ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05763

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 439 del 10/06/2015
Abbinamenti
Atto 5/03957 abbinato in data 05/11/2015
Atto 5/05022 abbinato in data 05/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: SENALDI ANGELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
ROSSI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 10/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/06/2015
Stato iter:
05/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2015
Resoconto CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 05/11/2015
Resoconto SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/06/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/11/2015

DISCUSSIONE IL 05/11/2015

SVOLTO IL 05/11/2015

CONCLUSO IL 05/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05763
presentato da
SENALDI Angelo
testo di
Mercoledì 10 giugno 2015, seduta n. 439

   SENALDI, SCUVERA, BENAMATI, BAZOLI, PAOLO ROSSI, ROMANINI e PRINA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   a seguito dell'accordo di luglio 2014 sull'acquisizione da parte di Whirlpool del 60,4 per cento del capitale di Indesit (pari al 66,8 per cento, dei diritti di voto), dallo scorso febbraio il Ministero dello sviluppo economico ha aperto un costante confronto sul progetto di integrazione tra le due multinazionali indirizzato alla valorizzazione dell'elevato patrimonio di competenze e alla salvaguardia delle posizioni occupazionali, coinvolgendo nelle trattative tutte le parti interessate;
   nonostante la continua interlocuzione con i vertici aziendali, con i sindacati e con i rappresentanti delle Regioni ove sono presenti gli insediamenti produttivi (Toscana, Lombardia, Marche e Campania) con la costante regia del Governo, ad aprile sono stati annunciati 1.350 esuberi;
   come ha recentemente dichiarato il Viceministro dello sviluppo economico Carlo Calenda «dall'inizio dei confronto ad oggi si sono svolti, in vario modo, oltre otto incontri nel corso dei quali, al di là di timidi e contraddittori segnali di disponibilità al confronto, non è stato possibile registrare significative modificazioni delle parti più critiche del piano industriale»; dalle indiscrezioni emerse lo scorso 20 maggio e relative all'ultimo fra gli incontri programmati tenutisi al Ministero dello sviluppo economico, anche alla presenza del Ministro del lavoro, la situazione produttiva e occupazionale degli stabilimenti del gruppo Whirlpool pare infatti essere peggiorata: gli esuberi che il gruppo statunitense prevede in Italia dovrebbero essere saliti a 2.060 (su 6.740 dipendenti totali), ma non vi sono certezze sulle cifre;
   le sigle sindacali hanno definito «inaccettabile» e «irresponsabile» la proposta della multinazionale e il Governo ha a sua volta classificato come «inqualificabile» il piano industriale, che «taglia di un terzo la forza lavoro del gruppo in Italia»; inoltre il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi ha più volte ribadito la richiesta all'azienda di garantire il rispetto di quanto stabilito nell'accordo del 2013 sull'acquisizione della Indesit, che escludeva qualsiasi licenziamento unilaterale fino al 2018;
   in particolare, il piano industriale esposto lo scorso 20 maggio, pur presentando degli aspetti positivi (come investimenti per mezzo miliardo di euro e il trasferimento in Italia di alcune linee di produzione del gruppo attualmente all'estero), risulta decisamente inadeguato dal punto di vista occupazionale; il progetto dovrebbe infatti prevedere, secondo il gruppo Whirlpool, 1.435 esuberi nell'area industriale (nei 5 stabilimenti di Carinaro, Fabriano, Comunanza, Napoli e None Logistica, da cui andrebbero però sottratti i 280 incrementi occupazionali programmati a Cassinetta), 150 nella ricerca e sviluppo (a Varese, Fabriano e None) e 480 negli uffici amministrativi (200 a Varese, 200 a Fabriano e 80 a Milano), per un totale di 1.785 esuberi (che salgono a 2.060 secondo le stime dei sindacati); Whirlpool starebbe poi valutando di accorpare i siti di Comerio (Varese) e di Milano in un'unica sede da individuare in Lombardia e sarebbe disponibile a congelare gli esuberi fino al 2018 solo a patto di poter contare fino ad allora sugli ammortizzatori sociali –:
   quale sia lo stato della trattativa relativa alla vertenza Whirlpool anche in relazione al numero totale di esuberi previsti a seguito dell'incontro tenutosi il 9 giugno presso il Ministero dello sviluppo economico e quali ulteriori iniziative il Ministro interrogato intenda porre in atto per concordare un definitivo progetto volto alla salvaguardia dell'occupazione, non solo dell'area industriale, ma anche delle funzioni amministrative e di ricerca e sviluppo, alla tutela dei siti interessati e che rispetti gli impegni annunciati da azienda, istituzioni e rappresentanze sindacali. (5-05763)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05763

