ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05515

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 421 del 05/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 05/05/2015
Stato iter:
06/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2015
Resoconto ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2015
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 06/05/2015
Resoconto ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2015

SVOLTO IL 06/05/2015

CONCLUSO IL 06/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05515
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Martedì 5 maggio 2015, seduta n. 421

   ROSTELLATO e OLIVERIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nei mesi scorsi, quest'anno più che mai, la Peronospora belbahrii, fungo che, nel corso del tempo si è rivelato sempre più resistente ai prodotti comunemente utilizzati in agricoltura, ha messo in ginocchio la produzione di pesto in Liguria, uno dei prodotti dell'eccellenza regionale e nazionale;
   i danni prodotti sono notevoli, in quanto sono state distrutte molte coltivazioni da questo patogeno, che ha fatto la sua prima apparizione nel 2003 in Piemonte e Liguria determinando seri danni alle coltivazioni di basilico e soprattutto perché ha messo in pericolo il prodotto base per preparare il noto «pesto ligure»;
   da qualche anno è presente anche nel sud della penisola e la diffusione della peronospora indotta dall'agente Peronospora belbahrii è probabilmente dovuta alle favorevoli condizioni termoigrometriche che hanno caratterizzato le estati degli ultimi anni. In particolare negli scorsi mesi di luglio ed agosto del 2014, infatti, si sono verificate condizioni di elevata umidità e temperature fresche, valori che si discostano rispetto alla media dei rilievi tipici regionali e che hanno favorito la diffusione del fungo;
   la Peronospora belbahrii, che attacca le piantine del basilico, rappresenta un vero dramma per i produttori, se si considera che addirittura la metà delle piante sono andate distrutte a causa sua nel corso dello scorso anno e che un terzo della produzione complessiva di basilico è andata perduta;
   fondamentale è anzitutto il controllo della sanità dei semi, da effettuarsi con tecniche diagnostiche il più rapide e precise possibili, compito che normalmente è affidato alle ditte sementiere che devono garantire l'origine geografica della semente e la sua sanità;
   il seme contaminato può essere risanato, con trattamenti di concia che a quest'oggi, purtroppo, secondo quanto emerge da studi, avviene con troppa poca precisione;
   a semina avvenuta, identificato il patogeno sulla cultura, si devono quindi applicare sul campo mezzi di lotta efficaci che possono essere fisici, chimici o biologici (questi ultimi purtroppo non si stanno dimostrando efficaci, causando così il propagarsi più rapido del fungo stesso);
   di grande importanza in questo senso sono i sistemi di concia cioè di disinfezione dei semi: nel primo caso, ad esempio, (mezzi fisici) un trattamento dei semi con acqua o aria calda a temperature variabili tra i 45 e i 70 gradi può arrivare ad eradicare completamente alcuni patogeni dai semi e da alcuni studi condotti, particolarmente utili si sono rivelati anche alcuni fungicidi (mezzi chimici);
   parlando di quest'ultimi, il fungicida maggiormente utilizzato, è il CABRIO DUO a base di pyraclostrobin / F500 (40 g/l) e dimetomorf (72 g/l) ideato e sviluppato appositamente per le colture orticole;
   il CABRIO DUO viene assorbito rapidamente (1-2 ore) dalle foglie e si ridistribuisce nella pianta in modalità translaminare e con sistemia locale, determinando la consumazione dello stesso nella pianta medesima ed evitando di destare preoccupazione tra i consumatori dal momento che viene utilizzato in modo regolare nelle colture di patata, cipolla, lattuga e pomodoro;
   in piena emergenza, non a caso attraverso il decreto del Ministero della salute datato 4 ottobre 2013, si ottenne la cosiddetta «estensione di etichetta», che permise l'impiego dello stesso, nella lotta a pieno campo, sul basilico, rimedio che parve essere una buona soluzione per debellare tale infestazione, venne concessa per soli 120 giorni dalla sua emanazione alla quale non è seguita una reiterazione dello stesso, determinando non pochi problemi agli imprenditori che si sono trovati nell'impossibilità di continuare ad utilizzarlo –:
   se e come il Ministro interrogato intenda provvedere, alla luce anche degli studi operati dai tecnici e da parte delle università che provano la sicurezza nell'utilizzo di tale agente chimico, per l'inserimento definitivo in etichetta dell'indicazione relativa all'autorizzazione d'impiego del prodotto fitosanitario denominato CABRIO DUO sulla coltura del basilico in campo, per la lotta contro l'avversità Peronospora belbahrii verificando che non vi siano effetti collaterali derivanti dall'uso prolungato di tale prodotto fitosanitario e aumentando i controlli sulle sementi in modo da evitare dapprima la diffusione del fungo e di conseguenza anche l'uso di questo prodotto. (5-05515)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-05515

