ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04989

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 389 del 11/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/03/2015
Stato iter:
24/11/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 24/11/2015
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/03/2015

DISCUSSIONE IL 24/11/2015

SVOLTO IL 24/11/2015

CONCLUSO IL 24/11/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04989
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Mercoledì 11 marzo 2015, seduta n. 389

   BURTONE. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il presente atto di sindacato ispettivo è il terzo in ordine di tempo a partire dallo scorso mese di febbraio che riguarda l'ufficio postale di Pisticci Scalo;
   nella notte tra il 5 e 6 marzo 2015 il suddetto ufficio postale è stato oggetto di un tentativo di furto sventato dall'Arma dei carabinieri;
   a quanto si apprende i rapinatori avevano disattivato la rete telefonica per disattivare il sistema di allarme;
   l'ufficio postale ha già subito una serie di furti e tentativi di furti nel corso degli ultimi anni alcuni denunciati dal sottoscritto con atti di sindacato ispettivo volti a richiedere una maggiore sicurezza;
   l'ufficio postale di Pisticci Scalo secondo Poste italiane dovrebbe chiudere entro il prossimo mese di aprile e tra le motivazioni della chiusura vi sarebbe quello della scarsità di movimenti e di operazioni;
   tali motivazioni sembrano essere contraddette dalla appetibilità dell'ufficio postale da parte dei rapinatori che da anni continuano sistematicamente a puntarlo;
   ad aggravare il recente tentativo di furto vi sarebbe anche il fatto che nel disattivare la rete telefonica oltre all'ufficio postale sono state tagliate fuori da telefonia e connessione anche utenze private di molti cittadini e di diverse imprese, come ad esempio la Meba, che opera nel settore infissi e porte blindate anch'essa nel recente passato oggetto di furti, un tabacchi anch'esso oggetto di furti e tentativi di furti, un'agenzia di autotrasporto molto importante, la Consaba, un bar ristorante, ma anche una scuola primaria, un centro per l'impiego, una farmacia ed altri esercizi commerciali;
   sempre con atto di sindacato ispettivo rivolto al Ministero dell'interno e con una sistematica corrispondenza con la prefettura di Matera l'interrogante aveva già posto la questione di installare un sistema di videosorveglianza proprio a tutela di chi vive e lavora in questo comprensorio misura che non si è ancora concretizzata nonostante una ribadita volontà da parte dei soggetti preposti;
   vi è da aggiungere che per 5 giorni tali uffici sono rimasti privi di collegamento telefonico nel cuore di un'area industriale;
   tutto questo mentre si parla di banda larga e di investimenti per la modernizzazione del Paese non si riesce a ripristinare una linea telefonica in cinque giorni –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto accaduto e quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare quanto riportato in premessa e conseguentemente di intervenire affinché Poste Italiane riconsideri la chiusura del citato ufficio postale anzi rafforzandone i sistemi di sicurezza. (5-04989)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 24 novembre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-04989

  In merito alla vicenda riportata nell'atto in esame relativa al tentativo di furto verificatosi nella notte del 5 e il 6 a marzo scorso nell'ufficio postale di «Pisticci Scalo», la società Poste Italiane ha rappresentato quanto segue.
  La presenza di misure di sicurezza passiva e l'attivazione del sistema di teleallarme presso l'ufficio in questione, che ha favorito la tempestiva segnalazione e l'intervento delle Forze dell'Ordine, sono risultate determinanti per il fallimento dei tentativi di scasso.
  In particolare, Poste Italiane ha precisato che il tentativo di furto menzionato è stato rilevato dalla Centrale Allarmi, grazie al regolare funzionamento dell'impianto antintrusione. Pertanto dall'atto criminoso sono derivati solamente danni agli infissi esterni blindati, mentre nessun danno hanno subito le casseforti.
  Al riguardo la società ha, altresì, evidenziato che al fine di elevare il livello di sicurezza negli uffici postali, negli ultimi anni sono stati avviati interventi e iniziative per implementare strumenti e tecnologie evolute destinate, prioritariamente, alle zone del territorio nazionale maggiormente esposte al rischio criminale.
  Con riferimento invece all'inserimento del menzionato ufficio postale nel Piano chiusure, si fa presente quanto già riferito per la risposta alle interrogazioni presentate dall'On.le Albini e dall'On.le Sgambato, in ordine alle iniziative intraprese dal Ministero dello Sviluppo Economico, fino alla recente modifica del Contratto di Programma (articolo 5, comma 5), per individuare ogni possibile azione volta a contrastare la chiusura di uffici postali devono rappresentare una risorsa e non un costo per l'azienda.
  Per completezza di informazione si rappresenta che l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sentita al riguardo, ha assicurato che proseguirà nell'attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

furto

ufficio del lavoro

telefono