  Come noto, il 24 Luglio scorso il Ministro Guidi, ha firmato un importante accordo con Whirlpool a Palazzo Chigi.
  Alla riunione per la firma del citato accordo hanno partecipato: il Ministero dello Sviluppo Economico Guidi, il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali On. Bellanova, i rappresentanti delle Regioni: Lombardia, Marche, Campania, Toscana, Piemonte; i rappresentanti della «Whirlpool Europe – Socio Unico S.r.l.», «Indesit Company Spa» e Confindustria; i rappresentanti di tutte le Organizzazioni Sindacali nazionali, unitamente alle rappresentanze Sindacali Unitarie.
  L'intesa, sottoposta a referendum dei lavoratori, è stata approvata a larga maggioranza, non prevede esuberi strutturali ed ogni stabilimento ha una sua missione industriale e un percorso di crescita nei prossimi 4 anni.
  La società si è impegnata ad investire in Italia 513 milioni di euro riportando in Italia produzioni che oggi erano allocate all'estero e facendo qui più del 70 per cento della ricerca e dello sviluppo del gruppo stesso.
  L'accordo è in fase di attuazione, e dal monitoraggio in corso, non sono emerse ad oggi, elementi di criticità.
  Ciò premesso, circa le problematiche Indesit evidenzio che alla firma dell'accordo ha partecipato anche il rappresentante della Indesit Company spa. A riguardo si ricorda che l'acquisizione di Indesit è avvenuta nel dicembre 2014, da parte di Whiripool Corporation ed è stata ritenuta una scelta strategica per potenziare i marchi, i prodotti e i mercati delle sue società e promuovere la sostenibilità di lungo termine del Gruppo.
  Le società hanno manifestato l'intenzione di procedere alla fusione presumibilmente entro il secondo semestre 2016.
  Le stesse, pur evidenziando che il processo di integrazione genererà duplicazioni di ruoli hanno confermato la disponibilità a non procedere a risoluzioni unilaterali dei rapporti di lavoro attraverso procedure collettive nell'ambito e nel periodo di intervento del piano industriale (2015-2018).
  Nell'accordo è stata definita la missione assegnata per ogni sito come già detto. Nello specifico di quanto richiesto con gli atti in esame, informo sinteticamente che:
   a Fabriano vi sarà la produzione di piani cottura, concentrata nello stabile di Melano e assorbirà sia il personale attualmente operante nello stabile medesimo sia quello operante nello stabile di Albacina. Nel 2017 è programmato il lancio di una nuova piattaforma induzione per il segmento «value» e nel 2018 verrà completato il rinnovo della gamma induzione col rifacimento del segmento «premium»;
   a Carinaro (CE) il sito verrà riconvertito per la produzione di parti di ricambio e accessori», assumendo un ruolo strategico nell'ambito delle attività di Whirlpool e Indesit. La missione di Carinaro consisterà nella gestione integrata di tutte le attività relative all'evasione degli ordini provenienti da tutti i clienti di Europa, Medio Oriente ed Africa;
   a Teverola (CE) si è in idea di attivare un apposito servizio di ricerca e sostegno delle opportunità di reindustrializzazione del sito di Teverola attraverso una società specializzata investendo un importo fino a 2 milioni di euro.

  Infine, è previsto nell'Accordo più volte citato, che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali allo scopo di supportare la realizzazione degli impegni previsti nella presente intesa, in linea con la durata del piano industriale (2015-2018), accompagnerà l'utilizzo di tutti gli strumenti idonei, di natura conservativa, atti a salvaguardare i livelli occupazionali e ne garantirà la fruibilità nei limiti delle disposizioni normative vigenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

politica industriale

politica occupazionale