari di strade permetterebbe il decollo di questo settore emergente e il successivo abbassamento dei costi;
   i comuni di Roma e Milano hanno già realizzato alcune strade con ecoasfalto e l'asfalto fotocatalitico è stato utilizzato anche in altre strade minori –:
   quale sia sulle tratte stradali di propria competenza il grado di diffusione dei materiali innovativi come quelli precedentemente menzionati e, anche alla luce delle sue dichiarazioni in occasione degli «Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio» del 22 giugno 2015, se non intenda prevedere azioni che ne incentivino l'impiego su grande scala al fine di contribuire a ridurre l'impatto sulle emissioni in atmosfera. (5-05939)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 luglio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05939

  Per quanto riguarda la rete autostradale in concessione di competenza MIT, risultano eseguiti due interventi sperimentali di modesta estensione con utilizzo di bitume modificato con «polverino di gomma» come legante di pavimentazione flessibile e con elevate caratteristiche di fonoassorbenza.
  Il più importante di tali interventi è stato eseguito sull'Autostrada A24 nella parte prossima alla città di Roma. I risultati ottenuti, in merito alla fonoassorbenza, risultano soddisfacenti.
  Di contro, va evidenziato come l'utilizzo di detti materiali comporti un maggiore impegno di bitume e conseguentemente maggiori costi.
  Proseguiranno sperimentazioni e il MIT assicura il proprio impegno al fine di sensibilizzare le Società concessionarie nell'utilizzo di materiali innovativi.
  Per quanto riguarda, poi, le strade statali, ANAS informa che i materiali relativi alla produzione delle pavimentazioni di tipo innovativo sono oggetto di studi finalizzati a verificare le caratteristiche di abbattimento di alcune sostanze nocive derivanti dal traffico veicolare (biossido di titanio) o le loro proprietà di contenimento delle emissioni acustiche.
  La limitata diffusione di tali asfalti ecologici è dovuta, soprattutto, ai costi elevati dei materiali usati rispetto alle miscele tradizionali.
  In merito ai materiali foto-catalitici, ad oggi non sono state sufficientemente approfondite le caratterizzazioni delle prestazioni a lungo termine, in relazione agli inquinanti gassosi; ciò ha finora costituito un fattore che non ha incentivato gli investimenti nel settore.
  Quanto all'utilizzo del polverino di gomma proveniente dai pneumatici fuori uso (PFU), ad oggi risultano promettenti le prestazioni acustiche offerte dalle pavimentazioni che utilizzano tale materiale (finora, tuttavia, solo oggetto di sperimentazioni); ANAS segnala anche che il PFU è tuttora classificato come rifiuto di codice CER 160103 e, per quanto riguarda il suo reimpiego (cessazione della qualifica di rifiuto end-of-waste), non vi è al momento alcuna specifica direttiva in tal senso.
  Entrambi i sopracitati prodotti non risultano impiegati sulla rete nazionale, ma soltanto in alcuni specifici siti sperimentali, soprattutto in ambito urbano. Si evidenzia anche che per un più diffuso utilizzo di tali materiali è necessaria una normativa di tipo tecnico, a tutt'oggi non esistente.
  Infine, come il Ministro Delrio ha avuto modo di esprimere di recente, il tema della difesa del territorio è centrale per un futuro sostenibile e necessita della massima condivisione per il raggiungimento di risultati significativi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gas a effetto serra

agente inquinante dell'atmosfera

risorse rinnovabili