ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05831

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 444 del 17/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
FARINA DANIELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/06/2015
Stato iter:
18/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/06/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 18/06/2015
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/06/2015

SVOLTO IL 18/06/2015

CONCLUSO IL 18/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05831
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 17 giugno 2015, seduta n. 444

   ZARATTI, PELLEGRINO, SCOTTO, QUARANTA, AIRAUDO, PLACIDO, RICCIATTI, FERRARA, MARCON, DURANTI, PIRAS, FRATOIANNI, MELILLA, FRANCO BORDO, COSTANTINO, DANIELE FARINA, GIANCARLO GIORDANO, KRONBICHLER, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, ZACCAGNINI e SANNICANDRO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative (cosiddetto decreto Milleproroghe) ha prorogato rispettivamente di quattro e sei mesi i termini stabiliti dall'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 133 del 2014 (cosiddetto decreto Sblocca Italia) per l'aggiornamento o la revisione delle concessioni autostradali anche mediante l'unificazione di tratte interconnesse, contigue ovvero tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria;
   in base ai nuovi termini, entro il 30 giugno 2015 (in luogo del 31 dicembre 2014) i concessionari dovranno sottoporre al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le modifiche del rapporto concessorio e il nuovo piano economico-finanziario, mentre entro il 31 dicembre 2015 (anziché il 31 agosto 2015) dovrà essere stipulato un atto aggiuntivo o una nuova convenzione unitaria;
   come ben noto, il meccanismo introdotto in materia di concessioni dall'articolo 5 del decreto-legge Sblocca Italia può dar luogo alla proroga automatica di fatto di concessioni in scadenza senza andare a gara, contrariamente a quanto previsto dalla normativa europea e dai principi di concorrenza ed economicità;
   tali criticità, peraltro evidenziate da lungo tempo dall'Autorità dei trasporti, dall'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato durante le audizioni parlamentari svoltesi durante l'esame del decreto Sblocca Italia, nonché dalla lettera inviata il 28 gennaio 2015 dall'ANAC tra gli altri al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono state ribadite in numerose occasioni direttamente dal dottor Raffaele Cantone che, addirittura, aveva chiesto esplicitamente al Governo di stralciare la norma relativa alla proroga delle concessioni autostradali prevista dal citato decreto Sblocca Italia e ulteriormente modificata dal decreto cosiddetto «mille proroghe» al fine di predisporre una legge organica che riguardi le concessioni autostradali;
   nei giorni scorsi, il capo del servizio di struttura economica della Banca d'Italia, dottor Paolo Sestito, audito in Commissione VIII nell'ambito dell'indagine conoscitiva in materia di concessioni autostradali, ha evidenziato come le concessionarie abbiano visto salire i propri proventi dai 2,5 miliardi di euro nel 1993 agli oltre 6,5 miliardi di euro nel 2012 grazie ad aumenti delle tariffe che, purtuttavia, non si sono tradotti in interventi per migliorare la rete in conseguenza di avvenuti rinnovi senza gara e per tempi troppo lunghi;
   in particolare, il dottor Paolo Sestito ha dichiarato che negli ultimi venti anni i ricavi delle concessionarie sono più che raddoppiati, passando da 2,5 miliardi di euro nel 1993 a oltre 6,5 miliardi nel 2012 e che tale crescita è prevalentemente da attribuire alla dinamica delle tariffe unitarie, cresciute più della dinamica generale dei prezzi;
    il traffico, infatti, specie negli anni della crisi, è evidentemente calato e l'aumento dei ricavi si spiega attraverso l'aumento delle tariffe: aumento giustificato sulla carta dagli investimenti effettuati per il potenziamento della rete, che purtuttavia nella pratica non risulterebbero essere stati fatti. Tra il 2008 e il 2013 gli investimenti delle concessionarie sono, infatti, rimasti stabili e non hanno seguito il profilo crescente definito nei piani di sviluppo annessi alle convenzioni siglate all'inizio del quinquennio;
   il dato finale, in sostanza, è che nonostante il mancato rispetto dei piani di investimento, alle concessionarie autostradali sono stati riconosciuti egualmente gli aumenti tariffari e i loro ricavi sono più che raddoppiati;
   il capo del servizio di struttura economica della Banca d'Italia ha, inoltre, evidenziato che ogni chilometro di autostrada a pedaggio genera annualmente in Italia ricavi medi per oltre 1,1 milioni di euro: 300.000 euro destinati allo Stato e 850.000 alle concessionarie. Queste ultime sono anche i principali beneficiari dei ricavi da sub-concessioni e da altre attività commerciali svolte sulla rete autostradale, senza considerare la quota di lavori affidati in house, quota che è calata nel corso degli ultimi anni ma che ha consentito guadagni enormi anche attraverso sistematiche revisioni dei costi grazie alle quali i concessionari hanno spuntato aumenti tariffari a doppia cifra, oltre a far lavorare le proprie imprese mediante l'affidamento diretto dei lavori;
   ad avviso del capo del servizio di struttura economica della Banca d'Italia il problema, in sostanza, sta nel fatto che le vigenti concessioni autostradali sono state tutte rinnovate senza passaggio per una gara pubblica e si caratterizzano per durate residue estremamente lunghe. Se l'obiettivo è il rilancio degli investimenti, questo deve essere assicurato attraverso misure che tutelino la concorrenza, garantendo l'individuazione del miglior offerente e la selezione delle opere in base a trasparenti analisi dei loro costi e benefici sociali;
   alla luce di quanto precede non si comprendono le ragioni per le quali il Governo non sia ancora intervenuto in modo immediato sul tema delle concessioni autostradali al fine di mettere a gara le concessioni come peraltro impone la normativa e non insistere nel cercare insieme ai concessionari ogni possibile scappatoia per prorogarne la durata –:
   quali iniziative normative urgenti intenda adottare il Governo alla luce dei gravi rilievi recentemente mossi dalla Banca d'Italia e prima ancora dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, l'Autorità di regolazione dei trasporti e l'Autorità anticorruzione al fine di modificare le disposizioni di proroga delle concessioni autostradali attualmente vigenti, affrontando in modo serio e trasparente il tema della concessioni autostradali in una nuova iniziativa normativa ad hoc. (5-05831)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05831

  Come rilevato dagli Onorevoli Interroganti, la materia delle concessioni autostradali presenta aspetti di particolare complessità che richiedono un adeguato approfondimento per corrispondere sia alle indicazioni della direttiva europea 23/2014 sulla durata delle concessioni sia le criticità segnalate in sede di audizione dall'ANAC, dall'Autorità di regolazione dei trasporti, dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato nonché dalla Banca d'Italia, che peraltro si condividono.
  Come segnalato ieri dal Ministro Delrio in sede di question time, la Commissione europea ha chiarito che, per quanto riguarda il prolungamento delle concessioni, bisogna attenersi strettamente alle regole stabilite in sede europea e cioè che il diritto a prolungamenti importanti delle concessioni è consentito solo in presenza di motivazioni stringenti ed efficaci e non in presenza di previsioni già contenute in precedenti piani economico-finanziari.
  Sul tema delle concessioni autostradali, in sede di disegno di legge di riforma del codice degli appalti e delle concessioni, sono state proposte anche delle modifiche normative che saranno presto all'esame della Camera dei Deputati. Il nostro impegno è quello di riportare tutto il tema delle gare e delle concessioni nell'ambito di una coerenza stringente con le direttive europee.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concorrenza

diritto comunitario

promozione degli investimenti