ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05464

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 417 del 28/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 28/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 04/06/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/04/2015
Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 04/06/2015
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/04/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 04/06/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

SVOLTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05464
presentato da
GUIDESI Guido
testo presentato
Martedì 28 aprile 2015
modificato
Giovedì 4 giugno 2015, seduta n. 435

   GUIDESI, SIMONETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
senza stipendio da cinque mesi e con diversi arretrati da percepire, una quarantina di dipendenti, quasi tutte donne, della cooperativa Winfor di Castiglione, ditta che inscatola cosmetici per la Intercos di Dovera, dallo scorso 12 sono a casa senza lavoro;
non sono noti i motivi del licenziamento, peraltro avvenuto solo verbalmente e senza apertura di procedure di alcun tipo, comunicandolo ai diretti interessati dal venerdì al lunedì successivo, giorno in cui la ditta è stata trovata chiusa;
per capire cosa stesse accadendo, il sindacato ha interpellato la committente della cooperativa, la Intercos di Dovera, che, però, sembra abbia tentato di chiamarsi fuori spiegando che fino al 28 febbraio ha avuto un rapporto di appalto e di lavoro con la Elenoir, la quale dal 1o marzo ha costruito un rapporto con la Elecos e che, quindi, sarebbero state queste due coop ad avere dato un subappalto alla Winfor, di cui i lavoratori erano dipendenti dall'8 gennaio 2014, e supponendo, con riguardo agli stipendi arretrati, che forse i soldi siano stati utilizzati per comprare materie prime o progettare altro, dal momento che era stato saldato tutto dalla committenza fino al 28 febbraio 2015;
secondo una ricostruzione esposta dai sindacati in un'assemblea pubblica voluta dall'amministrazione comunale, tenutasi il 21 aprile 2015, trattasi di un crocevia di ben 15 cooperative, tra cui la Winfor impegnata dal 2014, a lavoro sempre per un unico committente, la multinazionale del cosmetico Intercos, le quali, in 11 di lavoro, hanno sempre prodotto cosmetici in un raggio di 25 chilometri, ma si sono spesso avvicendate tra loro cambiando, intestazioni in tutta Italia, in questi 11 anni, peraltro, alcuni dei predetti 40 lavoratori ora licenziati hanno lavorato per 15 imprenditori diversi ma soltanto in due stabilimenti, tra Castiglione e Chieve, ma sempre in capannoni Intercos;
a parere dell'interrogante è assurdo che un'azienda non sappia il proprio ciclo di esternalizzazione, né lo tenga monitorato ai fini delle commesse e dei pagamenti stipendiali;
se la ricostruzione di cui in premessa in merito alla Intercos ed ai suoi appalti e subappalti corrispondesse al vero secondo gli interroganti si evidenzierebbe l'ennesimo episodio di ambiguità e disonestà che caratterizza oramai il sistema delle cooperative;
sarebbe necessario un intervento affinché la Intercos si faccia carico dei pagamenti degli stipendi arretrati, essendo peraltro corresponsabile nella posizione debitoria –:
se ed in che termini il Governo intenda intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, per far luce sulle ragioni del licenziamento – peraltro illegittimo in quanto intimato oralmente – e sparizione della cooperativa datrice di lavoro, ovvero se intenda assumere iniziative normative affinché in casi come quello descritto in premessa sia prevista – a titolo di sanzione – l'automatica assunzione dei dipendenti da parte della committente.
(5-05464)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05464

