ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05770

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 439 del 10/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/06/2015
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/06/2015
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 11/06/2015
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/06/2015

SVOLTO IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05770
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 10 giugno 2015, seduta n. 439

   BENAMATI, SENALDI, TARANTO e BARGERO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con la «DELIBERAZIONE 11 DICEMBRE 2014 609/2014/R/EEL», in tema di applicazione dei corrispettivi degli oneri generali di sistema per reti interne e sistemi efficienti di produzione e consumo, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha determinato le modalità operative per la prima attuazione di quanto previsto dall'articolo 24 dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, come convertito dalla legge 11 agosto 2014 n.116, in relazione all'applicazione degli oneri generali di sistema alla quota di energia elettrica consumata ma non prelevata dalle reti pubbliche all'interno di reti interne di utenza, sistemi efficienti di utenza e sistemi esistenti equivalenti ai sistemi efficienti di utenza;
   secondo le dichiarazioni del febbraio 2015 del Ministro Guidi, i dati elaborati dal Ministero dello sviluppo economico dimostrerebbero chiaramente che gli effetti dell'impegno assunto dal Governo per favorire la competitività delle imprese attraverso la riduzione degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta elettrica sono già visibili: imprese e famiglie risparmieranno nel 2015 quasi 2,7 miliardi sulla bolletta elettrica, di cui circa 1,7 miliardi a beneficio delle Pmi con potenza superiore ai 16,5 chilowatt. Nel dettaglio, per le imprese il minore esborso determinato dal «taglia bollette» ammonterebbe a 910 milioni mentre per le famiglie sarebbe pari a 313 milioni. Le ulteriori misure varate impatterebbero positivamente per 771 milioni sulle aziende e per 694 milioni sui consumatori;
   lo scorso aprile il Ministro ha confermato che si è già conseguita una riduzione del prezzo dell'energia elettrica per le piccole e medie imprese con una oscillazione di circa l'8-10 per cento su base annua;
   anche per il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico, Guido Bortoni, intervenuto nel corso dell'audizione tenutasi davanti alla commissione industria del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui prezzi finali di elettricità e gas, l'approccio adottato per definire le misure del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91 seguirebbe la via corretta, della riduzione degli oneri;
   dallo sconto delle tariffe elettriche sono rimaste finora escluse le piccole e medie imprese con potenza impegnata inferiore ai 16,5 chilowatt che rappresentano una potenziale platea di circa 4 milioni tra imprese e lavoratori autonomi –:
   quali siano in dettaglio i dati accertati e quali azioni si intendano porre in atto nei prossimi provvedimenti per rafforzare la riduzione delle tariffe elettriche alle piccole e medie imprese con consumi al di sotto delle soglie che danno diritto alla riduzione delle accise. (5-05770)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05770

  Il Governo con le misure introdotte con il decreto-legge 91/2014 ha inteso agire sui costi energetici delle imprese, in particolare le medie e piccole, dando un segnale nel senso della maggiore equità tra le varie categorie di consumatori e perseguendo una riduzione in tempi brevi del 10 per cento della spesa elettrica delle PMI (non interessate da forme specifiche di riduzione degli oneri di sistema).
  I dati che sono pubblici e disponibili sul sito del Ministero dello sviluppo economico, confermano le stime già effettuate, con una riduzione minima relativa all'effetto delle norme su fotovoltaico e con una correzione al ribasso di circa 100 milioni dello «spalma volontario», dove le adesioni formali sono state inferiori a quanto dichiarato dalle stesse imprese. L'effetto complessivo consiste in una riduzione per l'anno 2015 di circa 2,7 MLD euro su base annua, di cui quasi 1,6 MLD euro (sempre su base annua) a vantaggio delle PMI con potenza impegnata superiore a 16,5 kW e 1,1 MLD euro su tutti i rimanenti consumatori, ivi incluse le PMI con potenza inferiore alla citata soglia.
  Gli effetti del pacchetto sono, per la quasi totalità delle misure, verificabili anche nei provvedimenti di aggiornamento tariffario emanati dall'Autorità per l'energia, che esplicitamente ne cita gli estremi, e nella gran parte dei casi esprime condivisione delle valutazioni del Ministero.
  Per quanto riguarda gli effetti dei precedenti interventi, l'Autorità ha parzialmente attuato le riduzioni correlate, preferendo attendere il maturarsi degli effetti: ad esempio, riguardo alla riduzione degli oneri connessi alle risoluzioni delle convenzioni Cip 6, l'Autorità ha ritenuto di attendere, onde avere certezza che non vi siano nuove richieste di risoluzione di convenzioni. La questione sarà definitivamente chiarita entro il 30 settembre 2015, ultima data entro la quale gli operatori interessati possono chiedere la risoluzione.
  In ogni caso, la gran parte del risparmio è di natura strutturale ed è già in bolletta: mancano solo circa 100 ML euro di recupero del gettito della componente A2, che però sono già disponibili sulla contabilità del Ministero dello sviluppo economico e che saranno trasferiti alla Cassa Conguaglio non appena sarà emanato un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze.
  Si sottolinea, come già richiamato in precedenza, che tutte le PMI beneficiano degli effetti del «taglia bollette» e delle misure collegate, ancorché parte delle misure sia destinata specificatamente alle imprese con una potenza impegnata superiore a 16,5 kW: la selettività verso il segmento più sensibile ai prezzi dell'energia, adottata dal Governo, non ha escluso gli altri consumatori, cui è andato un notevole effetto di riduzione di oltre 1 miliardo di euro all'anno.
   Occorre ricordare che eventuali interventi di revisione degli oneri a favore di una singola categoria di utenti sono a carattere redistributivo a invarianza di gettito, pertanto una vera riduzione a favore di una categoria, senza penalizzare altre categorie, deve necessariamente individuare nuove manovre di «tagli» alle bollette, ad oggi non previste.
  Il Governo persevererà nella sua politica di razionalizzazione dei costi, ricercando una maggiore equità contributiva a favore di chi finora non ha goduto di particolari agevolazioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ribasso dei prezzi

piccole e medie imprese

consumo d'energia