  Premetto che le tematiche afferenti all'autorizzazione e l'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari competono al Ministero della salute che, avvalendosi della commissione consultiva per i prodotti fitosanitari, verifica la conformità dei requisiti di un prodotto fitosanitario e ne stabilisce l'autorizzazione.
  Preciso che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali partecipa alla predetta Commissione esclusivamente in relazione alle proprie competenze agronomiche, pronunciandosi sull'efficacia dei prodotti fitosanitari.
  Riguardo alla necessità di autorizzare l'uso del prodotto fitosanitario denominato CABRIO DUO, su coltura di basilico, per contrastare il patogeno Peronospora belbharii, le indicazioni d'uso riportate nella relativa etichetta non prevedono l'utilizzo sul basilico.
  L'autorizzazione eccezionale menzionata nell'interrogazione è stata concessa nel 2013, in virtù di quanto previsto dall'articolo 53 del Regolamento n. 1107 del 2009, in base al quale viene consentito agli Stati membri di autorizzare in situazioni di emergenza fitosanitaria e per non oltre centoventi giorni l'immissione sul mercato di prodotti fitosanitari per un uso limitato e controllato.
  L'analoga richiesta di autorizzazione eccezionale, presentata quest'anno per l'estensione di impiego del prodotto CABRIO DUO per il controllo della Peronospora belbharii su basilico, non è invece stata accolta dalla predetta Commissione in quanto sono presenti in commercio due prodotti già autorizzati per la stessa coltura e stessa avversità.
  In tale contesto, non sono stati forniti specifici elementi tecnico-scientifici (come dati di efficacia o problematiche legate alla resistenza) che sostenessero la necessità di avere a disposizione un ulteriore prodotto, a fronte dei due già presenti sul mercato.
  In merito alla richiesta di inserire, in via definitiva in etichetta, l'indicazione relativa all'autorizzazione d'impiego del prodotto fitosanitario denominato CABRIO DUO sulla coltura del basilico in campo, ricordo che tale procedura è disciplinata dall'articolo 33 del già citato Regolamento (CE) n. 1107 del 2009.
  Per la necessità di incrementare i controlli sulle sementi al fine di evitare la diffusione del fungo, si sottolinea che le sementi di specie agrarie ed ortive regolamentate a livello nazionale, ai fini della loro certificazione e successiva commercializzazione, devono soddisfare le condizioni minime stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1973, n. 1065 (allegato VI). In particolare, le sementi devono essere prive di organismi nocivi da quarantena ed inoltre, gli altri organismi nocivi che riducono il valore di utilizzazione delle sementi, devono essere al di sotto di specifiche soglie di tolleranza stabilite per ogni tipologia di semente.
  Ai fini della verifica di dette condizioni, prima della commercializzazione, le sementi vengono sottoposte ad ispezioni fitosanitarie e controlli di certificazione, nonché a specifiche analisi, al fine di verificare che la presenza di eventuali malattie sia al di sotto delle soglie di tolleranza stabilite.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

pianta aromatica

politica sanitaria