ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05295

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 405 del 09/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DE ROSA MASSIMO FELICE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 09/04/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 09/04/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/04/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 09/04/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/04/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 09/04/2015
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 15/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/04/2015
Stato iter:
24/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 24/11/2015
Resoconto DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/04/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 15/04/2015

DISCUSSIONE IL 24/11/2015

SVOLTO IL 24/11/2015

CONCLUSO IL 24/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05295
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo presentato
Giovedì 9 aprile 2015
modificato
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   DE ROSA, BUSTO, DAGA, TERZONI, MICILLO, MANNINO, ZOLEZZI, PRINA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
la direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello sviluppo economico ha conferito, in data 23 marzo 2010, il permesso di ricerca esclusivo per idrocarburi liquidi e gassosi, convenzionalmente denominato «Badile», ricadente nel territorio delle province di Milano e Pavia;
la regione Lombardia, a giudizio degli interroganti senza tener adeguatamente conto delle numerose e puntuali osservazioni di cittadini, studiosi e comitati, ha emesso il decreto con cui rilascia giudizio positivo di compatibilità ambientale al progetto di perforazione del pozzo esplorativo «Moirago 1», presentato alla Apennine Energy spa, all'interno del permesso di ricerca «Badile» a Zibido San Giacomo;
il pozzo di estrazione gas nel parco agricolo sud Milano, si trova a poche decine di metri dalle abitazioni, dalle sedi di numerose aziende, a 350 metri dall'autostrada Milano-Genova, a 950 metri dalle scuole elementari e medie di Zibido e a 1000 metri dalla scuola materna di Moirago;
in tutto il periodo di cantierizzazione (minimo 285 giorni pari a 9,5 mesi), i livelli di pulviscolo rilasciati nell'atmosfera, le famigerate PM 10, non potranno che peggiorare, in un contesto che già ora non rispetta gli obiettivi di qualità ambientale fissati dalle normative comunitarie, con tutte le possibili conseguenze per la salute che ciò comporta. I massimi valori giornalieri si riscontreranno fino a 250 metri dalla testa pozzo;
l'Italia e, in particolare, le regioni della Pianura Padana, non sta ottemperando alla direttiva 2008/50/CE sui limiti di superamento di diversi inquinanti nell'aria ambiente e in particolare dei PM10, tanto da rischiare pesanti condanne da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea come già avvenuto per le discariche e per i depuratori. In diverse osservazioni al progetto i cittadini hanno evidenziato tutto ciò e dalle loro indicazioni potrebbero scaturire specifiche segnalazioni alla Commissione europea. La realizzazione di nuovi interventi che peggiorano oggettivamente la situazione non fa che esacerbare l'inottemperanza e, di conseguenza, i rischi di condanna per lo Stato italiano;
in merito a tale situazione non è stato valutato il cosiddetto effetto cumulo che, invece, è obbligatorio considerare secondo quanto stabilito da una recente sentenza della Corte di giustizia europea «Sentenza causa C 531-2013» che specifica, tra l'altro, che l'effetto cumulo deve essere considerato anche se le sorgenti degli inquinanti sono di tipo diverso;
lo stesso si può dire sulla qualità delle acque, visto che le falde acquifere dell'area oggetto dell'intervento non rispettano i limiti di qualità ambientale fissati dalla direttiva 60/2000/CEE. I pozzi per la ricerca di idrocarburi, secondo le ultime ricerche scientifiche pubblicate sulle migliori riviste di settore al mondo, possono inquinare le falde per risalita di idrocarburi lungo il pozzo e rilascio lateralmente. In alcuni casi accertati anche il 75 per cento dei pozzi monitorati perde. Pertanto, il rischio di aggravare una situazione già pesantemente compromessa è reale. Anche in questo caso l'effetto cumulo non è stato considerato;
la tipologia di incidente possibile in fase di perforazione con ricadute sull'ambiente esterno, come riportato dall'allegato del decreto, è individuata nell'eruzione del pozzo (blow-out). Nel caso in esame lo studio presenta un modello di incidente stimato del tipo «worst-case» con perdita totale di controllo di cui è necessario attivare procedure di intervento con mezzi esterni per riportare il pozzo sotto controllo ed attivare immediatamente le misure per limitare i danni ai recettori più sensibili. Nel decreto non sono state valutate e studiate misure soprattutto verso la popolazione residente e le aree pubbliche (scuole di ogni ordine e grado fino alle superiori, ospedale Humanitas e altro) e di trasporto privato (autostrada MI-GE, tangenziale ovest e strada statale Pavia-Milano in primis) e pubblico (linee ATM e extraurbano);
secondo quanto affermato da James Parsons, il presidente della società Sound Oil, azionista al 100 per cento della Apennine Energy, ai suoi investitori: «Badile rimane la più grande e strategica risorsa del nostro portafoglio con una stima di estrazione, nel caso migliore, equivalente a 178 BSCF. Il gas prodotto da Badile (a seguito dell'eventuale successo dell'esplorazione del pozzo e di aggiudicazione della concessione di produzione) andrebbe ad alimentare, in Italia, un mercato interno affamato di energia che ha mantenuto i prezzi stabili in un contesto in cui è sceso il prezzo delle materie prime»;
178 BSCF (billions of standard cubic feet) sono pari a circa 5 miliardi di metri cubi di gas, poco più del 5 per cento del fabbisogno nazionale annuo del nostro Paese, pari a circa 80 miliardi;
per l'esplorazione del pozzo è previsto il raggiungimento di una profondità pari a circa 4,2 chilometri sotto la crosta terrestre, misure importanti per un pozzo di gas, quindi si prevede un percorso in verticale per circa 4,2 chilometri e poi con un angolazione di 41 gradi per circa 600 metri in orizzontale fino a raggiungere l'ipotetico giacimento;
lo studio ha inoltre confermato che le possibilità geologiche di successo sono solo del 22 per cento, aspetto che non è stato, però, evidenziato nello studio di impatto ambientale;
il regolamento recante la disciplina dei procedimenti di conferimento dei permessi di prospezione o di ricerca e di concessione di coltivazione di idrocarburi in terraferma e in mare, adottato con decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 484, all'articolo 12, comma 1, prevede che: «La concessione di coltivazione di idrocarburi in terraferma o in mare è rilasciata al titolare del permesso di ricerca che, in seguito alla perforazione di uno o più pozzi, abbia rinvenuto idrocarburi liquidi o gassosi, se la capacità produttiva dei pozzi stessi e gli altri elementi di valutazione geomineraria disponibili giustifichino tecnicamente ed economicamente lo sviluppo del giacimento scoperto» –:
quali iniziative, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano adottare per approfondire le criticità illustrate in premessa e se, nelle more, del richiesto approfondimento, intendano sospendere, per il progetto di ricerca «Badile», ogni ulteriore concessione al fine di chiarire tutti gli aspetti legati alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica ed evitare di aggravare ulteriormente la procedura d'infrazione europea in atto.
(5-05295)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05295

