ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05927

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 452 del 01/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 01/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05927
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Mercoledì 1 luglio 2015, seduta n. 452

   DE ROSA, BUSTO, DAGA, TERZONI, MICILLO, MANNINO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia ha recepito la direttiva 2007/2/CE mediante il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32, «Attuazione della direttiva 2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE)», approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 ottobre 2009 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 56 del 9 marzo 2010 (Suppl. Ordinario n. 47);
   il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32, e successive modificazioni e integrazioni consente allo Stato italiano di partecipare all'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE) per gli scopi delle politiche ambientali e delle politiche o delle attività che possono avere ripercussioni sull'ambiente, stabilendo norme generali per lo scambio, la condivisione, l'accesso e l'utilizzazione, in maniera integrata con le realtà regionali e locali, dei dati necessari, al fine di migliorare la qualità, l'organizzazione, l'accessibilità e la condivisione delle informazioni territoriali, in modo da assistere le autorità preposte a una più puntuale definizione delle politiche e delle attività che possono avere un impatto diretto o indiretto sull'ambiente nonché di consentire ai cittadini interessati di accedere alle informazioni territoriali e ai relativi servizi;
   l'articolo 11 della direttiva INSPIRE ha previsto che gli Stati membri, entro il mese di novembre 2011, avrebbero dovuto istituire e gestire una rete per la prestazione di una serie di servizi per i set di dati territoriali e i servizi ad essi relativi tra i quali i servizi di ricerca che secondo quanto previsto dalla lettera a) del primo comma del citato articolo consentono «[..] di cercare i set di dati territoriali e i servizi ad essi relativi in base al contenuto dei metadati corrispondenti e di visualizzare il contenuto dei metadati»;
   i suddetti servizi, secondo quanto previsto dalle disposizioni attuative della direttiva INSPIRE, devono essere inseriti in un registro apposito in modo tale che possano essere interrogati e resi disponibili attraverso il portale europeo di INSPIRE accessibile al sito web www.inspiregeoportal.ec.europa.eu;
   il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32, e successive modificazioni e integrazioni, all'articolo 3, comma 2, designa il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare quale autorità nazionale competente per l'attuazione e l'ISPRA quale struttura di coordinamento anche ai fini del raccordo con la rete europea d'informazione e di osservazione in materia ambientale;
   il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32 e successive modificazioni e integrazioni all'articolo 5, comma 1, prevede che il Repertorio nazionale dei dati territoriali (RNDT) previsto dall'articolo 59 del Codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 2005 e successive modificazioni) costituisce il catalogo nazionale dei metadati relativi ai set di dati territoriali e ai servizi ad essi relativi e, ai sensi dell'articolo 7, comma 4, costituisce un servizio di ricerca al fine di cercare i set di dati territoriali e i servizi ad essi relativi in base al contenuto dei metadati corrispondenti e di visualizzare il contenuto dei metadati;
   il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, all'articolo 23, comma 12-quaterdecies, prevede che: «...la catalogazione e la raccolta dei dati geografici, territoriali ed ambientali generati da tutte le attività sostenute da risorse pubbliche è curata da ISPRA» e che «...con decreto del Presidente della Repubblica, sulla base di una intesa tra Presidenza del Consiglio – Dipartimento della protezione civile, Ministero della difesa, Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e regioni, adottata dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definite le modalità per la gestione della piattaforma e per l'accesso, l'interoperatività e la condivisione, anche in tempo reale, dei dati e delle informazioni in essa conservati, e gli obblighi di comunicazione e disponibilità dei dati acquisiti da parte di tutti i soggetti che svolgono tale attività con il sostegno pubblico, anche parziale». Il catalogo ISPRA risulta a oggi federato con il RNDT, assicurando una piena e reciproca interoperabilità;
