ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 390 del 12/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 12/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/03/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 07/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05007
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Giovedì 12 marzo 2015, seduta n. 390

   GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la riforma dell'OCM zucchero, approvata dall'Unione europea in data 24 novembre 2005, ha mirato a realizzare una elevata riduzione del prezzo di mercato ed una forte compressione delle quantità prodotte in Europa, nel duplice intento di avvicinare il prezzo comunitario a quello internazionale e di conformarsi ai vincoli ed alle condizioni degli accodi commerciali di libero scambio (EBA ed altri);
   i progetti di riconversione degli zuccherifici Italiani sono la conseguenza della restrittiva Riforma comunitaria dell'OCM zucchero approvata dall'Unione europea in data 24 novembre 2005, e sono frutto di un accordo per la produzione di energia da fonti rinnovabili siglato tra Actelios Spa, Società del Gruppo Falck, e SECI, holding a cui fanno capo le partecipazioni del Gruppo Maccaferri;
   a Castiglion Fiorentino, in data 10 dicembre 2007, le società PowerCrop srl ed Eridania Sadam spa (in qualità di soggetti proponenti), la regione Toscana, la provincia di Arezzo, il comune di Castiglion Fiorentino e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con l'obiettivo di governare il processo di riconversione di un settore che, per la regione Toscana, ha rappresentato una importante risorsa economica ed occupazionale, sottoscrivono un accordo di riconversione produttiva di un vecchio zuccherificio ivi allocato;
   tale Accordo, sottoscritto approvato dal comitato interministeriale del 31 gennaio 2007, prevede la realizzazione e la gestione di una centrale di produzione di energia elettrica alimentata da olio vegetale, estratto da colture oleaginose e da biomasse di origine agroforestale, derivanti dallo sviluppo di una filiera agricola «no food», nonché l'agevolazione agli insediamenti di iniziative produttive, preferibilmente agroindustriali, denominato «Polo delle energie rinnovabili di Castiglion Fiorentino»;
   in data 26 marzo 2013 la Corte costituzionale pubblica la sentenza n. 62 del 2013 che dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 29, comma 2, del decreto-legge n. 5 del 2012; tale decreto-legge stabilisce che al fine di garantire l'attuazione dei progetti di riconversione industriale, prevalentemente nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, il Comitato interministeriale di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 2 del 2006, nel caso in cui i relativi procedimenti autorizzativi non risultino ultimati e siano decorsi infruttuosamente i termini di legge per la conclusione di tali procedimenti, nomina senza indugio un commissario ad acta per l'esecuzione degli accordi per la riconversione industriale;
   in data 15 aprile 2013 la giunta provinciale di Arezzo con delibera n. 204 istituisce sul progetto PowerCrop il comitato di inchiesta pubblica sulla valutazione di impatto ambientale prevista dall'articolo 53 della L.R.T. n. 10 del 2010. Nell'ambito della VIA giungono numerose osservazioni di svariate associazioni e comitati presenti sul territorio, tra cui il Comitato Tutela Valdichiana, mentre 8 sindaci di altrettanti comuni della Valdichiana aretina, con un documento congiunto esprimono totale dissenso rispetto al «Polo delle energie rinnovabili di Castiglion Fiorentino», e le sue ricadute negative sul territorio;
   in data 29 aprile 2014, con deliberazione n. 204, la giunta provinciale di Arezzo pronuncia, la non compatibilità ambientale del progetto di PowerCrop s.r.l., in linea con la relazione finale del comitato di inchiesta pubblica;
   in data 17 luglio 2014 PowerCrop s.r.l. impugna presso il TAR della Toscana la deliberazione n. 204 della giunta provinciale di Arezzo, ma il Tribunale amministrativo toscano, in data 10 febbraio 2015, respinge il ricorso di PowerCrop;
   in data 24 giugno 2014 il decreto-legge n. 91 del 2014 (competitività), poi convertito dalla legge 11 agosto 2014 n. 116, all'articolo 30-ter, stabilisce, per i procedimenti autorizzativi di riconversione degli zuccherifici Italiani non ultimati, decorsi infruttuosamente i termini di legge, la nomina di un commissario ad acta per l'esecuzione degli accordi per la riconversione industriale sottoscritta con il comitato interministeriale, in totale disaccordo con la citata sentenza 62 del 2013 della Corte costituzionale;
   in data 5 febbraio 2015 il comitato interministeriale di cui alla legge n. 1 del 2006 nomina nuovamente il prefetto di Arezzo commissario ad acta per il «Progetto di riconversione di Castiglion Fiorentino» –:
   se non ritenga inopportuna la nomina del prefetto di Arezzo a commissario ad acta per il «Polo energie rinnovabili di Castiglion Fiorentino», poste le motivazioni della sentenza della Corte costituzionale n. 62/2013 che hanno dichiarato l'illegittimità della nomina commissariale governativa stabilita dal decreto legislativo n. 5 del 2012, in quanto la competenza esclusiva ricadrebbe in capo alla regione, e posto che alla data di approvazione del decreto-legge n. 91 del 2014, il procedimento autorizzativo sul progetto presentato dalla PowerCrop per l’ex zuccherificio di Castiglion Fiorentino, risultava già concluso a seguito della delibera n. 204 di diniego della provincia di Arezzo.
(5-05007)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione d'energia

energia rinnovabile

riforma agraria