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Guidesi inerente alla vicenda dei dipendenti della cooperativa Winfor Scarl di Castiglione D'Adda (LO), operante nel settore dell'imballaggio e del confezionamento di generi non alimentari, è opportuno precisare – ai fini di un corretto inquadramento della vicenda – che, a decorrere dal 2006, l'impresa Intercos Europe spa, operante nel settore della produzione di cosmetici, ha sottoscritto diversi contratti di appalto per l'affidamento a terzi dei servizi di assemblaggio e confezionamento dei propri prodotti.
  In particolare, nel corso del periodo febbraio 2006 – gennaio 2015, i predetti servizi sono stati affidati in appalto dalla Intercos Europe spa alla impresa Elenoir Cosmetic srl e, successivamente – dallo scorso mese di febbraio ad oggi – all'impresa Elecos Technology srl.
  Nell'ambito dei rispettivi e autonomi contratti di appalto con Intercos Europe spa, sia Elenoir Cosmetic srl che Elecos Technology srl hanno provveduto a subappaltare l'espletamento delle proprie attività a Winfor Scarl, e in particolare: Elenoir Cosmetic srl – da gennaio 2014 alla metà dello scorso mese di febbraio – ed Elecos Technology srl, dalla metà dello scorso mese di febbraio a tutt'oggi.
  Tanto premesso, occorre precisare che, a far data dallo scorso 12 aprile, la Winfor scarl ha proceduto al licenziamento dei propri dipendenti – pari a 56 unità lavorative – adducendo come motivo la mancanza di commesse.
  Conseguentemente, lo scorso 25 maggio i funzionari ispettivi della Direzione territoriale del lavoro di Milano-Lodi del Ministero che rappresento hanno effettuato un accesso ispettivo presso lo stabilimento di Castiglione d'Adda, al fine di verificare l'effettiva sospensione dell'attività da parte della Winfor scarl.
  Nel corso degli accertamenti è emerso che sette lavoratori della Winfor scarl tutti regolarmente assunti, stanno tutt'ora prestando la propria attività per conto della Elecos Technology srl, nell'ambito di una commessa da quest'ultima acquisita da una non meglio specificata impresa.
  I lavoratori presenti all'atto dell'accesso hanno riferito di vantare nei confronti della Winfor scarl un credito pari a circa 5 mensilità, con i relativi oneri accessori, e di non essere mai stati convocati ad assemblee da parte della cooperativa.
  Le verifiche ispettive hanno, inoltre, accertato che i licenziamenti intimati dalla Winfor scarl ai propri dipendenti sono nulli per inosservanza dei requisiti formali normativamente prescritti: gli stessi, infatti, sono stati intimati verbalmente in quanto nessuna cessazione dei rapporti di lavoro era stata comunicata ai Centri per l'impiego.
  Nell'ambito delle verifiche ispettive, inoltre, si sono profilate delle irregolarità nell'utilizzo degli appalti e subappalti per il cui effettivo accertamento sono tutt'ora in corso indagini da parte degli ispettori della competente Direzione territoriale del lavoro.
  Preciso, al riguardo, che – fermo restando il regime sanzionatorio previsto per il licenziamento nullo in quanto intimato in forma orale – il nostro ordinamento prevede già delle tutele in capo ai lavoratori nei casi di appalto non genuino per mancanza dei requisiti previsti dall'articolo 29, comma 1, del decreto legislativo n. 276 del 2003, e cioè: l'organizzazione dei mezzi necessari da parte dell'appaltatore e l'assunzione del rischio di impresa.
  In siffatte ipotesi, infatti, «il lavoratore interessato può chiedere, mediante ricorso giudiziale a norma dell'articolo 414 del codice di procedura civile, notificato anche soltanto al soggetto che ne ha utilizzato la prestazione, la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di quest'ultimo».
  Pertanto, laddove, nel caso di specie, venga accertato che i lavoratori della Winfor scarl, o quanto meno alcuni di essi, abbiano effettivamente lavorato – come asserito nel presente atto parlamentare – presso i capannoni della Intercos Europe spa, si realizzerà – in luogo di un appalto genuino – una illecita interposizione nelle prestazioni di lavoro. Conseguentemente, i lavoratori della Winfor scarl potranno agire in giudizio per la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze della Intercos Europe spa, ai sensi dell'articolo 29, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 276 del 2003.
  Con specifico riferimento ai trattamenti retributivi spettanti ai lavoratori della Winfor scarl, informo che lo scorso 29 maggio – presso la sede CGIL di Lodi – i lavoratori della Winfor scarl ed i rappresentanti legali di Intercos Europe spa, Elenoir Cosmetic srl, Elecos Technology srl e Winfor scarl hanno sottoscritto un verbale di conciliazione in sede sindacale, ai sensi dell'articolo 2113 del codice civile e degli articoli 410-411 del codice di procedura civile.
  Con il predetto verbale, in particolare, le imprese Elenoir Cosmetic srl ed Elecos Technology srl hanno acconsentito a che una parte delle somme che costituiscono il debito di Intercos Europe spa nei loro confronti, vengano direttamente versate a Winfor Scarl ai fini del parziale soddisfacimento dei crediti dei lavoratori; Winfor Scarl, a sua volta, ha delegato Intercos Europe spa, ai sensi dell'articolo 1269 del codice civile, a corrispondere direttamente le somme ai propri lavoratori.
  Le restanti somme dovute ai lavoratori verranno corrisposte direttamente dalla Winfor scarl nell'ambito di un apposito piano di rientro che verrà attuato a decorrere dal prossimo 20 luglio.
  Da ultimo, faccio presente che il Ministero dello sviluppo economico – espressamente interpellato per i profili di competenza – ha riferito che la Winfor scarl, in ragione della sua recente costituzione – avvenuta nel dicembre 2013 – non è stata ancora sottoposta a revisione.
  Pertanto, a seguito del presente atto parlamentare, il predetto dicastero provvederà a disporre un accesso ispettivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

lavoro femminile

prodotto cosmetico