   il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32 e successive modificazioni e integrazioni, all'articolo 6, comma 3-bis, prevede che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Consulta nazionale per l'informazione territoriale e ambientale, per il tramite della piattaforma di cui all'articolo 23, comma 12-quaterdecies, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, provvede affinché le informazioni, compresi i dati, i codici e le classificazioni tecniche, necessarie per garantire la conformità alle disposizioni di esecuzione di cui al comma 1, siano messe a disposizione delle autorità pubbliche o dei terzi a condizioni che non ne limitino l'uso a tal fine;
   il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 32 e successive modificazioni e integrazioni, all'articolo 7, comma 5, prevede, che nell'ambito del Sistema informativo nazionale ambientale (SINA) di cui alla legge 61 del 1994 avvenga la progressiva integrazione dei set di dati territoriali relativi a INSPIRE, a cura di ISPRA, con il fine di assicurare l'interoperabilità dei set di dati e dei servizi ad essi relativi;
   l'importanza del Sistema informativo nazionale ambientale, presso ISPRA e con la titolarità dell'intero Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, viene sottolineata anche dal disegno di legge n. 1458, all'articolo 11, sull'istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, già approvato dalla Camera dei deputati il 17 aprile 2014;
   nel quadro descritto risulta all'interrogante che ad oggi, l'Italia e il Ministero competente non abbiano ancora comunicato, ai fini dell'integrazione nel portale europeo i riferimenti ai richiamati servizi e che questo abbia prodotto da parte della Commissione europea in data 6 aprile 2015 l'apertura di un accertamento d'infrazione inviando la lettera di messa in mora articolo 258 TFUE (n. IT 7519/15/ENVI). A seguito di ciò il Ministero per mezzo di un suo consulente, in data 21 maggio 2015, ha risposto, comunicando via posta elettronica, che l'unico catalogo Nazionale è il Geoportale Nazionale, che contiene 311 metadati a fronte dei 17133 presenti nel RNDT (allegato 3 – Rapporto sul Monitoring); questo rispondendo solo in parte alle richieste formali della Commissione europea. Tale atto, se accertato, non assolvendo in pieno alle richieste della Commissione, porterà l'Italia alla sanzione amministrativa per infrazione con un aggravio di spesa di diversi milioni di euro. La registrazione del catalogo RNDT viceversa, oltre che essere richiesta dall'attuale quadro normativo, da un lato produrrebbe degli effetti virtuosi, poiché darebbe visibilità alle informazioni territoriali esistenti in Italia, incentivando la realizzazione di servizi innovativi da parte di pubbliche amministrazioni e soggetti privati e, dall'altro, risulterebbe estremamente semplice considerando che il nostro Paese ha da anni implementato un catalogo di metadati, così come previsto dal Codice dell'amministrazione digitale –:
   se il Ministro non ritenga di comunicare ufficialmente alla Commissione europea anche i riferimenti del catalogo nazionale dei metadati (Repertorio nazionale dei dati territoriali) gestito dall'Agenzia per l'Italia Digitale che è integrato con le consistenti attività di ISPRA in materia, permettendo di fornire una rappresentazione molto più esaustiva del patrimonio informativo dei dati territoriali, geografici e ambientali;
   se il Ministro non ritenga di nominare un nuovo punto di contatto nazionale ufficiale per INSPIRE verso la Commissione europea a sostituzione del dottor Fabio Annunziata, che dal marzo 2014 risulta non più nei ruoli del Ministero, riconoscendo il contributo degli altri soggetti nazionali, in particolare il ruolo di ISPRA quale struttura di coordinamento per l'implementazione di INSPIRE e valorizzando il ruolo della piattaforma di cui articolo 23, comma 12-quaterdecies, del decreto-legge n. 95 del 2012 come convertito dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012, di cui altresì fa esplicito riferimento il disegno di legge n. 1458 congiuntamente allo sviluppo del Sistema informativo nazionale ambientale, di cui già alla legge n. 61 del 1994;
   se il Ministro sia al corrente del ruolo di ISPRA come promotore del tavolo di coordinamento degli Organi cartografici dello Stato, definiti dal quadro normativo vigente, e come intenda sostenerlo e promuoverlo, anche alla luce delle premesse. (5-05927)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

catalogo

politica ambientale