ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05777

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 439 del 10/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/06/2015
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/06/2015
Resoconto MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/06/2015
Resoconto MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/06/2015

SVOLTO IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05777
presentato da
MARIANI Raffaella
testo di
Mercoledì 10 giugno 2015, seduta n. 439

   MARIANI e BORGHI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il 19 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il regolamento (UE) n. 1375/2014 del 18 dicembre 2014 che sostituisce l'allegato III (caratteristiche di pericolo dei rifiuti) della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive;
   il 30 dicembre 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea la decisione della Commissione del 18 dicembre 2014 che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio;
   entrambi i provvedimenti europei sono entrati in vigore il 1o giugno determinando un disallineamento della norma nazionale (allegati D e I della parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni) rispetto al contesto europeo;
   in materia il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare stava intervenendo con specifico decreto interministeriale come previsto all'articolo n. 264, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni al fine di allineare la norma nazionale con le disposizioni comunitarie;
   il Consiglio di Stato, con parere del 15 maggio 2015, pur rilevando la necessità di un disposto normativo per uniformare le disposizioni nazionale a quelle europee, ha criticato la mancanza di alcuni necessari passaggi e ha evidenziato la necessità di ulteriori spiegazioni per motivare l'intervento con il decreto in parola;
   al momento la mancanza di indicazioni certe ed uniformi in materia di classificazione sta generando sul territorio nazionale gravi ricadute non solo per le imprese ma anche per i comuni e gli organi di controllo che non dispongono di indicazioni certe e uniformi in materia a livello nazionale –:
   con quali tempi il Ministro intenda adottare le iniziative necessarie a sanare quanto prima l'incertezza ed il disallineamento normativo creatosi in materia, dando corso alla pubblicazione del suddetto decreto interministeriale. (5-05777)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05777

  Il 18 dicembre 2014 la Commissione europea ha emanato il regolamento (UE) N. 1357/2014 «che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive» e la Decisione 2014/955/UE «che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all'elenco europeo dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio».
  Il regolamento 1357/2014 contiene le nuove indicazioni comunitarie necessarie all'attribuzione delle caratteristiche di pericolo ai rifiuti e sostituisce le precedenti caratteristiche di pericolo da H1 a H15 con le nuove caratteristiche da HP1 a HP15.
  La Decisione 2014/955/UE invece modifica l'elenco europeo dei rifiuti introducendo alcuni nuovi codici, sopprimendo gli articoli 2 e 3 della Decisione 2000/532/CE e ritoccando l'introduzione dell'allegato.
  Le nuove disposizioni dell'Unione europea sono diventate applicabili nel nostro ordinamento giuridico a partire dal 1o giugno 2015.
  Con l'intento di sanare il disallineamento normativo che si sarebbe venuto a creare dal 1o giugno, è stato costituito presso il Ministero dell'ambiente, un apposito gruppo di lavoro che ha predisposto lo schema di decreto con lo scopo di allineare la vigente normativa nazionale ai contenuti delle suddette normative dell'Unione europea apportando i correttivi necessari agli allegati D e I della Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
  Come prescritto dall'articolo 264, comma 2-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, sullo schema di decreto sono stati acquisiti i concerti del Ministro della salute e del Ministro dello sviluppo economico, unitamente al preventivo parere dell'ISPRA.
  È stato poi acquisito il necessario parere della Conferenza unificata, nonché il parere del Consiglio di Stato, in data 15 maggio 2015, che ha espresso alcune osservazioni debitamente recepite nello schema di decreto. L’iter ha avuto seguito con l'invio del provvedimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri dalla quale si attende il prescritto «nulla osta».
  Non appena verrà acquisito il Nulla Osta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, il provvedimento, sottoscritto dai Ministri interessati, sarà inviato alla Corte dei Conti per la registrazione (articolo 17, comma 4, della legge 400 del 1998).
  Tuttavia, la competente Direzione generale del Ministero sta predisponendo una circolare per fornire i necessari chiarimenti in merito alle implicazioni pratiche che derivano dall'applicazione delle citate disposizione dell'Unione europea, nonché alla relazione di queste ultime con il vigente quadro legislativo nazionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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