ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04886

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 384 del 03/03/2015
Abbinamenti
Atto 5/04854 abbinato in data 16/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GULLO MARIA TINDARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/03/2015
Stato iter:
16/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/04/2015
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 16/04/2015
Resoconto GULLO MARIA TINDARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2015

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/03/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/04/2015

DISCUSSIONE IL 16/04/2015

SVOLTO IL 16/04/2015

CONCLUSO IL 16/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04886
presentato da
GULLO Maria Tindara
testo di
Martedì 3 marzo 2015, seduta n. 384

   GULLO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la comunicazione, è uno dei pilastri della società;
   nella storia, il principale strumento di comunicazione è la lettera;
   normalmente, per garantire l'effettiva possibilità di accesso alla comunicazione gli Stati hanno gestito direttamente il sistema postale stabilendo regole che consentano a tutti i cittadini di fruire del servizio;
   gradualmente, al servizio postale di spedizione e ricezione delle missive si sono affiancati i servizi denaro;
   dopo l'unità d'Italia le poste inglobarono le aziende di servizi postali dei regni annessi e si costituirono in ente nazionale con legge 5 maggio 1862 n. 604;
   oggi Poste Italiane spa è una società per azioni posseduta al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   il servizio postale universale affidato a Poste Italiane sino al 2026 dovrebbe garantire a tutti i cittadini la possibilità di fruire di un servizio di pubblica utilità, indipendentemente da fattori come il reddito o la collocazione geografica;
   il servizio universale comprende: la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postali fino a 2 chilogrammi; la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione dei pacchi postali fino a 20 chilogrammi; i servizi relativi agli invii raccomandati e agli invii assicurati; la «posta massiva» (comunicazioni bancarie, bollette e bollettini di pagamento, e altro);
   nel corso dei secoli il servizio postale ha subito parecchi mutamenti e riorganizzazioni tese prevalentemente ad ampliare i servizi, la loro funzionalità e l'offerta globale anche attraverso la capillarizzazione degli sportelli postali;
   il 13 aprile 2015 renderà il via una nuova razionalizzazione di Poste Italiane;
   tale operazione si sostanzia in generale per la chiusura di centinaia di uffici su tutto il territorio nazionale ed in particolare per la chiusura di 25 uffici in Sicilia;
   tale non condivisibile scelta si palesa ad avviso dell'interrogante nella sua assurdità con la chiusura di ben 19 uffici postali a Messina e provincia;
   dei 25 uffici chiusi in tutta la Sicilia, ben 19 chiuderanno definitivamente o resteranno aperti solo 3 giorni a settimana;
   a Messina città chiuderanno gli uffici di San Saba, Altolia, Cumia e Pezzolo;
   in provincia chiuderanno gli sportelli di Serro (Villafranca), Pellegrino (Monforte S. Giorgio), Valdina, Protonotaro (Castroreale), Soccorso (Gualtieri Sicaminò), Campogrande (Tripi), Cattafi (S. Filippo del Mela), Torregrotta (resta aperto lo sportello di Scala) e Fiumara (Piraino);
   altri sei uffici lavoreranno a giorni alterni, 3 volte a settimana, sono gli sportelli di San Filippo Superiore, Roccafiorita, Saponara, Alicudi, Bafia e Condrò;
   in molti casi gli uffici più vicini si trovano a parecchi chilometri di distanza rendendo non effettivamente fruibili i servizi postali da parte di soggetti anziani e svantaggiati;
   almeno 13 lavoratori delle Poste andranno ricollocati in altri uffici;
   l'operazione prelude chiaramente anche alla riduzione dei posti di lavoro a tempo indeterminato e di quelli a tempo determinato;
   tali scelte, oltre ad incidere negativamente sui livelli occupazionali, sono, a giudizio dell'interrogante, incoerenti con l'affidamento del servizio postale universale –:
   quali iniziative urgenti si intendano, assumere per quanto di competenza, per:
    a) vigilare sul corretto espletamento del servizio postale universale;
    b) consentire a tutti i cittadini l'effettiva fruizione dei servizi postali;
    c) bloccare l'inopinata soppressione degli uffici di Messina in località San Saba, Altolia, Cumia e Pezzolo e degli sportelli della provincia di Serro (Villafranca), Pellegrino (Monforte S. Giorgio), Valdina, Protonotaro (Castroreale), Soccorso (Gualtieri Sicaminò), Campogrande (Tripi), Cattafi (S. Filippo del Mela), Torregrotta (escluso lo sportello di Scala che resterà aperto) e Fiumara (Piraino);
    d) bloccare quella che l'interrogante giudica l'assurda riduzione del servizio postale nei centri di San Filippo Superiore, Roccafiorita, Saponara, Alicudi, Bafia e Condò;
    e) scongiurare i rischi di perdita di posti di lavoro connessi a tali operazioni.
(5-04886)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 aprile 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-04886

