Legislatura: 17Seduta di annuncio: 418 del 29/04/2015
Precedente numero assegnato: 4/06599
Primo firmatario: PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/04/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 29/04/2015
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/04/2015
PELUFFO. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
regione Lombardia ha presentato il progetto definitivo modificato ad oggetto il «Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona, tratta Rho-Parabiago», che prevede il quadruplicamento dei binari tra Rho e Parabiago, in provincia di Milano;
il territorio a ridosso del tracciato ferroviario ubicato nell'ambito della Città Metropolitana di Milano e che interessa, per il tratto del quadruplicamento i comuni di Rho, Pregnana Milanese, Vanzago, Pogliano Milanese, Nerviano e Parabiago risulta essere fortemente urbanizzato;
il CIPE, con propria deliberazione n. 33/2010 (Programma delle infrastrutture strategiche – legge n. 443 del 2001 – Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona, tratta Rho-Gallarate – primo lotto funzionale Rho-Parabiago – Approvazione del progetto definitivo e finanziamento CUP J31J05000010001) assunta in data 13 maggio 2010 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 21 febbraio 2011, ha approvato il progetto definitivo, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità;
in data 9 luglio 2012 il TAR della Lombardia con sentenza n. 1914/2012 accoglieva il ricorso promosso da privati cittadini vanzaghesi e dal comitato civico «Contro il potenziamento Ferroviario della tratta Rho-Parabiago» annullando la delibera CIPE sopra citata. Sentenza successivamente confermata dal pronunciamento del Consiglio di Stato del 21 dicembre 2012;
attraverso la pubblicazione del 15 ottobre 2013 sui quotidiani Corriere della Sera e Il Sole 24 ore dello studio di impatto ambientale, regione Lombardia, RFI spa e Italferr spa hanno nuovamente avviato la procedura di approvazione del progetto definitivo dell'opera di «Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona, tratta Rho-Gallarate – Quadruplicamento Rho-Parabiago e Raccordo Y» ai sensi dell'articolo 167, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006 e s.m.i.;
nell'ottobre 2013 Italferr spa, ha trasmesso agli enti interessati il nuovo progetto per le valutazioni di competenza. Il progetto conferma la realizzazione di un complesso a quattro binari dalla stazione di Rho fino alla stazione di Parabiago e la realizzazione del collegamento Rho Fiera-Malpensa attraverso il Raccordo Y;
in data 25 ottobre 2013 Italferr spa, in nome e per conto di RFI spa, ha pubblicato sui quotidiani nazionali l'avviso di avvio del procedimento, finalizzato alla dichiarazione di pubblica utilità del nuovo progetto di «Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona, tratta Rho-Gallarate – Quadruplicamento Rho-Parabiago e Raccordo Y» ai sensi dell'articolo 166, del decreto legislativo n. 163 del 2006;
in data 16 gennaio 2014 si è svolta, presso la V Commissione consiliare del Consiglio regionale della Lombardia, un'audizione del sindaco e dell'amministrazione pubblica del comune di Vanzago nella quale è stata chiesta a regione Lombardia una condivisione del nuovo progetto;
la dgr 1264/X della giunta regionale della Lombardia che ha espresso il parere regionale sul nuovo progetto;
il Consiglio superiore dei lavori pubblici in data 26 settembre 2014 in relazione all'aff. n. 98/2014 «Infrastrutture ferroviarie strategiche. Legge n. 443 del 2001. Progetto definitivo. Potenziamento della linea ferroviaria Rho-Arona. Tratta Rho-Gallarate. Quadruplicamento Rho-Parabiago e raccordo Y – Approvazione del Progetto definitivo ai sensi dell'articolo 167, comma 4 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e s.m.i:» di fatto ha respinto il Progetto stesso mettendo in evidenza numerosi aspetti di carenza sia sotto il profilo della procedura che della progettazione e in particolare:
il progetto definitivo non risulta «integrato degli elementi previsti per il progetto preliminare» (167, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006);
«Non consente di effettuare esame esaustivo del progetto trasmesso»;
pagina 20 – mancata acquisizione del Consiglio superiore dei lavori pubblici sul progetto preliminare;
pagina 22 – si richiama il «difetto di adeguata motivazione»;
pagina 22 – «Il progetto dovrà essere riformulato, rivisto ed integrato e quindi nuovamente sottoposto all'esame di questo Consesso»;
pagina 22 – mancata «copertura finanziaria dell'opera ad eccezione di 20 M euro»;
pagina 23 – mancata definizione e verifica dei presupposti progettuali sulla base di dati programmatici, pianificatori, ambientali e trasportistici aggiornati all'attualità che possano consentire di motivare le scelte progettuali effettuate»;
pagina 24 – assenza di una indicazione rispetto al metodo di valutazione utilizzato nella redazione del SIA (studio incidenza ambientale) in merito alle mitigazioni ambientali da adottare;
pagina 24 – mancanza di conformità tra progetto preliminare e definitivo;
pagina 25 – valutazione di incidenza ambientale piuttosto generica e intrinsecamente contraddittoria;
pagina 25 – necessità di ridurre le barriere antirumore soprattutto nei contesti urbanizzati;
pagina 25 – attenzione per la problematica degli immobili frontisti e le relative compensazioni economiche;
pagina 26 – non definizione della destinazione futura delle proprietà acquisite da RFI;
pagina 27 – necessità di progettare e «realizzare infrastrutture ispirate a precisi principi di crescita non solo in termini di efficienza e ottimizzazione tecnologica, ma anche e soprattutto di sostenibilità sotto il profilo economico ed ambientale»;
pagina 29 – mancata trasmissione da parte del soggetto aggiudicatore di numerosi documenti e dei pareri di alcuni comuni, con particolare riferimento ai comuni di Busto Arsizio e di Vanzago, dal momento che il parere di Vanzago è negativo (il CSLP ha recuperato la DGC 194/2013 su Internet), non essendoci i verbali della Conferenza di Servizio;
altre lacune rilevate in termini di:
a) Tutela dell'ambiente, in particolare sul Bosco WWF;
b) Aspetti archeologici;
c) Barriere architettoniche;
d) Aspetti geologici e idrogeologici;
e) Aspetti geotecnica;
f) Aspetti idraulici, in particolare sull'Olona;
g) Prevenzione incendi, impianti e altro;
Aspetti di ordine trasportistico;
Aspetti di ordine economico –:
quali siano le motivazioni per le quali un progetto in discussione da oltre un decennio abbia ottenuto un giudizio così negativo dal Consiglio superiore dei lavori pubblici;
come si inserisca detto progetto nel sistema di viabilità e trasporti afferente all'area milanese, con particolare riguardo alla tempistica della sua realizzazione, in considerazione dell'ormai imminente apertura dell'Expo 2015 con il cui svolgimento la realizzazione di tale progetto andrà verosimilmente a interferire;
se, alla luce delle considerazioni su esposte sulla tempistica di Expo 2015 e a fronte di una sostanziale bocciatura, non si intenda ridiscutere il progetto convocando regione Lombardia e gli altri interlocutori interessati;
se non si ravvisi una violazione di normativa in considerazione del fatto che la normale procedura prevista dal decreto legislativo n. 163 del 2006 e sue successive modificazioni e integrazioni appare all'interrogante ormai stravolta e che ad oggi l'opera non risulta finanziata;
se e quando siano previste le fasi di ri-progettazione, di acquisizione del parere sulla localizzazione, della nuova valutazione di impatto ambientale e di tutti gli altri adempimenti. (5-05478)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):linea di trasporto
rete ferroviaria
studio d'impatto