  Rispondo per quanto di competenza rappresentando quanto segue.
  La Società Apennine Energy Spa, nell'ambito del permesso di ricerca «BADILE» conferito nel 2010 dal Ministero dello sviluppo economico, d'intesa con la regione interessata, ha presentato nel 2013 istanza di perforazione del Pozzo esplorativo «Moirago 1dir».
  Nel marzo 2015 la Regione Lombardia ha emesso il Decreto di compatibilità ambientale con il quale ha espresso giudizio positivo sulla perforazione del pozzo, come peraltro detto nell'atto in parola, tenendo conto, come si evince dalla relativa relazione effettuata dalla medesima Regione, anche di tutte le osservazioni presentate dal pubblico, per la valutazione del progetto e della relativa documentazione, nonché, per la redazione del quadro prescrittivo, dei pareri e dei contributi avanzati dagli Enti territoriali.
  Nell'ambito del procedimento di compatibilità ambientale effettuato dalla predetta Regione, risulta siano stati, comunque, valutati tutti gli aspetti presi in considerazione dagli Onorevoli interroganti, relativamente alla distanza dell'opera dai centri abitati (che va da un minimo di 1 km ad un massimo di 8 km di distanza dai principali centri abitati), alle emissioni in atmosfera e agli impatti sulle falde acquifere dell'area oggetto dell'intervento (per i quali sono previsti impatti ridotti e interventi di mitigazione che saranno oggetto di monitoraggio anche con l'ausilio dell'ARPA).
  Si rammenta inoltre che le attività svolte nell'ambito di un permesso di ricerca, come quello in argomento, sono specificatamente funzionali ad investigare in via diretta e indiretta le strutture del sottosuolo potenzialmente mineralizzate a idrocarburi; pertanto la capacità produttiva dei pozzi e gli ulteriori parametri in base ai quali valutare la fattibilità tecnica ed economica dello sviluppo del giacimento potranno essere esaminati solo all'esito dei lavori svolti nell'ambito del progetto di ricerca e qualora dovrà essere rilasciata l'eventuale concessione di coltivazione, previa relativa istanza da parte del richiedente.
  Si segnala, inoltre, che il procedimento di rilascio dell'autorizzazione relativa alla perforazione del pozzo in argomento non è ad oggi concluso, non essendosi ancora espressa la regione Lombardia in merito alla richiesta d'intesa avanzata nel maggio 2015, ai sensi dell'articolo 6 dell'Accordo Stato-Regioni, stipulato il 24 aprile 2001, in sede di Conferenza Permanente Stato-Regioni e province autonome di Trento e Bolzano.
  Il rilascio dell'autorizzazione avverrà comunque a seguito di una Conferenza di Servizi nella quale saranno convocate le Regioni, gli Enti di area vasta, i Comuni e le Soprintendenze interessate. Sempre in sede di Conferenza dei Servizi sarà verificata l'esistenza delle garanzie economiche per coprire i costi di un eventuale incidente durante le attività, commisurati a quelli derivanti dal più grave incidente dei diversi scenari ipotizzati in fase di studio ed analisi dei rischi, in adesione sia alle prescrizioni del Decreto di compatibilità ambientale che del dettato normativo dell'articolo 38 del decreto-legge n. 133 del 2014, il cosiddetto «Sblocca Italia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

idrocarburo

rischio sanitario

sentenza della Corte CE