  In via preliminare, occorre premettere che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare, il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per effetto del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge del 22 dicembre 2011, n. 214.
  Si sono, inoltre, verificati notevoli mutamenti concernenti la concorrenza e l'evoluzione delle esigenze dell'utenza verso una significativa differenziazione dell'offerta dei servizi.
  In tale ambito la fornitura del servizio universale presenta problematiche relative a particolari condizioni demografiche e territoriali, caratterizzate da vaste zone di difficile accessibilità ed a scarsa densità abitativa.
  Il Contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste Italiane prescrive all'articolo 2, comma 6, che quest'ultima trasmetta all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), con cadenza annuale, l'elenco degli uffici postali e delle strutture di recapito che non garantiscono condizioni di equilibrio economico e, contestualmente, il piano di intervento per la progressiva razionalizzazione della loro gestione.
  L'Autorità, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza, svolge un'attività di valutazione del piano di razionalizzazione della gestione degli uffici postali, al fine di verificarne la conformità ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale.
  Su tale aspetto, si evidenzia che l'Agcom con delibera 342/14/CONS recante «Punti di accesso alla rete postale: modifica dei criteri di distribuzione degli uffici di Poste Italiane» ha integrato i criteri di distribuzione degli uffici postali di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale 7 ottobre 2008, attraverso l'introduzione di specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori.
  Il Contratto di programma, inoltre, consente a Poste Italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate.
  Con particolare riferimento al territorio della provincia di Messina menzionata negli atti in esame, preciso che, la predetta società ha precisato che, rispetto ai 217 uffici postali attualmente operativi, dei quali 26 attivi in modalità di doppio turno, sono inseriti nel Piano 15 interventi di chiusura e 6 interventi di rimodulazione delle giornate di apertura.
  Sul menzionato territorio provinciale sono altresì presenti 116 sportelli automatici (ATM) dei quali 112 attivi h24.
  In ogni caso, Poste Italiane ha assicurato che tutti gli interventi inseriti nel Piano risultano essere pienamente rispettosi della normativa vigente in materia.
  Ha evidenziato, altresì, che l'attuazione dei citati interventi, oltre che le diverse modalità di attuazione degli stessi, avverranno solo dopo aver completato il dialogo avviato con le Istituzioni locali.
  Si auspica, quindi, nel rispetto delle esigenze dell'utenza, la massima concertazione tra Poste Italiane e le Amministrazioni locali. Tale impegno è stato, peraltro, evidenziato anche durante l'incontro del 12 febbraio scorso avuto con l'Amministratore Delegato di Poste Italiane ed il Presidente dell'AGCOM.
  Al riguardo si fa presente che il 6 febbraio 2015 abbiamo inviato una lettera all'amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio e al presidente dell'Autorità per la garanzia nelle comunicazioni Angelo Cardani per sollecitare un incontro per valutare quanto fosse opportuno fare nel rispettivo ambito di competenza.
  L'incontro si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico il 12 febbraio. L'Amministratore Delegato di Poste Italiane – pur ammettendo qualche problema di comunicazione del Piano – ha escluso un impatto occupazionale e una riduzione dei servizi ai cittadini, e ha ribadito che i tagli degli uffici previsti nel 2015 sono compatibili con i criteri fissati dalla delibera Agcom di agosto 2014.
  Tale dichiarazione è stata poi confermata dalla stessa Agcom alla quale spetta verificare il rispetto degli obblighi del piano annuale fissati dal decreto 7 ottobre 2008 sulla distribuzione degli uffici postali sul territorio.
  Tuttavia, su nostra richiesta, Poste Italiane ha accettato di coinvolgere fin da subito Regioni e Comuni (attraverso le rispettive associazioni) nella fase attuativa del piano di razionalizzazione degli uffici postali. In particolare l'azienda si è impegnata a spiegare come servizi innovativi assicureranno la tutela del servizio universale per i cittadini.
  Per completezza di informazione si rappresenta che l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sentita al riguardo, ha evidenziato che al fine di consentire una valutazione più puntuale dell'impatto del suddetto Piano sulla popolazione locale, nonché l'eventuale individuazione di soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale, l'articolo 5, comma 1, della citata delibera n. 342/14/CONS ha previsto l'obbligo di notifica preventiva ai Sindaci dei Comuni interessati almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell'intervento.
  La stessa Autorità ha, altresì, assicurato che proseguirà nell'attività di vigilanza provvedendo a verificare la legittimità, sotto il profilo della coerenza con la normativa vigente, delle chiusure o delle rimodulazioni orarie degli uffici postali contenute nel piano comunicato da Poste Italiane S.p.A. e delle quali vengono segnalate puntuali e circostanziate violazioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio universale

protezione del consumatore

conservazione del posto di lavoro